Home Videogiochi Rubriche Hogwarts Legacy | Tu puoi Gamepassare!

Hogwarts Legacy | Tu puoi Gamepassare!

1

Ci sono giochi che arrivano sul Game Pass in sordina, quasi di nascosto, e altri che invece spostano gli equilibri del catalogo con la stessa naturalezza con cui un Patronus scaccia le creature oscure. Hogwarts Legacy appartiene senza dubbio alla seconda categoria. L’ingresso dell’action RPG ambientato nel mondo magico creato da J.K. Rowling nel servizio in abbonamento di Microsoft non è una semplice aggiunta: è un segnale, un modo per ribadire che l’offerta Xbox e PC può legittimamente mettere sul piatto produzioni di fascia AAA capaci di attirare numeri, attenzione e soprattutto immaginario.

Non si parla di un titolo qualunque. Quando è uscito nel febbraio 2023, Hogwarts Legacy è stato al centro di un dibattito acceso ma, al netto delle discussioni esterne al videogioco, ha convinto pubblico e critica grazie a una formula pensata per soddisfare un desiderio antico: vivere Hogwarts, non da spettatori, ma da protagonisti. Con il suo arrivo su Game Pass, quel sogno diventa improvvisamente più accessibile, non solo ai fan storici di Harry Potter, ma anche a chi era rimasto curioso ma titubante davanti al prezzo pieno o al genere di appartenenza.

Un open world che parla al mago nascosto in ogni giocatore

Ambientato nel XIX secolo, Hogwarts Legacy sceglie la strada più intelligente possibile: collocare la storia in un periodo lontano da quello dei romanzi e dei film, in modo da evitare confronti ingombranti e al tempo stesso lasciare spazio creativo. Il giocatore veste i panni di uno studente al suo quinto anno, dotato di un legame misterioso con una magia antica e pericolosa. La trama principale ha una struttura classica, con il consueto conflitto tra bene e male, organizzazioni oscure, creature fantastiche e alleati dall’identità forte. Nulla di rivoluzionario, ma funzionale a trascinare il giocatore attraverso ambientazioni iconiche: dalla scuola ai villaggi scozzesi, fino alle caverne e agli insediamenti goblin.

Il vero protagonista, inutile girarci attorno, è Hogwarts. L’architettura gotica che cambia corridoio dopo corridoio, le scale che si muovono, le sale comuni delle quattro case – Grifondoro, Serpeverde, Corvonero, Tassorosso – ricreate con cura maniacale. Esplorare la scuola è già un’attività che riempie decine di ore senza che la trama principale avanzi di un passo. Le lezioni fungono da pretesto per imparare nuovi incantesimi, cimentarsi con la cura delle creature magiche o la pozionistica, conoscere compagni che diventeranno snodi narrativi. Avalanche Software, lo studio responsabile, ha lavorato su un equilibrio difficile: dare agli appassionati esattamente quello che chiedevano da anni, senza restare incastrati nel fan service.

Bacchette e missioni in libertà

A livello ludico, Hogwarts Legacy costruisce un sistema di combattimento più dinamico del previsto. Schivare, concatenare magie, rompere le difese nemiche, usare l’ambiente, sfruttare talenti passivi e pozioni definisce un ritmo da action RPG moderno, con un pizzico di spettacolarità. Non siamo ai livelli di un soulslike o di un titolo focalizzato interamente sul combat system, ma la varietà è sufficiente a sostenere per ore duelli, imboscate e missioni facoltative.

Il mondo esterno alla scuola è costruito come un open world per come lo intendiamo oggi: missioni principali e secondarie, attività collaterali, collezionabili, sfide ambientali. Chi cerca libertà troverà pane per i propri denti, ma non si tratta di una mappa sterminata e dispersiva: è vasta, sì, ma segmentata e coerente. Volare su una scopa o sul dorso di una creatura magica riduce drasticamente i tempi di percorrenza e rende l’esplorazione più piacevole.

C’è poi la Stanza delle Necessità, che funge da hub personalizzabile e laboratorio privato. È uno spazio che introduce un elemento gestionale leggero e rilassante, lontano dal ritmo dell’azione. Coltivare piante, allevare bestie, costruire arredi e potenziare oggetti serve a rendere il personaggio più forte e al tempo stesso rafforza la sensazione di “abitare” quel mondo invece di attraversarlo soltanto.

Sul piano tecnico, nonostante il peso di una produzione multipiattaforma e cross-gen, Hogwarts Legacy ha dimostrato una solidità sorprendente. Su PC, soprattutto, il colpo d’occhio è potente: luci soffuse, nebbie, stagioni che cambiano, dettagli architettonici e un uso del sonoro coerente e avvolgente. Il doppiaggio in inglese è di ottimo livello, accompagnato da sottotitoli in italiano e una localizzazione curata. Certo, non tutto è impeccabile: alcune animazioni facciali sono rigide, qualche texture cede in definizione, e le missioni secondarie oscillano tra ispirazione e routine. Ma l’insieme regge, e soprattutto restituisce un mondo coerente e affascinante.

È un titolo che vive tanto di atmosfera quanto di meccaniche. L’elemento nostalgico funziona anche per chi non è cresciuto con i libri o i film, perché la scuola di magia è ormai parte del patrimonio pop contemporaneo, riconoscibile e immediato.

L’importanza dell’arrivo su Game Pass

Dal punto di vista industriale, l’ingresso di Hogwarts Legacy nel Game Pass ha un peso specifico notevole. Per Microsoft, significa aggiungere al catalogo un blockbuster da milioni di copie senza doverlo spingere come esclusiva di piattaforma. È una mossa strategica che parla sia agli abbonati che ai potenziali nuovi utenti, soprattutto su Xbox Series S, dove il rapporto tra accessibilità economica e qualità tecnica è centrale.

Per Avalanche e Warner Bros. Games, il passaggio a Game Pass rappresenta la classica seconda vita commerciale: intercettare giocatori che non hanno acquistato il gioco al lancio, rivitalizzare l’attenzione mediatica e mantenere vivo un brand che, potenzialmente, potrebbe dare vita a sequel o espansioni future.

Per l’utenza, la questione è ancora più semplice: un titolo di questa portata entra all’interno di un abbonamento mensile, riducendo la barriera d’ingresso e permettendo un approccio libero da pressioni. Chi è curioso può provarlo senza vincoli, chi è fan può rigiocarlo su un’altra piattaforma, chi non lo conosce scopre un prodotto che, al netto dei suoi limiti, ha saputo portare alla ribalta un universo narrativo con grandi ambizioni.

Ci si potrebbe chiedere se Hogwarts Legacy reggerebbe allo stesso modo senza la licenza che porta con sé. La risposta, onesta, è che probabilmente no: una parte consistente dell’appeal nasce dal contesto narrativo. Tuttavia, ridurre tutto all’effetto brand sarebbe ingeneroso. L’open world è costruito con consapevolezza, molte missioni secondarie sono curate, alcuni comprimari lasciano il segno (Sebastian Sallow su tutti), e la progressione di incantesimi e talenti offre una crescita soddisfacente.

Il gioco sa essere accogliente con i neofiti e premiante con chi torna a esplorare ogni angolo. La scelta di non vincolare rigidamente il protagonista a un canone narrativo permette libertà nella personalizzazione estetica e morale, senza cadere nell’eccesso di scelte di ruolo ma mantenendo una coerenza narrativa.

Ripetitività e struttura tradizionale

Per completezza, è giusto citare i limiti. La struttura open world non innova nulla e alcune missioni seguono schemi troppo familiari. Le attività collaterali possono diventare ripetitive, e alcune ambientazioni esterne non raggiungono l’ispirazione della scuola stessa. L’IA dei nemici non sempre brilla e le scelte morali restano in superficie. Non è il gioco che ridefinisce il genere, né quello che osa dove altri titoli hanno già spinto più a fondo.

Ma il punto è un altro: Hogwarts Legacy non mira a rivoluzionare, ma a realizzare un desiderio di milioni di fan. E lo fa in modo lucido, coniugando accessibilità, estetica e una buona dose di contenuti. Per molti, basta e avanza.

Perché “tu puoi gamepassare” Hogwarts Legacy

Nel contesto della rubrica, la domanda implicita è: perché vale la pena giocarlo oggi su Game Pass? La risposta si articola in più livelli. Il primo è la qualità generale: pur con difetti, il gioco offre decine di ore di contenuto avvolgente. Il secondo è la sua capacità di parlare a pubblici diversi: fan della saga, appassionati di RPG, curiosi dell’ambientazione fantasy, gamer occasionali in cerca di immersione e spettacolarità. Il terzo riguarda la convenienza economica: l’abbonamento diventa un portale per un’esperienza che, fino a ieri, richiedeva l’acquisto a prezzo pieno.

C’è poi un elemento culturale: Hogwarts Legacy è stato uno dei titoli più chiacchierati degli ultimi anni, nel bene e nel male. Giocarlo oggi significa inserirsi in un discorso più ampio, potendolo finalmente valutare in prima persona, senza mediazioni. Ed è un tipo di esperienza che il Game Pass, più di altre piattaforme, facilita per natura.

Un incantesimo collettivo

Non è un caso se l’arrivo di Hogwarts Legacy è stato accolto con entusiasmo dagli abbonati. Non capita spesso che un titolo così recente, con un tale impatto commerciale, entri in una formula a consumo.

Per ora, resta un fatto: per chi ha un abbonamento Game Pass, Hogwarts Legacy rappresenta una delle esperienze più complete e riconoscibili oggi disponibili nel catalogo. E dimostra che, sì, tu puoi davvero “gamepassare” un sogno che fino a poco tempo fa sembrava riservato allo Specchio delle Brame di Silente.

Scritto da
Silvia SiL Mannu

Nel lontano 1990 entro in una sala giochi e scopro i cabinati arcade. Da quel momento, la passione per i videogames non mi ha mai abbandonata. Oggi sono una PC Gamer legata soprattutto a titoli action, giochi di ruolo, stealth e picchiaduro.

Scrivi un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati

I giochi per Nintendo DS potrebbero arrivare su Switch 2

Se il nuovo brevetto depositato da Nintendo dovesse rivelarsi autentico, potremmo presto...

Dead Space 4: Glen Schofield vede una nuova opportunità dopo la privatizzazione di EA

Il futuro di Dead Space potrebbe tornare a brillare. Con il recente...

Quantic Dream: Star Wars Eclipse prosegue, insieme ad un titolo multigiocatore

Lo sviluppo di Star Wars Eclipse continua a procedere presso Quantic Dream,...

The Crew 2 introduce la modalità ibrida: ora si può giocare anche offline

Durante l’ultimo The Crew Showcase, Ubisoft ha annunciato che The Crew 2...

Chi siamo - Contatti - Collabora - Privacy - Uagna.it © 2011-2025 P.I. 02405950425