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Viscerafest | Recensione

Viscerafest è un frenetico sparatutto in prima persona retrò per giocatore singolo, ambientato in un vivace universo sci-fi. Pubblicato il 20 maggio 2021 da Fulqrum Publishing insieme ad Acid Man Games e Fire Plant Games, ha da poco raggiunto la sua versione 1.0.

Lungi dall’essere un semplice omaggio nostalgico agli shooter degli anni Novanta, Viscerafest è una esperienza intensa e viscerale che proietta i giocatori in arene frenetiche piene di mostri alieni e armi distruttive. Gli sviluppatori hanno sapientemente ricreato le atmosfere adrenaliniche e il gameplay dinamico che hanno reso celebri i classici del genere, infondendo al gioco una energia bruta e un level design che ne cattura lo spirito.

I giocatori vestono i panni di Caroline, un’assassina impegnata in una missione che mescola esperimenti illegali, taglie da incassare e una scadenza personale che non può ignorare.

Con l’arrivo della versione 1.0, il gioco si espande e si rifinisce: i primi due capitoli sono stati completamente rinnovati con texture migliorate, nuovi segreti, sequenze scriptate inedite, dialoghi riscritti e battute extra. Inoltre, è stato aggiunto un negozio nell’hub centrale, dove i giocatori possono usare i collezionabili “Skullies” per sbloccare trucchi e potenziamenti utili.

La missione di Caroline

Viscerafest non perde tempo: in meno di un minuto sei già catapultato nel caos, con le informazioni essenziali per capire chi sei e cosa ti aspetta. Il giocatore veste i panni di Caroline, una mercenaria tanto letale quanto instabile, impegnata in una missione molto personale: comprare un anello di fidanzamento.

Il problema? I soldi scarseggiano e l’anello dei suoi sogni costa una fortuna. La soluzione arriva con una taglia decisamente allettante sulla testa di Cromune, uno stregone affiliato a una organizzazione coinvolta in oscuri esperimenti scientifici. Per Caroline, è l’occasione perfetta: eliminare il bersaglio, incassare la taglia e coronare il suo sogno d’amore.

Peccato che Cromune sia protetto da una intera armata di fanatici pronti a tutto pur di fermarla. Ma Caroline è una furia: affronta ogni scontro con ferocia, ironia e un sorriso inquietante. Le sue battute taglienti, il sarcasmo e i monologhi esilaranti trasformano ogni sparatoria in uno spettacolo adrenalinico, dove il caos regna… e diverte!

Sopravvivere alla furia aliena: movimento, armi e salute

Se sei nuovo nel mondo degli FPS frenetici, nessun problema: un breve tutorial ti introduce alle basi. Ma il vero gioco inizia quando impari come si muovono e attaccano i nemici. Un processo che inevitabilmente richiederà una buona dose di tentativi ed errori, ma che si rivelerà ampiamente ripagato.

Il punto forte di Viscerafest è il movimento costante. Niente coperture, niente attese: fermarsi significa morire. Caroline è veloce ma vulnerabile e i nemici non concedono tregua. L’unica strategia vincente è muoversi costantemente: saltare, scattare, schivare e sparare senza mai fermarsi.

I livelli sono progettati per mantenere alta la tensione: spazi ristretti, nemici ovunque, e pochi momenti di respiro. Ogni salto è sopravvivenza, ogni secondo è una occasione per fare danni.

L’arsenale a disposizione è vario e potente, ma le munizioni sono limitate. Ti ritroverai spesso a cambiare arma al volo o a buttarti nel corpo a corpo quando tutto il resto finisce. Ogni scelta diventa istinto puro.

Anche la salute segue la stessa logica spietata: niente rigenerazione automatica, niente kit medici sparsi in giro e coperture inesistenti. L’unico modo per curarti è fare a pezzi i nemici e raccogliere i cuori che lasciano cadere. Più massacri, più sopravvivi.

Esplorazione, progressione e sfida costante

In Viscerafest, l’esplorazione è parte integrante dell’esperienza. I livelli sono veri e propri labirinti interconnessi, ricchi di passaggi nascosti, chiavi da recuperare e percorsi alternativi. Ogni ambiente spinge il giocatore a muoversi, osservare e pensare in fretta, senza mai abbassare la guardia.

Le arene di combattimento sono sempre diverse, con layout studiati per variare ritmo e approccio. Nessuno scenario si ripete: ogni nuova zona introduce sfide inedite, costringendoti ad adattare il tuo stile di gioco.

Sparsi nei livelli ci sono anche i “Skullies”, collezionabili nascosti che possono essere scambiati nell’hub centrale per sbloccare potenziamenti e trucchi. Ideali per superare gli ostacoli più duri o semplicemente per divertirsi senza limiti.

Il gioco offre cinque livelli di difficoltà e anche i più accessibili richiedono attenzione. Già dai primi livelli il ritmo si intensifica, richiedendo riflessi pronti e una buona dose di sangue freddo. Le difficoltà più alte, invece, sono pensate per i veterani in cerca di una sfida brutale.

Ma con un po’ di pratica, tutto diventa parte del flusso: ti muovi veloce, schivi proiettili come se fosse una danza e massacri alieni con la furia implacabile di Caroline.

Un tripudio visivo e sonoro che strizza l’occhio al passato

Viscerafest colpisce subito per il suo stile visivo distintivo: una combinazione affascinante tra nostalgia retrò e design moderno. I livelli sono interamente in 3D, solidi e ben progettati, ma i nemici e gli oggetti sono rappresentati con sprite bidimensionali, proprio come nei classici shooter degli anni Novanta. Una scelta stilistica consapevole, non un limite tecnico, che conferisce al gioco una identità retro-futuristica unica e immediatamente riconoscibile.

Nonostante l’aspetto “pixelato”, i livelli sono leggibili e pensati per favorire il movimento continuo, mantenendo alta la tensione senza mai sacrificare l’intuitività. Il tutto è reso ancora più dinamico da una palette cromatica audace e psichedelica: rosa fluo, viola elettrico e verde acido si fondono per trasformare ogni arena in una esplosione visiva.

A dare ulteriore energia all’azione è la colonna sonora originale firmata Markie Music: un mix serrato di elettronica, rock e metal. Ogni livello ha una traccia dedicata, creata per amplificare l’intensità del gameplay.

Anche il sound design delle armi è estremamente curato. Ogni colpo, ogni detonazione, è pensata per essere potente, gratificante e memorabile. Sparare in Viscerafest non è solo visivamente appagante, ma è una esperienza sonora brutale che trasforma ogni scontro in un concerto di distruzione.

Ringraziamo Fulqrum Publishing per il codice review fornitoci.

8.5
Riassunto
Riassunto

Viscerafest è uno sparatutto retrò in prima persona, frenetico e stilizzato, ambientato in un universo sci-fi dai colori acidi. Vestirai i panni di Caroline, una mercenaria folle e sarcastica in missione per finanziare un anello di fidanzamento. Il gameplay premia velocità, riflessi e aggressività: niente coperture, cura solo tramite cuori nemici e armi potenti ma a munizioni limitate. I livelli labirintici spingono all’esplorazione, con collezionabili utili a sbloccare potenziamenti. L’estetica 2D/3D, unita a una colonna sonora adrenalinica, rende l’esperienza visiva e sonora unica. La difficoltà è alta, ma ogni scontro è puro caos orchestrato.

Pro
Gameplay adrenalinico e dinamico Stile visivo e sonoro distintivo Protagonista carismatica e trama sopra le righe
Contro
Difficoltà punitiva fin dalle prime fasi Esplorazione a volte dispersiva
  • Valutazione8.5
Scritto da
Manuel Salvetti

Storico e docente in discipline umanistiche, coltivo sin dall'infanzia una profonda passione per i videogiochi e il volontariato. Mi affascinano titoli di ogni genere, in particolare quelli a tema storico e sportivo. Inoltre, sono un grande appassionato di Star Wars e dedico molto tempo alla ricerca di nuove informazioni, curiosità e approfondimenti per comprendere le vie della Forza

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