A meno di 100 giorni dall’uscita di The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom, i giocatori Nintendo devono fare i conti con quella che è sempre più una certezza: l’attesissimo sequel di Breath of the Wild sarà l’unica grande produzione in arrivo su Switch nel corso del 2023.
Ieri vi abbiamo riportato come l’organizzazione dell’E3 2023 abbia subito una pesante botta d’arresto a causa di Microsoft, Sony e Nintendo. I tre big dell’industria, infatti, hanno deciso di non prendere parte alla fiera (Microsoft dovrebbe essere l’unica presente a Los Angeles, ma in un evento a parte), e questo inevitabilmente diminuirà il livello d’interesse del pubblico verso l’E3 il cui smalto d’un tempo sembra essersi ormai perso.
Un report di VGC poi, confermato anche da IGN nelle ore successive, cerca di far luce su queste defezioni. Mentre il discorso per Sony sembra ormai appurato (l’azienda proporrà un suo evento dedicato a PlayStation, assente da oltre un anno e mezzo), la motivazione dietro alla rinuncia di Nintendo all’E3 sembra essere di natura comunicativa. Il colosso di Kyoto, afferma Andy Robinson, non ha infatti altri grandi giochi in uscita nel 2023 dopo The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom, e dunque presenziare all’E3 sarebbe una perdita di tempo.
“Secondo le fonti editoriali di VGC a conoscenza dei piani di Nintendo, la società ha deciso di saltare l’E3 2023 – il primo spettacolo fisico dell’evento in quattro anni – perché ritiene di avere meno uscite importanti del solito pronte per essere mostrate e il che giustificherebbe uno spazio significativo per l’evento”, scrive il giornalista. Il report è stato poi confermato da IGN, come detto poco fa.
Uno scenario di questo tipo diminuisce le chance di vedere il tanto rumoreggiato gioco di Super Mario in 2D entro la fine dell’anno, e aumenta invece le possibilità che il 2023 sarà l’ultimo grande anno di Nintendo Switch prima che l’azienda presenti il suo hardware di nuova generazione – la possibile Switch 2 che sarebbe all’inizio della sua produzione. Le tempistiche, del resto, non sono poi così folli: Switch è stata presentata e lanciata nel 2017, e nel 2024 spegnerà sette candeline, esattamente il ciclo vitale medio delle console.
Tears of the Kingdom potrebbe quindi chiudere il cerchio di Switch iniziato proprio con il suo predecessore, Breath of the Wild, e proprio per questo Nintendo avrebbe intenzione di limitare le comunicazioni nella seconda parte dell’anno per poi irrompere, forse, l’anno prossimo con la sua nuova console.
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