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Shin Megami Tensei V: Vengeance | Recensione

I libri sacri parlano di una guerra costante tra le forze dell’ordine e del caos, che l’occhio umano comune non vede quotidianamente. Alcuni la chiamano Armageddon, altri Ragnarok, culture diverse, nomi diversi.  Nei giochi, tuttavia, accade spesso che un apprendista incauto penetri il velo della segretezza, cacciandosi in un mare di guai che decidono il destino del mondo. È quello che è successo anche in Shin Megami Tensei V: Vengeance, la nuova iterazione del capitolo principale della saga demoniaca di Atlus, uscita questa volta anche su PlayStation 5, Xbox Series X|S e PC dopo che la sua versione originale era stata appannaggio solo si Nintendo Switch. Vediamo quali sono le novità nella nostra luciferina recensione!

Noi di fronte alla fine del mondo

La serie di videogiochi giapponesi Shin Megami Tensei ha una storia ricca e longeva con molte ramificazioni e spin-off, dal più famoso Persona, a franchise come Devil Summoner, Digital Devil Saga o Soul Hacker. Uscito più di due anni fa su Nintendo Switch, Shin Megami Tensei V ha continuato la gloriosa tradizione della serie ed è stato accolto molto calorosamente dai giocatori nonostante le numerose lamentele per le carenze tecniche. Tuttavia, Sega e Atlus sono ritornate sui loro passi, pubblicando una rimasterizzazione completa del gioco sottotitolata Vengeance per le console di attuale generazione e PC. Vediamo se i cambiamenti introdotti soddisferanno le aspettative dei fan.

La trama di Shin Megami Tensei V: Vengeance, come l’originale per Switch, ci porta nella Tokyo dei giorni nostri e inizia in modo abbastanza standard rispetto alla serie e a molti altri JRPG. Assumiamo il ruolo di uno studente della Jouin High School, senza un passato delineato. Il suo tempo è riempito dalle tipiche attività scolastiche, da cui trapelano sempre più spesso informazioni su misteriosi incidenti e omicidi. Molto presto, però, le cose prendono una piega più oscura e il protagonista viene trasportato in uno strano mondo deserto e disabitato, pieno di rovine urbane. L’apocalisse è in pieno svolgimento.

Il cosiddetto Mondo Sotterraneo è abitato da varie creature che sono esseri mitologici protagonisti di varie leggende o divinità del pantheon di molte culture. Il protagonista andrebbe inevitabilmente incontro alla morte se non fosse per la sua fusione con il simpatico protodemone Aogami. Insieme, formano un essere chiamato Nahobino, in grado di affrontare tutti i pericoli del luogo e di svelarne i misteri. Lo sfondo della sceneggiatura, d’altra parte, è il conflitto tra angeli e demoni, in cui è coinvolta anche una terza parte. L’intera storia, caratterizzata da serie riflessioni filosofiche e morali e da un’atmosfera pesante, ci ha attratti come di consueto, grazie all’intrinseca fascinazione che trasmettono questi miti antichissimi.

Dominare il proprio demone

Lungo il percorso, incontreremo alcuni personaggi interessanti, come la piccola e rozza demonessa Amanozako, e saremo testimoni di molti eventi, spesso blasfemi o macabri. All’epoca dell’uscita dell’originale, tuttavia, i fan della serie non erano entusiasti della trama, ritenendola semplicemente debole e poco articolata rispetto ad altri episodi della serie

A nostro parere, tuttavia, questo non è un grosso inconveniente, poiché il fulcro dell’intero gioco è l’esplorazione e l’acquisizione di nuovi demoni, ma gli sviluppatori hanno deciso di sistemare un po’ l’intera situazione. Hanno aggiunto un nuovo percorso di trama, creando una sorta di due varianti dell’asse principale dello scenario che divergono nel mezzo: Canon of Creation e Canon of Vengeance, ognuna con i propri finali e boss principali. Non si può negare che questo sia uno sforzo deliberato per attirare anche i giocatori che conoscono l’originale in Shin Megami Tensei V: Vengeance, dato che il Canone della Vendetta porta un bel po’ di contenuti aggiuntivi, tra cui un nuovo personaggio importante per la trama – Yoko Hiromine – e un gruppo di demoni chiamati Qadištu (dee della vendetta) e relativi eventi non disponibili in precedenza. Per i giocatori che non conoscono l’argomento, tuttavia, consigliamo di iniziare con Canon of Creation e poi solo al suo termine ricominciare con il percorso Vengeance, ricco di trama.

Va’ dove ti portano le Scritture

Come dicevamo, anche se in Shin Megami Tensei V: Vengeance lo scenario non ha un ruolo di primo piano, tutto il nostro girovagare per le terre selvagge ha uno scopo e la storia non si limita a completare l’esplorazione dell’Oltretomba. Nel complesso, Shin Megami Tensei V è un dungeon-crawler con un mondo di gioco semi-aperto costituito da diverse mappe di grandi dimensioni che possiamo attraversare a piacimento. Tuttavia, se qualcuno si tediasse dell’atmosfera desertica, gli sviluppatori ci hanno offerto una nuova location montuosa e innevata per ravvivare la situazione, naturalmente con nuove sfide e abitanti caratteristici. Dobbiamo ammettere che le mappe stesse sono state progettate in modo ottimale: sono vaste, ma senza essere esagerate, hanno anche i loro segreti nascosti (come i Miman, i sottoposti del demone Gustave che ci assegna il compito di rintracciarli) e le diramazioni laterali, anche se non ci sarà possibilità di perdersi.

Per tirarci su il morale da questa atmosfera apocalittica, possiamo scorrazzare per gli Inferi in compagnia della già citata allegra Amanozako e, col tempo, anche di altri demoni. La demonessa svolge il ruolo di navigatrice, scoprendo tesori nascosti e passaggi (i Magatsu Rail) per aree normalmente inaccessibili. Con il progredire dell’azione, abbiamo anche la possibilità di controllarla direttamente e di mandarla in avanscoperta in alcuni momenti del gioco. Per quello che riguarda le missioni secondarie, alcune possono essere noiose, ma altre si trasformano in mini-storie interessanti e spesso comiche. Completarle ci dà un sacco di punti esperienza, quindi vale la pena impegnarsi. Attenzione però: alcuni compiti sono disponibili anche a Tokyo e sono limitati nel tempo.

Sulla mappa ci aspetta anche una sfida: eliminare i cosiddetti Amalgama, alcuni dei quali devono essere rimossi per far avanzare l’azione, mentre altri sono facoltativi. Eliminarli attraverso il combattimento ci dà accesso ad altra Gloria, la risorsa che amplia le capacità di Nahobino, quindi è una buona idea farlo gradualmente. Restando in tema di esplorazione, gli sviluppatori hanno aggiunto parecchi miglioramenti, ma concentriamoci su quelli più importanti. Oltre alla mappa standard, è ora disponibile una visuale a volo d’uccello che, come in un gioco di strategia, permette di vedere le mappe dall’alto, rendendo più facile la ricerca di vari oggetti.

Umani e demoni fianco a fianco in battaglia

Ci sono anche nuovi simboli sulla mappa, che rivelano, ad esempio, le essenze di Aogami da raccogliere. Inoltre, è diventato possibile spostarsi tra le fonti di energia e utilizzare i binari Magatsu invece di percorrere chilometri inutilmente. La ciliegina sulla torta, tuttavia, è la possibilità di salvare la partita in qualsiasi momento. Le modifiche apportate migliorano notevolmente il divertimento del gioco, rendendolo più accessibile. Come abbiamo accennato in precedenza, la parte più importante ed emozionante del gioco è rimasta il reclutamento dei demoni (questo è il termine generale per gli abitanti del mondo sotterraneo) e la loro fusione in nuovi demoni più potenti.

Il sistema di combattimento della serie è rimasto sostanzialmente intatto e francamente è un bene, perché gli scontri sono incredibilmente coinvolgenti e realizzati in modo brillante. D’altra parte, il Canone della Vendetta permette anche di reclutare nella squadra personaggi umani come ospiti, tra cui Yoko e Tao, gli amici del protagonista. Come di consueto, gli scontri si svolgono a turni e offrono a noi o ai nemici diversi attacchi da eseguire. Naturalmente, come in precedenza, approfittando di una debolezza dell’avversario si ottiene una mossa in più, ma se sbagliamo o un nemico blocca il nostro attacco, la squadra può perdere immediatamente un turno, mettendosi in grave pericolo. In ogni caso, la scelta dei compagni prima degli scontri più importanti deve essere ponderata in modo approfondito e sensato. Vale anche la pena sfruttare le abilità Magatsuhi, le skill potentissime che potremo utilizzare una volta caricate con l’apposita barra.

Un miglioramento sotto ogni aspetto

Gli scontri nel gioco in generale sono considerati difficili o molto difficili, ma noi li definiremmo piuttosto impegnativi, non fastidiosi. Certo, ci sono alcuni avversari potenti contro i quali bisogna faticare (come i demoni Kaddish). Tuttavia, con una buona preparazione e la giusta strategia, la maggior parte degli scontri, anche con i boss, può essere vinta senza perdere il senno.

Un’altra soluzione introdotta, che paradossalmente rende la vita più facile, è quella degli scontri in successione, grazie ai quali guadagniamo rapidamente punti esperienza e denaro. I demoni stessi, invece, vengono ancora reclutati nella squadra durante la battaglia, anche se alcuni di loro possono unirsi a noi di loro spontanea volontà man mano che la trama si sviluppa. Durante la battaglia, si negozia con il demone selezionato rispondendo alle sue domande nel tentativo di compiacerlo. Il numero di conversazioni disponibili è stato aumentato, quindi ora è più facile infastidire un futuro compagno. Un’altra cosa degna di nota è la comparsa di abilità passive uniche per gli abitanti dell’Oltretomba e l’aumento del livello massimo di esperienza fino a 150, dopo aver soddisfatto determinate condizioni.

Non è tutto, perché al simulatore di addestramento è stata data la possibilità di combattere boss di livello ancora più alto, quindi se qualcuno vuole ricevere una bella batosta avrà questa opportunità. L’intero bestiario da reclutare è stato arricchito con 40 creature precedentemente assenti. Nella Tana del Demone sarà inoltre possibile interagire più profondamente con i propri compagni d’arme, per conoscerli meglio, ricevere doni utili e persino aumentare le loro statistiche. Potrete anche parlare con Aogami stesso, che vi darà la possibilità di potenziare anche Nahobino.

I demoni possono essere fusi tra loro per ottenerne di diversi e più potenti, ma anche viceversa: uno più forte può essere diviso in altri più deboli. Ci recheremo quindi nel Mondo delle Ombre, dove la misteriosa Sophia ci permetterà di farlo. Con lei è possibile acquistare nuovi Miracoli per ottenere punti fama, oltre a potenziare se stessi e i propri compagni con le essenze demoniache, aggiungendo nuove abilità a quelle già in possesso. Per eseguire una fusione, non è necessario possedere fisicamente il demone richiesto, ma viene automaticamente estratto dal compendio (se è stato registrato). Nel complesso, l’intero sistema di fusione ha ricevuto anche una manciata di miglioramenti minori che dovrebbero soddisfare la maggior parte dei giocatori.

Una questione di stile ed atmosfera

Passiamo al livello visivo di Shin Megami Tensei V: Vengeance. Su PC, questo titolo gira senza problemi a 60 fotogrammi e a una risoluzione superiore rispetto alla versione Switch. È purtroppo necessaria una mod per togliere il cap dei 60 fps e abilitare la risoluzione ultrawide, ma non ci aspettavamo nulla di diverso rispetto alle precedenti produzioni Atlus arrivate su Steam. Per fortuna, la comunità è sempre attiva, e si adopera a rimediare alle lacune di questi porting. Le immagini ad ogni modo sono più nitide e offrono un maggiore contrasto, consentendo alle lande desolate e alla natura selvaggia dell’Underworld, anche grazie alla colonna sonora inquietante, di creare un’atmosfera davvero cupa. Purtroppo, non si può negare che il titolo sia graficamente arretrato, e già nel 2021 non appariva come un miracolo della tecnica, ma come sempre la forza di queste produzioni sta proprio nel loro design di altissimo livello. Come consolazione, almeno l’interfaccia del gioco è stata migliorata ed è stata aggiunta la possibilità di ruotare liberamente la minimappa, il che rende molto più facile orientarsi sul campo.

Shin Megami Tensei V: Vengeance offre doppiaggi giapponesi e inglesi, ma bisogna dire fin da subito che il lavoro degli attori del Sol Levante è di gran lunga superiore. Le voci inglesi sembrano semplicemente prive di qualsiasi emozione. Fortunatamente per i giocatori italiani, sono disponibili dialoghi nella nostra lingua madre, il cui livello sembra leggermente superiore a quello di Persona 3 Reload.

La Vendetta è un piatto che va servito freddo

Come abbiamo visto nella nostra recensione Shin Megami Tensei V: Vengeance ha ricevuto dei grandi miglioramenti rispetto alla versione per Switch. Il gameplay è davvero solido e il secondo percorso della storia non fa che incoraggiarvi a riprendere in mano il titolo, o a scoprire una nuova visione di esso. Il gioco è ancora una sfida per i giocatori più esigenti, ma è anche adatto a coloro che si avvicinano alla serie per la prima volta. Se avete voglia di un JRPG con un’atmosfera più pesante, questa è una valida aggiunta alla vostra collezione.

Ringraziamo Cosmocover per il codice review fornitoci.

8.9
Riassunto
Riassunto

Shin Megami Tensei V: Vengeange sbarca finalmente su Playstation V, Xbox X|S e PC dopo il suo primo avvento su Nintendo Switch, e lo fa con una remastered che lo migliora sotto ogni singolo aspetto. Le modifiche apportate permetteranno anche ai giocatori di vecchia data di ritrovare degli elementi interessanti nel titolo, compreso persino un percorso di trama del tutto nuovo.

Pro
Due storie tra le quali scegliere Moltissimi miglioramenti rispetto all'originale Traduzione in italiano Gameplay solidissimo Lo stile e l'atmosfera sono a livelli altissimi
Contro
Non è di certo un miracolo della tecnica Il porting non è privo di difetti
  • Concept & Trama9.5
  • Gameplay9.5
  • Comparto Artistico9.5
  • Comparto Tecnico7
Scritto da
Silvia SiL Mannu

Nel lontano 1990 entro in una sala giochi e scopro i cabinati arcade. Da quel momento, la passione per i videogames non mi ha mai abbandonata. Oggi sono una PC Gamer legata soprattutto a titoli action, giochi di ruolo, stealth e picchiaduro.

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