Da oggi, ChatGPT diventa un ambiente unico in cui interagire con app esterne, tramite linguaggio naturale. Ed è un grosso cambiamento.
Sfruttando la tecnologia MCP (Model Context Protocol), tanto discussa negli ultimi mesi, ChatGPT offre ora veri e propri componenti interattivi provenienti da app esterne, che si attivano quando servono. Il servizio, tuttavia, non è ancora attivo in Europa.
Come funzionano le app su ChatGPT
Il modo in cui le app funzionano all’interno di ChatGPT è piuttosto intuitivo:
- Le app “vivono” dentro la conversazione: ChatGPT può suggerirle quando rileva che sono utili, oppure l’utente può attivarle direttamente nominandole (es. “Canva, fammi una presentazione”).
- Una volta attivate, l’app mostra un’interfaccia interattiva (mappe, grafici, moduli, immagini) dentro la chat stessa.
- Alla prima attivazione, si chiede all’utente di collegare l’app (ovvero concedere permessi, autenticazione) per controllare quali dati userà.
OpenAI ha inoltre reso disponibile un Apps SDK (in preview) per permettere a sviluppatori di creare app che funzionino dentro ChatGPT. Nei prossimi mesi verrà aperta la possibilità di proporre app per la revisione e pubblicazione, con anche modalità di monetizzazione per gli sviluppatori.
Quali app si possono usare con ChatGPT
Al lancio, alcune app pilota sono attive (in mercati dove le loro funzionalità già operano) e integrabili in inglese:
Booking.com, Canva, Coursera, Expedia, Figma, Spotify e Zillow.
Queste app consentono attività come:
- Cercare alloggi su Booking
- Creare grafiche/presentazioni con Canva
- Seguire corsi e attività didattiche con Coursera
- Consultare immobili con Zillow
- Usare Spotify (per generare playlist interattive), ecc.
Altri servizi come DoorDash, Uber, OpenTable, Target saranno disponibili in futuro.
Oltre a ciò, OpenAI introduce anche una funzione di Instant Checkout (acquisti diretti) per alcune app di e-commerce. Ad esempio, negli Stati Uniti, utenti ChatGPT possono già comprare da venditori Etsy direttamente dall’interfaccia chat.
L’integrazione delle applicazioni in ChatGPT, naturalmente, porta numerosi vantaggi agli utenti, tra cui:
- Riduzione delle interfacce: non devi più uscire da ChatGPT per usare un servizio. Puoi cercare, esplorare, acquistare rimanendo nella schermata di conversazione.
- Context-awareness: le app “capiscono” dove sei nella conversazione e si adattano (es. se parli di viaggi, comparirà Booking).
- Maggiore efficienza: ChatGPT può fungere da mediatore e trasmettere richieste all’app, presentare risultati interattivi, e persino eseguire operazioni (acquisti, prenotazioni etc.).
Insomma, si tratta di un colpaccio da parte di OpenAI, che da oggi offre la possibilità di usufruire delle app all’interno di ChatGPT a tutti i propri utenti, inclusi quelli non paganti.
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