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UAGNA AWARDS 2025 | Miglior gioco italiano, co-op/online e direzione artistica

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Benvenuti al quarto appuntamento degli UAGNA Awards, il giro di boa della nostra settimana dedicata al meglio del gaming. Oggi entriamo in un territorio particolarmente affascinante, dove creatività, connessione e orgoglio nazionale si incontrano sullo stesso palco.

Apriamo con la categoria che più di tutte colpisce al primo sguardo: la miglior direzione artistica. Qui celebriamo i mondi che ci hanno incantato, gli stili che ci hanno fatto fermare a osservare l’orizzonte e quelle scelte estetiche che trasformano un gioco in un’esperienza memorabile.

Passeremo poi al miglior gioco co-op/online, il regno delle lobby infinite, delle amicizie nate tra una sconfitta e l’altra e delle inevitabili discussioni su lag, matchmaking e compagni che “giuro, non è colpa mia”. A chiudere, un premio che ci sta sempre particolarmente a cuore: il miglior gioco italiano, dedicato ai team di casa nostra che hanno saputo farsi valere con idee, stile e tanta passione.

Gli altri premi:

Miglior gioco co-op/online | ARC Raiders

A cura di Silvia Mannu

ARC Raiders ci ha davvero conquistati e, dopo aver vinto il nostro Award come Miglior Gioco Action del 2025, porta a casa anche il premio come Miglior Gioco Co-op/Online.

Ci troviamo in un futuro oscuro rimasto frantumato, svuotato, cannibalizzato da misteriose macchine note come ARC. Gigantesche, minacciose, incomprensibili, queste entità meccaniche hanno condannato l’umanità alla fuga nelle profondità sotterranee.  

In questo mondo la tensione costante è la vera protagonista. Il mondo è vivo e imprevedibile. Le macchine sono predatori intelligenti, avversari metallici che rispondono ai rumori, osservano i movimenti e comunicano attraverso sensori e droni.

Ma soprattutto, gli altri giocatori sono una minaccia o, talvolta, un alleato temporaneo. La chat vocale di prossimità aggiunge un ulteriore livello sociale: possiamo negoziare, collaborare… o magari tendere un agguato a qualche malcapitato. Ma attenzione a fidarsi degli sconosciuti: raramente è una buona idea.

L’esperienza in ARC Raiders è all’insegna della libertà tattica. Si può giocare in solitaria, in coppia o in squadre da tre, adattando lo stile a seconda del gruppo. Da soli tocca agire in circospezione, lavorare nell’ombra e aguzzare la vista, perché gli agguati sono sempre dietro l’angolo. In squadra, se c’è affiatamento con i compagni, possiamo raggiungere un livello tale di cooperazione da diventare una perfetta macchina da estrazione.

Il titolo degli Embark riesce a catturare la sensazione di tensione pura e di una vittoria conquistata con difficoltà. ARC Raiders è un titolo che non può mancare nelle librerie di chi cerca azione, coinvolgimento e tattica, e per queste ragioni vince il nostro Award come Miglior Gioco Co-op del 2025.

Ha battuto: Monster Hunter Wilds, Borderlands 4, Little Nightmares 3, Dune: Awakening, Split Fiction, Battlefield 6, Dying Light: The Beast, Elden Ring: Nightreign, Call of Duty: Black Ops 7

Miglior gioco italiano | Simon the Sorcerer Origins

A cura di Silvia Mannu

La realtà videoludica italiana è un fenomeno in costante espansione, e gli studio di sviluppo del Bel Paese si stanno facendo notare sempre più spesso con produzioni di alta qualità. Come da tradizione, per questo motivo abbiamo deciso di dedicare un premio alle opere italiane che si sono distinte nell’arco dell’anno!

E a ricevere l’Award di Miglior Gioco Italiano del 2025 è Simon the Sorcerer Origins, ad opera degli Smallthing Studios.

Questo prequel alle avventure dello stregone teenager vede il giovane Simon finire inconsapevolmente dentro un portale che lo trascina in un universo parallelo fantasy, popolato da maghi e mostri e da tutte le creature che abbiamo imparato a conoscere ne Il Signore degli Anelli o nelle Cronache di Narnia, fino a giungere nella dimora del mago Calypso. L’antagonista, come sempre, è Sordid, il mago con il caro vecchio proposito di dominare l’universo fatato che abbiamo imparato a conoscere sin dal primo capitolo.

Simon the Sorcerer Origins è presentato con uno stile grafico che ci ricorda degli acquerelli dipinti a mano. I disegni sono deliziosi, e l’intento è dichiaratamente di richiamare l’animazione degli anni ’90. Si tratta di un titolo che prima di tutto si vuole rivolgere ai fan della saga della storica avventura grafica, e della quale gli Smallthing Studios hanno colto perfettamente lo spirito: ottimo lavoro, e congratulazioni per il premio.

Ha battuto: Bye Sweet Carole, Cloverpit, The Crazy Hyper-Dungeon Chronicles, Steel Seed, The Lonesome Guild, Nitro Gen Omega

Miglior direzione artistica | Clair Obscur: Expedition 33

A cura di Marco Corazza

L’eredità verso il vincitore dello scorso anno sembra pesante, ma i titoli del 2025 hanno saputo tenere testa alle aspettative. In questo, la cura nel concept, nei dettagli e nel design a tutto tondo, ha permesso a Expedition 33 di assicurarsi il primo posto, molto combattuto, anche in questa categoria.

Le scelte di regia fanno breccia nel cuore dei molti, i momenti clue di scontri contro i boss o di momenti più diluiti vengono ricoperti di cura, sia per l’utilizzo preciso di effetti in slow motion che per l’assegnazione dei dialoghi dei diversi personaggi, tutti capaci di fare la loro parte senza prendersi scene eccessivamente dedicate a loro, ma condividendole col resto del gruppo, ognuno con la propria personalità.

Non solo per la semplice estetica quindi, ma soprattutto grazie all’idea, che il team di sviluppo ha inserito in maniera armonica, di un titolo che si pone quasi come esperienza cinematografica, ancor prima che videoludica. Le luci, le scene e il design dei personaggi gettano le basi per un supporto sempre maggiore alla categoria, rilanciando studi di sviluppo che, come Sandfall, trovano negli anni più spazio e potenziale che mai.

Ha battuto: Hades 2, Hollow Knight: Silksong, Assassin’s Creed: Shadows, Keeper, Splitfiction, Borderlands 4, Donkey Kong Bananza, South of Midnight, Eriksholm: The Stolen Dream, Ghost of Yotei

Scritto da
Andrea Peroni

Entra a contatto con uno strano oggetto chiamato "videogioco" alla tenera età di 5 anni, e da lì in poi la sua mente sarà focalizzata per sempre sul mondo videoludico. Fan sfegatato della serie Kingdom Hearts e della Marvel Comics, che mi divertono fin da bambino. Cacciatore di Trofei DOP.

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