La community di Call of Duty torna a discutere di uno dei temi più caldi degli ultimi mesi: il trasferimento dei contenuti cosmetici tra un capitolo e l’altro della saga. Dopo la decisione di Activision di bloccare il “carry forward” da Black Ops 6 a Black Ops 7, Treyarch ha confermato che almeno alcune skin saranno disponibili anche nel nuovo episodio.
La polemica era esplosa quando Activision aveva annunciato che operatori, skin e armi di Black Ops 6 non sarebbero stati utilizzabili nel seguito, con la motivazione di voler preservare l’autenticità e l’identità narrativa di Black Ops 7. Una scelta che aveva diviso la fanbase: da una parte i nostalgici favorevoli a un ritorno alle atmosfere più militari e immersive, dall’altra i giocatori contrari a perdere tempo e denaro investiti in contenuti cosmetici.
In particolare, gli oggetti più eccentrici degli ultimi anni, come i bundle dedicati a Beavis and Butt-Head o American Dad, avevano alimentato accuse di “Fortnite-ification” della serie.
Ora Treyarch ha confermato un parziale passo indietro. Attraverso i propri canali social, lo studio ha fatto sapere che le ricompense principali della modalità Zombies, incluse le quattro skin legate alle quest principali di Black Ops 6 e la prestigiosa skin “New Orders Prestige Level 1000”, saranno disponibili già al lancio di Black Ops 7. A queste si aggiunge la mimetica “Guild Override”, inclusa come bonus per chi effettua il pre-order digitale.
Per molti fan della modalità Zombies si tratta di una piccola vittoria, anche se non mancano voci critiche. Una parte della community chiede infatti che il trasferimento venga esteso a tutte le skin, ad eccezione di quelle più “cartoon”, considerate fuori luogo. Altri sottolineano invece la confusione generata da decisioni contrastanti, parlando di un braccio di ferro interno sul futuro della serie.
Il dibattito si inserisce in un contesto competitivo più ampio. Battlefield 6, ad esempio, ha scelto un approccio diametralmente opposto: niente crossover e un’estetica volutamente “grounded”, come dichiarato dal design director Shashank Uchil, che ha citato ironicamente la skin di Nicki Minaj in Call of Duty come esempio da non seguire.
Resta quindi aperta la questione: Activision dovrebbe consentire il trasferimento completo dei contenuti cosmetici tra i capitoli, oppure la scelta di preservare l’identità visiva di ogni titolo è la strada giusta per il futuro della saga?
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