Durante la più recente call trimestrale sugli utili, la Chief Financial Officer di Sony, Lin Tao, ha dichiarato che la PlayStation 5 si trova “solo a metà del suo ciclo di vita”.
Ecco le sue parole:
Rispetto ai tradizionali cicli di vita delle console, stiamo assistendo a un progressivo allungamento. Basti guardare alla PS4, lanciata nel 2013: più di dieci anni dopo, sono ancora moltissimi gli utenti attivi che la utilizzano. Da questo punto di vista, crediamo che PS5 sia ancora nel mezzo del suo percorso e abbiamo intenzione di espanderne ulteriormente le possibilità.
Le parole di Tao non significano necessariamente che PlayStation 6 sia ancora distante cinque anni, ma piuttosto che Sony intende prolungare la durata commerciale dell’attuale generazione. Proprio come accadde con PS4 e PS5, la transizione alla nuova console sarà graduale, con molti sviluppatori che continueranno a supportare il sistema precedente anche dopo il lancio del successore.
Secondo le stime più accreditate, PS6 potrebbe debuttare tra il 2027 e il 2028, mentre PS5 continuerà a ricevere supporto fino al 2031-2032.
La strategia non è solo tecnologica, ma anche economica. Mantenere attiva la generazione precedente permette agli sviluppatori di raggiungere un pubblico molto più ampio. Al momento del lancio, una nuova console come PS6 potrebbe vendere 10-15 milioni di unità nel primo anno, un bacino ancora limitato per l’uscita esclusiva di nuovi titoli. Al contrario, pubblicare giochi sia su PS6 sia su PS5 – che potrebbe superare i 100 milioni di unità vendute entro il 2027 – garantisce una diffusione molto più ampia e redditizia.
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