Elio, il nuovo film Pixar, ha aperto con numeri davvero bassissimi al botteghino, e ora è tempo per Hollywood di farsi due domande.
Nonostante un punteggio di Rotten Tomatoes dell’84%, che lo colloca tra il 30% dei film più recensiti ogni anno, Elio ha avuto la peggior apertura di sempre per la Pixar. Allo stesso tempo, è uno specchio perfetto di come stanno andando le cose per il cinema in questi anni, come ha analizzato Anthony D’Alessandro di Deadline.
Doug Creutz, che si occupa del settore media per TD Cowan, fa notare che il divario tra l’animazione originale e i sequel o le produzioni derivate si è ampliato enormemente dall’inizio del Covid. E questo divario probabilmente avrà delle conseguenze: la produzione di film originali rischia di arrestarsi, a favore di sequel di grandi IP, che nel caso di Pixar sono Toy Story, Inside Out e Gli Incredibili.
“Ci aspettiamo che gli studi cinematografici reagiscano a questa chiara tendenza dando il via libera a un minor numero di film d’animazione originali in proprietà intellettuale (non incolpate i dirigenti, incolpate il pubblico)”, ha scritto Creutz. “Il problema, ovviamente, è che senza nuove proprietà di successo, uno studio non può ampliare il proprio portfolio di proprietà intellettuali. Questo potrebbe essere particolarmente problematico per la Disney, che fa affidamento sul suo volano di film d’animazione, parchi e prodotti di consumo per contribuire alla crescita complessiva dell’azienda”.
Dal 2022, ha osservato Creutz, l’incasso medio per i titoli animati originali distribuiti da Disney (Pixar inclusa) e Universal (Illumination inclusa) è stato di 412 milioni di dollari. Si tratta di meno della metà della media di 844 milioni di dollari dei sette sequel animati usciti nello stesso periodo. Nel computo degli originali è stato incluso persino Super Mario Bros: Il film (seppur basato su un franchise enormemente conosciuto), che ha incassato 1,36 miliardi di dollari. Questo fa capire quanto le altre produzioni originali abbiano deluso.
Nei commenti all’analisi di Creutz, alcuni utenti fanno anche notare che, nel caso di Elio, la pubblicità da parte di Disney sia stata notevolmente inferiore rispetto ad altri prodotti animati della compagnia, e anche questo potrebbe aver contribuito ai deludenti numeri del debutto.
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