In una recente intervista, l’ex dirigente PlayStation Shawn Layden ha criticato la svolta dell’azienda verso i giochi live-service, che non ha ancora dato i suoi frutti.
Per diversi anni, gli studi PlayStation hanno cercato di produrre un solido gioco live-service, ma hanno fallito quasi sempre nel loro intento. L’unico successo è stato il sensazionale Helldivers 2 di Arrowhead Studios, al contrario ad esempio del fallimentare Concord che chiuse i battenti nel 2024 dopo appena un paio di settimane di attività.
In un’intervista con The Ringer, diversi nomi del settore hanno espresso il loro parere per rispondere alla domanda: “Perché Sony non riesce a realizzare più successi multigiocatore?”
Uno di questi nomi era Shawn Layden, un ex dirigente della PlayStation che ha lavorato nell’azienda per poco meno di un decennio e che ha criticato aspramente la politica di Sony verso il mercato dei live service negli ultimi anni, che ha anche causato l’attuale carenza di produzioni first party per PS5: “Per me, un live service non è propriamente un gioco. È un dispositivo di coinvolgimento basato su azioni ripetitive.”
“Per me, un gioco – date le mie origini – significa che ho bisogno di tre cose: una storia, un personaggio e un mondo. Horizon , God of War e Uncharted hanno tutte e tre queste cose”, prosegue Layden. “Se stai realizzando un gioco con servizio live, hai solo bisogno di un’azione ripetitiva che la maggior parte delle persone riesca a comprendere, della capacità di comunicare in quel mondo con altre persone che la pensano come te e del desiderio del giocatore di ripeterla ancora e ancora e ancora.”
Layden ha poi sottolineato che ogni sviluppatore di successo nel settore dei servizi live ha trovato la formula vincente “cinque, sei anni fa”, lasciando intendere che i nuovi progetti non riescano a trovare slancio.
Una cosa che probabilmente anche Sony ha capito, tanto che dopo l’addio di Jim Ryan molti progetti in sviluppo sono stati cancellati. Al momento attuale, gli unici ancora attivi (di cui conosciamo l’esistenza) sono Marathon e Fairgames, ma su entrambi aleggiano fortissime incertezze.
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