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[Recensione] Ravenous Devils

Avevamo parlato nelle scorse settimane di Ravenous Devils (qui l’articolo), un indie sviluppato da un team italiano, quale Bad Vices Games, che unisce insieme delle diverse tipologie di gioco in un gestionale pieno di elementi interessanti e con un grande potenziale.

Percorreremo la cruenta storia di Hildred e Percival: una coppia della Londra del 19° secolo intenta ad aprire due attività collegate (sartoria e ristorante) utilizzando i cittadini come animali da macello, vendendone i resti come cibo per i clienti; detto ciò, siamo pronti a parlarvi di questo titolo in tutti i suoi aspetti nella nostra recensione.

Ravenous Devils è in uscita oggi 29 aprile 2022 in digitale su tutte le attuali piattaforme, sia console che PC, e ci introduce in un simulatore di cucina psico-horror in cui la carne sarà l’ingrediente principale.

Versione provata: PS4.

 

MATTATOIO A GESTIONE FAMILIARE

I coniugi hanno utilizzato tutti i loro risparmi per aprire un’attività a conduzione esclusivamente loro, tuttavia siamo in un periodo storico in cui la carne, che servirebbe per la corretta funzionalità del ristorante, si trova ad un prezzo davvero alto e i due sarebbero davvero in difficoltà, se non fosse per la malsana idea di assassinare civili ignari per rivenderne i resti come piatti succulenti.

Percival è un esperto sarto che si occupa di ricucire e vendere i vestiti di coloro che vengono uccisi nel piano superiore, i cui corpi arrivano in cantina tramite una botola, dove sua moglie Hildred (la cuoca) sarà pronta per tritarli e metterli a cuocere con farina per fare dei dolcetti, oppure da soli come fossero hamburger, soddisfando anche i palati dei clienti più esigenti.

Tutto sembra filare liscio, finché i due non ricevono una lettera anonima da qualcuno che conosce il loro segreto e che li avvisa di tenerli costantemente d’occhio da quando sono arrivati, facendo riferimento alle misteriose sparizioni avvenute nel quartiere; tuttavia hanno un modo per mantenere la riservatezza sull’attività illecita: il mittente è un consumatore accanito di carne che ricopre un ruolo di spicco della società, la sua unica richiesta è di procurare eccellente e specifica carne umana da sottoporgli nel momento in cui verrà al ristorante dei coniugi.

Le giornate lavorative proseguono incessanti e il ricavato del locale fa si che la produzione proceda a regime, sia negli interessi dei commensali sia nei loro, in quanto servirà un grande impegno per arrivare in guadagno a fine giornata senza farsi beccare in seguito a voci di corridoio.

La catena di smaltimento cadaveri potrà essere migliorata ogni giorno, poco prima di aprire, implementando con diversi mezzi le stanze: la cucina (incrementando la velocità del forno, aggiungendone di extra o aumentando la potenza della macchina per tritare, ecc.), la sala da pranzo (più tavoli per clienti e più spazio sul bancone degli spuntini), la sartoria (aumentando la velocità della macchina per cucire o il numero di manichini su cui appendere abiti) e la serra (posta al secondo piano e che sarà sbloccabile e potenziabile più avanti nel gioco, utile per coltivare ortaggi e ampliare la raccolta delle ricette), il tutto al costo di importanti sterline.

La difficoltà nel gameplay, sebbene sembri quasi inesistente, sale vertiginosamente col passare dei giorni e delle sparizioni, creando sospetti nei cittadini e situazioni complesse in cui rischieremo spesso di farci beccare con del sangue sul pavimento, piuttosto che facendo annoiare i clienti a causa della troppa attesa; tuttavia la ripetitività si fa sentire nel momento in cui andiamo effettivamente ad avviare la giornata lavorativa, in quanto, soprattutto nelle prime fasi, ci sarà poca varietà in ciò che potremo fare e tutto starà nello specializzarsi a svolgere le mansioni il più velocemente possibile, in modo da ricavare più sterline possibili per l’acquisto di tutte le migliorie e i completi opzionali (e solamente estetici) che danno un tocco di personalizzazione in più.

Non si mette perciò in dubbio la capacità del gioco di farci entrare nella mente dei protagonisti, i quali sono stati studiati nei minimi dettagli e trasmettono le proprie personalità senza mezzi termini, motivo in più per apprezzare il progetto.

 

PUNTI DI FORZA

  • Trama semplice e personaggi ben costruiti
  • Gameplay divertente
  • Difficoltà gestita in maniera ottimale

PUNTI DEBOLI

  • Ripetitivo nelle fasi iniziali

Nonostante delle meccaniche che danno un senso di ripetitività, abbiamo apprezzato la semplicità di Ravenous Devils e la sua capacità di spingere il giocatore ad evolversi e migliorare per raggiungere la fine della giornata lavorativa; perciò promuoviamo questa tipologia italiana di punta e clicca, che si rivela vincente nel suo genere.

Ringraziamo Bad Vices Games per il codice review del gioco.

Scritto da
Marco "Connor" Corazza

Videogiocatore dall'infanzia, dalla fine degli anni '90, fino ad arrivare ai titoli più recenti. Dal PC alla console, una vita basata su questo mondo, appassionato di trame fitte e giochi in team.

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