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[Recensione] Persona 3 Reload

Persona 3 Reload è la riedizione di quello che per molti è il gioco più classico della serie Persona, il primo a portare una forte rinfrescata rispetto al gameplay e all’atmosfera della serie di Shin Megami Tensei. Questa volta l’opera di restauro è stata molto più ampia rispetto al caso di Persona 4 Golden, dato che tutte le migliori caratteristiche degli esponenti successivi della serie, come Persona 5, sono diventati nuovi ingredienti che impreziosiscono la già ottima ricetta di Persona 3. Il rilancio dopo 18 anni non poteva, tuttavia, fare a meno di decisioni controverse.

L’ora più buia

Persona 3 Reload è attualmente il modo migliore per iniziare la vostra avventura con la serie Persona in generale. Si tratta di un JRPG atipico, che combina elementi di visual-novel con una fase di cattura e collezione di creature in stile Pokémon, e con una parte attiva di gameplay simile ad un dungeon crawler.

La trama del gioco ruota attorno all’Ora Buia, ovvero la 25esima ora nascosta di ogni giorno. Le persone normali non possono rendersi conto della sua esistenza, perché durante questo periodo sono trasformate in una bara e dopo un’ora tornano alla loro vita senza alcun ricordo di quanto accaduto. Tuttavia, ci sono persone sensibili a questo cambiamento che riescono in qualche modo a resistere alla trasformazione e a combattere le creature che compaiono nell’Ora Buia, le temute Ombre.

Ovviamente il nostro protagonista gode di questa capacità, e starà a lui e alla sua squadra di amici partire verso la potente torre del Tartaro per svelare il mistero dell’Ora Buia e fermare le Ombre.

Un remake nel segno dell’originale

Quando parliamo di Persona 3 dobbiamo innanzitutto dire che si tratta di un gioco che ha già avuto diverse riedizioni: l’originale del 2006, la versione espansa Persona 3: FES dell’anno successivo, e il Portable per PSP del 2009, che presentava anche alcune innovazioni, come la possibilità di utilizzare una nuova protagonista femminile. Persona 3 Portable, aveva ricevuto recentemente  una rinfrescata grafica, uscendo per PC e console moderne. Le fondamenta della versione Reload sono rimaste le stesse dell’originale del 2006, ma ciò non significa che non ci siano stati cambiamenti rispetto alla versione FES o alla versione portatile.

Persona 3 Reload è stato rivisto da zero sulla base dell’Unreal Engine 4, il che significa che i creatori si sono liberati di molte di quelle limitazioni che erano insuperabili quando diedero vita alla loro opera ormai 18 anni fa. È stata ricostruita l’interfaccia del gioco, modernizzandola pesantemente e migliorando il funzionamento dei combattimenti, rendendoli più veloci e spettacolari. I nostri personaggi non si trascinano più stancamente per i corridoi del Tartaro e durante i combattimenti possiamo notare un dinamismo dei colpi molto maggiore. Inoltre in questo remake, come già nell’edizione Portable, abbiamo la possibilità di controllare tutti i membri del party, e non di impartire loro solo delle indicazioni sommarie durante le battaglie come avveniva nel gioco originale, quando ci dovevamo affidare all’intelligenza artificiale dei compagni.

Il nuovo motore ha portato di conseguenza un passaggio completo al 3D, con la possibilità di ruotare la telecamera in alcune situazioni, e il supporto al 4K e ai 120 frame per secondo su PC (e fino ai 60 fps su console). Persona 3 Remake purtroppo non offre granché a livello di opzioni di configurazione, e anche le risoluzioni ultrawide non sono supportate nativamente, ma devono essere abilitate tramite una mod già disponibile dal giorno dell’uscita del gioco.

Nuove funzionalità, Social Link e lingua italiana!

Un’altra novità fondamentale è la nuova traduzione in italiano, e dobbiamo dire che è parecchio ben fatta. Non abbiamo riscontrato nessun errore di sorta e nemmeno refusi, e non è un elemento da poco, vista la mole di testo che presenta il gioco. La nuova versione aggiunge infatti anche dialoghi a molte scene in cui non erano presenti. Tra di esse vanno menzionate le scene degli “appuntamenti”, che ora sono completamente opzionali, e il sistema di registro delle informazioni nello smartphone del personaggio, già presente dalle versioni successive all’originale, che ci permette di seguire più facilmente i Social Link. Ottima anche la possibilità di scegliere tra il doppiaggio originale giapponese e quello inglese.

Nella versione originale mancavano anche le relazioni approfondite con gli amici dello stesso sesso, cosa che Reload compensa in parte, ma non stiamo parlando di vere e proprie storie d’amore. Come nei Persona successivi, abbiamo la possibilità di uscire con i nostri compagni di squadra, il che ci porta a sbloccare relazioni migliori e a scoprire dei dettagli maggiori sulle loro storie private.

Ci sono anche nuove attività, come la possibilità di accompagnare i membri del team in attività extra, dalla cucina alla cura del giardino. Tutto questo serve a stringere rapporti sempre più stretti che, nel tempo, si traducono in risultati tangibili in battaglia, come nuove mosse e attacchi aggiuntivi.

Il tutto è accompagnato da una colonna sonora che riesce abilmente a combinare il nuovo con la nostalgia. Tutti i brani originali sono stati inclusi, ma remixati. Ed inoltre sono state aggiunte parecchie tracce, ma queste si inseriscono a perfezione all’interno del gioco, senza risultare stonate.

La mia agenda è sempre piena…

Persona 3 è stato il primo capitolo della serie a introdurre il caratteristico calendario, che stabilisce il programma della giornata da una settimana all’altra, aggiungendo al gioco un livello più ampio di life-sim: dovremo scegliere cosa fare, tra pianificare gli studi, portare avanti i Social Link, le attività extra e così via. A parte l’ampliamento della gamma di possibilità, non ci sono grandi cambiamenti in questo aspetto.

Quindi, tra un viaggio e l’altro nel Tartaro, continuiamo a condurre la vita più o meno interessante di un adolescente giapponese, cercando di tenerci occupati il più possibile. Sviluppare i personaggi, scoprire nuove relazioni, sviluppare quelle esistenti, avere relazioni sentimentali, studiare per gli esami, riposare… tutto questo deve essere pianificato nel modo più ottimale possibile, perché è possibile portare a termine questo gioco avendo relazioni approssimative con molte persone e persino vedersi bloccate alcune opzioni a causa, per esempio, delle statistiche troppo basse.

D’altra parte, non c’è bisogno di fare riferimento ad una guida per capire cosa si deve fare e quando. Questo è particolarmente vero quando si attivano le opzioni online, che come in Persona 5 Royal rendono possibile vedere cosa gli altri giocatori hanno ritenuto utile svolgere in una determinata fase del gioco.

Mass Destruction

Abbiamo già parlato dell’aumento della velocità di combattimento, che è divenuto più dinamico, e dell’interfaccia utente rimodellata. A parte questo, le battaglie non differiscono quasi per nulla da quelle alle quali ci ha abituato la serie Persona. Le novità, tuttavia, sono i nuovi attacchi che utilizzano la cosiddetta Teurgia, ovvero una sorta di abilità suprema. Questa meccanica compare piuttosto avanti nel gioco e in pratica costituisce un ulteriore colpo speciale dei singoli compagni. La sua barra si rigenera durante le battaglie, ma grazie ad azioni specifiche di ogni personaggio: ad esempio Yukari la ricarica usando le abilità di guarigione. Quando si riempie del tutto, il nostro compagno eseguirà una mossa speciale che può infliggere danni devastanti ai nemici o aumentare sensibilmente le proprie statistiche.

La Teurgia è di fatto una meccanica inventata per aiutarci nelle battaglie contro i boss e i mini-boss più difficili. Ovviamente la velocità di caricamento di queste abilità è piuttosto lenta, per cui possiamo scordarci di spammarle come se non ci fosse un domani. D’altra parte, Persona 3 Reload può punire pesantemente i giocatori che vanno troppo di fretta. Ciò significa che, anche a difficoltà media, ci si può trovare a dover grindare un po’ per superare un boss.

Bisogna ammettere però che la difficoltà complessiva del gioco è decisamente scesa rispetto alla versione originale: in questo remake infatti i membri della nostra squadra non avvertiranno più la stanchezza durante le nostre esplorazioni notturne all’interno del Tartaro, obbligandoci così a interrompere le nostre sessioni di potenziamento. Ora potremo dedicarci al livellamento senza dover più tornare al dormitorio dopo un numero fisso di battaglie, costringendo i nostri amici ai lavori forzati, oh yeah!

Come di consueto nella serie Persona, il battle system consiste nel destreggiarsi tra i personaggi e le abilità dei nostri compagni per colpire i punti deboli dei nemici e stordirli, accumulare più attacchi di fila e infine eseguire una mossa speciale di squadra. E allo stesso tempo, cercare di togliere di mezzo il più in fretta possibile i membri della squadra nemica più pericolosi.

Il peso del tempo

Se avete giocato a Persona 5 Royal di recente, probabilmente condividerete la nostra opinione: ci sono molti ottimi elementi in Persona 3 Reload, ma attraversare dungeon quasi identici con corridoi assurdamente lunghi è semplicemente stancante e fuori dal tempo. Non si può fare a meno di notare che il Tartaro è ancora un dungeon rudimentale e pressoché vuoto, ben lontano dalle mappe dell’ultimo esponente della serie. Tuttavia ci sono stati dei piccoli miglioramenti nella fase di esplorazione. In primo luogo il design è leggermente modificato e diversificato nel corso dei 250 piani, e in secondo luogo la maggiore velocità di movimento del nostro personaggio e i tempi di caricamento fulminei rendono l’esperienza complessivamente più soddisfacente rispetto all’originale. Avremmo però apprezzato una rivisitazione più drastica del Tartaro, che fin dall’annuncio del remake era sembrato un elemento di criticità che avrebbe necessitato di essere svecchiato.

“I’ve been waiting for this!”

Nonostante alcuni difetti, come l’attuale mancanza di The Answer, il capitolo aggiuntivo di Persona 3 FES, o di grandi cambiamenti apportati al Tartaro, Persona 3 Reload è attualmente il modo più sensato per vivere la trama di questa parte del gioco. Ad accompagnarci nella sua trama indimenticabile e oscura come la 25esima ora del giorno abbiamo una colonna sonora eccellente, che unisce i remix dei brani originali con canzoni del tutto nuove. Siete pronti a svelare i misteri della Gekkoukan High School?

Ringraziamo Plaion Italia per il codice review fornitoci.

8.9
Riassunto
Riassunto

Persona 3 Reload è il modo migliore per iniziare a conoscere la serie di JRPG di Atlus. La sua storia misteriosa con i miglioramenti dei capitoli successivi è un'ottima ricetta per questo remake. E non manca molto alla perfezione. Purtroppo il Tartaro è ancora vuoto e gli sviluppatori non hanno avuto la tentazione di aggiungere i contenuti aggiuntivi già presenti nelle passate riedizioni. Tuttavia, la nuova eccellente estetica, il gameplay migliorato e la traduzione in italiano sono fattori che rendono Persona 3 Reload un acquisto imperdibile per gli appassionati di JRPG.

Pro
La trama è ancora eccellente e ricca di colpi di scena La colonna sonora è indimenticabile Aspetto grafico eccellente grazie all’Unreal Engine 4 e hud migliorata Aggiunta della lingua italiana
Contro
Il Tartaro è ormai un reperto dell’archeologia videoludica Mancano i contenuti aggiuntivi dalle versioni successive di Persona 3
  • Concept & Trama9
  • Gameplay9
  • Comparto Artistico9.5
  • Comparto Tecnico8
Scritto da
Silvia SiL Mannu

Nel lontano 1990 entro in una sala giochi e scopro i cabinati arcade. Da quel momento, la passione per i videogames non mi ha mai abbandonata. Oggi sono una PC Gamer legata soprattutto a titoli action, giochi di ruolo, stealth e picchiaduro.

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