Sarà anche questione di gusti, ma i roguelite continuano a conquistare il pubblico. E quando si combina il gioco d’azzardo a tale genere videoludico, forse è ancora più semplice conquistare le menti (e i cuori dei videogiocatori).
Come accadeva circa un anno e mezzo fa con Balatro, ora è il turno di CloverPit: un titolo basato sulle slot machine, con meccaniche roguelite che ampliano e stravolgono le regole del gioco. Ma non è solo questo. In CloverPit, a differenza dell’appena citato titolo, nominato anche ai GOTY del 2024, è presente anche una sorta di storia che spinge il protagonista a dover a tutti i costi vincere. Ma ne parliamo approfonditamente nelle prossime righe.
Versione provata: PC.
Disponibile su PC e GeForce Now a partire dal 26 settembre 2025, CloverPit è stato sviluppato da uno studio indie italiano, Panik Arcade.
Vincere per sopravvivere
Come accennato poco fa, CloverPit introduce un’ambientazione un po’ più elaborata rispetto a titoli di questo genere (ovvero quelli che uniscono il gioco d’azzardo al roguelite). Ci ritroviamo in una stanza composta da elementi macabri e accompagnati da una figura misteriosa, che ci osserva attraverso una telecamera e che ci parla tramite un telefono fisso.
L’obiettivo del giocatore è quello di superare ogni scadenza imposta da questa voce, altrimenti la fine è una sola: si apre una grata al di sotto dei piedi del protagonista e si finisce nel vuoto. Per superare una scadenza, è necessario depositare un numero sempre maggiore di monete all’interno di un ATM posto sul lato della stanza di gioco. La via di uscita c’è, ed è quindi possibile terminare una partita vincendo, ma ne parliamo più avanti.
Oltre a questo, a livello di storia non c’è molto altro, ma è sufficiente per dare un tono diverso a un titolo che, naturalmente, si basa fortemente sulle meccaniche di gameplay. Esploriamole.
Un’altra e basta (seh)
CloverPit, come ogni roguelite di qualità, ha quella simpatica capacità di tenerti attaccato allo schermo per ore e ore, senza che te ne accorga. Il gameplay, in questo caso, si basa sull’ottenere combinazioni di simboli nella slot machine, così da poter acquisire sempre più monete e poter superare le varie scadenze.
A inizio gioco, e a inizio run (almeno in quelle standard) si hanno a disposizione due opzioni per giocare alla slot machine: 7 tiri, che garantiscono 1 ticket, oppure 3 tiri, con 2 ticket annessi. A breve vedremo a cosa servono i ticket. Un numero maggiore di tiri, naturalmente, permette di avere maggiori possibilità di ottenere più monete.
Ogni run (parliamo sempre di quelle standard) è composta da varie scadenze all’interno delle quali avremo 3 round a disposizione in cui giocarci i nostri tiri. Alla fine di ogni round, in base alle monete depositate all’interno dell’ATM, potremo riscattare degli interessi.
Naturalmente non siamo davanti a una semplice slot machine. In CloverPit ci sono diversi modi di manipolare sia la frequenza di ottenimento dei vari simboli, che il punteggio che questi ultimi garantiscono. Ci sono due punti in cui si può principalmente potenziare la propria run: lo shop dei portafortuna e il telefono.
I portafortuna sono acquistabili con i ticket presso lo shop, e permettono di ottenere numerosi potenziamenti, tra i quali la capacità di aumentare il numero di monete ottenute per ogni combinazione, la frequenza di determinati simboli, il numero di tiri possibili e molto altro ancora. I power-up, in CloverPit, sono numerosissimi: parliamo di oltre 150 portafortuna, i quali possono a loro volta contenere uno o più potenziamenti. Naturalmente, si possono creare sinergie in grado di rompere il gioco, come avviene in ogni roguelite che si rispetti. Questa, forse, è la parte più divertente di CloverPit.
Non vi è tuttavia la possibilità di equipaggiare un numero illimitato di portafortuna: si inizia con 7 slot, ma questo numero può aumentare attraverso abilità passive ottenute tramite altri portafortuna o rispondendo al telefono. Del telefono ne parleremo a breve.
Per concludere la parte sui portafortuna, va sottolineato il fattore bonus/malus: ogni portafortuna, in CloverPit, ha la possibilità di avere un bonus annesso (come la possibilità di guadagnare 2 ticket ogni volta che si supera una scadenza), oppure si può avere un malus che aumenta la possibilità di ottenere un 666 alla slot machine.
A partire dal terzo round di ogni scadenza, infatti, è possibile ottenere un 666: questo, nel momento in cui dovesse capitare a schermo, cancellerà tutte le monete ottenute in quel determinato round, fino a quel momento. Inizialmente si cercherà di evitare a tutti i costi il 666, ma con l’avanzare del tempo e con l’acquisizione di determinati portafortuna, questa speciale combinazione può rivelarsi estremamente utile e in grado di portare a sinergie che rompono il gioco.
L’obiettivo del gioco, almeno inizialmente, è quello di ottenere le 4 chiavi per poter aprire i cassetti. A ogni run, la figura misteriosa ci proporrà una scadenza la quale, una volta superata, ci darà accesso alla chiave per sbloccare un nuovo cassetto. Ogni cassetto può essere utilizzato per depositare un portafortuna, il quale potrà essere riequipaggiato successivamente. Questa particolare meccanica torna spesso utile per poter sfruttare determinate sinergie. Per poterne capire la reale utilità, parliamo del telefono.
Il telefono si attiva a partire dal secondo round, a ogni inizio scadenza, e permette di acquisire un’abilità permanente che, a differenza dei portafortuna, non ha un numero massimo di slot. Queste abilità solitamente sono un bonus/malus, nel senso che potenziano un aspetto del gioco per depotenziarne un altro. A volte, invece, sono un bonus generale. Per tornare al discorso di prima, esiste un portafortuna (il megafono), che permette di attivare due volte un’abilità ottenuta tramite il telefono: essendo questo portafortuna utile solo quando si riscatta la ricompensa, ha senso usare il cassetto per lasciare gli slot liberi ad altri portafortuna in grado di potenziare i punteggi alla slot machine.
Oltre ai simboli, ogni pattern offre un moltiplicatore in base alla rarità e alla difficoltà: il jackpot, naturalmente, è quello che offre il numero maggiore di monete. Ma non è sempre così, perché anche in questo caso si possono modificare i vari bonus utilizzando i portafortuna disponibili nello shop o le abilità acquisibili tramite il telefono.
Insomma, come avrete ben capito in CloverPit le meccaniche vanno imparate col tempo e, se alle prime 2/3 run alcuni aspetti potrebbero risultare non chiarissimi, in realtà dopo un’oretta di gioco già si ha una visione completa di tutto ciò che è necessario fare per poter soddisfare le varie scadenze. E il titolo diventa dannatamente divertente.
Si può iniziare ad accusare un po’ di monotonia dopo numerose ore di gioco (verso le 30/40, magari), a causa della mancanza di modalità di gioco alternative. Per fare un paragone, mentre in Balatro erano presenti delle run a tema che ponevano il giocatore di fronte a sfide le quali richiedevano di modificare la propria strategia, in CloverPit è quasi sempre sufficiente sfruttare una delle numerose sinergie (ad es. simbolo x con maggiore frequenza + moltiplicatori simboli e pattern) per riuscire a vincere il gioco. Siamo sicuri che i ragazzi di Panik Arcade stanno già lavorando a questo aspetto del titolo.
Per concludere, una volta ottenute tutte e 4 le chiavi, nel momento in cui si inizia un’altra run, si ottiene l’accesso a una chiave speciale… Ne parliamo tra poco, mentre ci dirigiamo verso il finale di questa recensione.
Lasciatemi uscire!
Con l’avanzare delle run, si sbloccano alcune meccaniche specifiche, come ad esempio le memory cards. Queste sono ottenibili quando, a inizio scadenza, si hanno già tutte le monete necessarie per superare la richiesta. A quel punto si riceverà una proposta da parte della voce misteriosa la quale, in cambio della scadenza intera, ci proporrà un pacchetto di memory cards.
In ogni pacchetto di memory cards sono disponibili 3 carte, le quali sono selezionabili a inizio run e permettono, solo ed esclusivamente per quella run, di modificare le regole di gioco. Un esempio, come visibile nello screenshot in basso, è quello relativo al +2% di interessi alla fine di ogni scadenza, ma con la possibilità di riscattare le monete solo alla fine di ogni scadenza (mentre solitamente è possibile farlo a fine round).
Ma quindi, in CloverPit, si può vincere? La risposta è sì. È possibile uscire dalla stanza, e per farlo è necessario ottenere la chiave scheletrica, disponibile a partire dalla run successiva a quella in cui si sblocca il quarto e ultimo cassetto. Per sbloccare la chiave, in questo caso, non sarà sufficiente accumulare monete e superare le scadenze, ma non voglio farvi spoiler. Una volta ottenuta la chiave, sarà quindi possibile scappare e raggiungere il finale di CloverPit.
Per quanto riguarda l’aspetto tecnico e artistico di CloverPit, gli sviluppatori hanno fatto un ottimo lavoro: su PC il titolo non presenta mai problemi e l’estetica è tanto semplice quanto graziosa. Durante le circa 35 ore di gioco su Steam, non abbiamo mai riscontrato bug o problemi tecnici di alcun tipo.
Insomma, i ragazzi di Panik Arcade, con CloverPit, hanno fatto jackpot. Il titolo ha venduto più di 750.000 copie in appena due settimane dal rilascio e questo non può che farci piacere.
Il gioco è divertente, garantisce numerose ore di divertimento e ci ricorda come una buona idea, estesa nel modo giusto e resa a modo proprio unica, è in grado di conquistare migliaia (che diventeranno milioni) di videogiocatori.
CloverPit è disponibile attualmente su Steam al prezzo di 9,99€, oltre che, a prezzo scontato, in bundle con altri titoli. Buona fortuna! Letteralmente.

Riassunto
Riassunto
CloverPit sembra essere l'erede spirituale di Balatro: un roguelite basato su un gioco d'azzardo, che ne stravolge e amplia le regole in maniera geniale e divertente. Il titolo offre numerose ore di gioco e intrattenimento puro. Dopo aver vinto un po' di volte, tuttavia, si inizia ad accusare un filo di monotonia.
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