Sony ha pagato Devolver Digital per evitare che Cult of the Lamb arrivasse su Xbox Game Pass? Assolutamente no.
Questa settimana Gary Whitta, parlando alla serie YouTube Kinda Funny Games Daily, aveva dichiarato che Sony avesse pagato per impedire che Cult of the Lamb, popolare indie del momento, uscisse sul servizio Game Pass di Xbox.
Le parole di Whitta hanno subito fatto il giro del mondo, anche perché nelle ultime settimane la guerra a distanza tra Sony e Microsoft per l’approvazione dell’acquisizione di Activision ha fatto balzare alla luce alcuni retroscena interessanti, tra cui appunto accordi che l’azienda nipponica stringe con altri publisher per impedire l’uscita dei giochi sul servizio rivale.
“Qualcuno mi ha detto che parte del motivo per cui [Cult of the Lamb] non è su Game Pass è che Sony ha pagato [lo sviluppatore] per non inserirlo su Game Pass”, ha detto Whitta. “Ti incoraggerà quindi a non fare ulteriori accordi per abbonati con piattaforme concorrenti”.
La realtà dei fatti è invece diversa.
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Un portavoce di Devolver Digital ha infatti contattato la redazione di TheGamer poche ore dopo la dichiarazione di Whitta, spiegando che le sue supposizioni sono assolutamente false.
Ciò non toglie ovviamente che Sony abbia stretto accordi con altri publisher per l’esclusività di alcuni contenuti, come è del resto pratica comune nel mondo dei videogiochi, ma nel caso di Cult of the Lamb non è così.
Parlando di giochi indie, Sony ha recentemente aggiornato l’algoritmo di PlayStation Store per migliorare la qualità dei prodotti mostrati, giovando appunto a brillanti produzioni come il citato Cult of the Lamb che sta riscuotendo un notevole successo.
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