Con l’arrivo al cinema de I Fantastici 4: Gli Inizi e su Disney+ di Eyes of Wakanda, è arrivato il momento di avviarela Fase 6 del Marvel Cinematic Universe. Finalmente, aggiungiamo, perché ora le cose per il multiverso iniziano a farsi davvero interessanti, e anzi si spera che questi ultimi anni siano stati d’insegnamento ai Marvel Studios per non ripetere alcuni grossolani errori fatti con la saga in corso.
E a proposito, com’è andata la Fase 5? Una domanda che ha solo una risposta, oggettivamente parlando: generalmente, male. Sono stati tanti, forse troppi, i prodotti proposti dalla Marvel, eppure solo una manciata possono definirsi davvero riusciti; per molti altri, si oscilla tra la mediocrità e il mamma-mia-perché-lo-avete-fatto.
Quest’oggi ci divertiamo un po’ insieme a voi: ecco la nostra tier list di tutti i film e le serie tv della Fase 5 del MCU, dal peggiore al migliore. Come sempre, non vediamo l’ora di sapere da voi qual è la vostra classifica personale. Prima di cominciare, specifichiamo che le serie animate Il vostro amichevole Spider-Man di quartiere e X-Men ’97 non sono stati considerati, in quanto non canonici con l’MCU.
15. Secret Invasion
Una serie ignobile, un totale disastro di sceneggiatura e regia che facciamo fatica a comprendere come i Marvel Studios siano riusciti a spendere al bellezza di 212 milioni di dollari per produrre questa roba dal titolo Secret Invasion.
Tra personaggi indecenti ed eventi che si susseguono senza alcuna ragione logica, quello che doveva essere un thriller di spionaggio si è trasformato in un problema narrativo per l’MCU, che (forse) non avrà mai una risposta in futuro. Stiamo ancora aspettando la guerra contro gli Skrull promessa dal presidente degli Stati Uniti. Ah già, il presidente poi è cambiato e gli Skrull non sono mai più stati nominati.
14. What If… ? (St. 3)
Nella nostra recensione abbiamo parlato della terza stagione di What If… ? come una serie, nel suo insieme, dal potenziale interessante ma inespresso. La terza stagione è quella che più accentua questa sensazione: ci sono interi episodi che più che What If sono un What the f**k, e la bellezza dei fumetti non è mai stata espressa.
La terza e ultima stagione, per l’appunto, presenta i soliti problemi che la serie animata si porta dietro sin dalla prima stagione: salvo pochi e interessanti episodi, le storie sono poco interessanti, non coinvolgono, e in alcuni casi sono eccessivamente lontane anche per un concetto come il multiverso.
13. The Marvels
Un film che ha avuto sicuramente molti problemi e difficoltà produttive, su tutti la necessità di rendere Carol Danvers un personaggio amato dal grande pubblico – e invece The Marvels ha peggiorato tutto quanto.
La pellicola ha una durata esigua, gli unici momenti che funzionano sono quando Carol, Kamala e Monica interagiscono tra di loro, sfruttando il loro particolare legame con i bracciali; tutto il resto è il nulla. Il villain? A momenti neanche ricordiamo il nome. La missione? Qual era? Letteralmente, l’unica cosa interessante di The Marvels è nascosta nella scena post-credits, ma siamo quasi sicuri che non vi ricordate neppure di quella.
12. Ironheart
Ironheart ha cercato di lanciare il personaggio di Riri Williams, una novella Tony Stark afroamericana che ama le armature da costruire in garage ma che, al contrario del suo idolo, non si preoccupa più di tanto a entrare a far parte di una banda di criminali per ottenere soldi e andare avanti nel suo sogno di diventare un’eroina. Ok.
È la classica serie tv della Marvel che si porta dietro la classica valanga di problemi: sceneggiatura diluita con episodi che non vanno da nessuna parte, personaggi che appaiono dal nulla e sembrano sapere qualsiasi cosa di manufatti magici, multiversi, dimensioni oscure e altro, villain che diventano villain perché sì, e così via. Ironheart si rilancia un po’ nel finale, grazie all’ottimo cameo di un Sacha Baron Cohen che diventerà col suo Mefisto un supervillain nei progetti futuri del MCU, ma questo non può bastare a salvare la serie.
11. Echo
Sebbene sia partita con premesse assurde (una serie tv spin-off di un’altra serie tv spin-off dei film, basata stavolta su un personaggio secondario, per non dire terziario), Echo era partita anche con premesse intriganti, riportando in scena anche Daredevil, seppure per pochissimo, e un temibile Kingpin. Peccato che tutto si perda poi nel mare dell’anonimato e della mediocrità.
Difficile oggi ricordare effettivamente gli eventi visti in questa brevissima miniserie, la prima (e forse unica) del famoso corso Marvel Spotlight che avrebbe dovuto parlare di prodotti più terreni e quasi del tutto distaccati dai film. Sì, tanto per fare ancora un po’ di confusione in un pubblico che già aveva a che fare con 150 personaggi le cui trame non si intrecciavano più come una volta. Una serie discreta, niente di più, e che anzi ha un confronto finale pietoso.
10. Captain America: Brave New World
Un film di cui si poteva fare a meno, per un semplice motivo: i trailer avevano spoilerato TUTTO. Ogni singola cosa, ogni cameo, ogni plot twist, ogni singolo risvolto di sceneggiatura. È un peccato, perché è vero che Sam Wilson non ha il carisma di Steve Rogers, ma Captain America: Brave New World ha comunque cercato di esporsi in un thriller politico à la Winter Soldier dal quale mancava però tutto l’effetto novità.
Bravo Harrison Ford, abbastanza interessante la storia, poco riuscita invece l’operazione di rivalutazione di Sam come nuovo Cap: Brave New World è una pellicola che ha subito numerosi reshoot e riscritture, e ciò si percepisce parecchio nel corso del film. Dispiace inoltre per come è stato riportato in scena il Capo, che avrebbe potuto dare molto, molto di più. Un film, purtroppo, dimenticabilissimo.
9. Ant-Man and the Wasp: Quantumania

Sopra a Brave New World? Sì, e vi spieghiamo perché. Ant-Man 3 non è certo un bel film: il ritmo è troppo veloce, il Kang di Majors viene sconfitto troppo facilmente (all’epoca doveva essere l’introduzione del più grande villain del multiverso, non so se ricordate), gli effetti visivi sono in certi momenti terribili (purtroppo, le riprese in tempo di COVID si sono fatte sentire parecchio, dovendo girare praticamente tutto in green screen), e il Regno Quantico non è stato rappresentato a dovere.
Tuttavia, Quantumania è un film avventuroso tutto sommato godibile, con una sceneggiatura banalotta ma funzionale a quello che deve raccontare: il primo incontro di Scott Lang e il Conquistatore, introducendo anche alcuni elementi che probabilmente avrebbero poi avuto risalto nei successivi prodotti con Kang. Forse comunque non lo sapremo mai. A posteriori, è un film che ha ricevuto forse troppe critiche, ma è anche vero che la delusione era comprensibile: sembrava tutto tranne che una storia di Ant-Man.
8. What If… ? (St. 2)

Siamo dalle parti delle critiche già mosse per la terza stagione di cui abbiamo parlato prima, ma se non altro la seconda tornata di episodi di What If… ? ha dato maggiore risalto alle storie alternative e, a nostro avviso, è riuscita meglio.
Comunque, la qualità della narrazione, rispetto alla prima stagione, aveva già iniziato a calare. Se ci ricordiamo tutti dell’episodio su Supreme Strange nella prima serie, o l’incursione nel mondo di Marvel Zombies, citare un momento indimenticabile nella seconda stagione di What If… ? è difficilissimo. Dulcis in fundo, non abbiamo molto compreso il debutto di Kahhori, personaggio del tutto inedito anche al mondo dei fumetti: in che modo la sua storia sarebbe un what if di qualcosa che abbiamo visto sul grande e piccolo schermo? L’impressione, che già si percepiva in alcuni episodi della prima stagione, è che gli autori non siano riusciti a centrare il concetto cardine sul quale si fondano proprio i what if.
7. Agatha All Along
Contrariamente alle aspettative, Agatha All Along, serie sequel di WandaVision che andrà poi a comporre il capitolo centrale di una trilogia di prodotti televisivi insieme a Vision Quest nel 2026, è stata una sorpresa niente male. Il personaggio di Kathryn Hahn ha avuto spazio per mostrarsi e rendersi creativa, mettendo in scena un tetro viaggio fatto di oscurità, perdita e sorprese.
Dobbiamo ricordarlo: la partenza dei primi 4 episodi è davvero lentissima, e nella nostra anteprima avevamo sottolineato quanto fosse difficile trovare la forza per proseguire. Inaspettatamente, Agatha All Along si riprende là dove molte serie Marvel si perdono, e cioè nella fase finale.
6. Deadpool & Wolverine
Eh ma c’è troppo fan service. Eh ma è solo Deadpool che dice cavolate. Eh ma io volevo approfondire il multiverso. Ma basta. Ma avete mai letto un fumetto di Deadpool? L’antieroe, il mercenario chiacchierone per eccellenza, fa sempre così: spara ca**ate dalla mattina alla sera, fa quello che vuole, si rivolge al lettore/spettatore, e in alcuni casi fa pure delle stragi inimmaginabili. Queste sono le sceneggiature dei fumetti più famosi di Deadpool.
Ora, non sto dicendo che Deadpool & Wolverine fosse un eccezionale, nè perfetto: la storia è abbastanza banale e ha più di un buco narrativo che non riesce a colmare. Si trasforma in corso d’opera in una celebrazione del fu universo Marvel Fox, ed è inutile trovare mille scuse: è stato piacevole. La variante di Logan di Hugh Jackman, poi, si esibisce in una versione davvero intensa e toccante del mutante con gli artigli, proponendo una prospettiva inedita per il personaggio.
5. I Am Groot (St. 2)
È una semplicissima raccolta di corti per i più piccoli, realizzati con un’ottima CGI. Niente di più, niente di meno. Ma per quello che fa, I Am Groot lo fa molto bene, ed è giusto ricordarlo anche per dare voce a chi ci ha lavorato.
4. Daredevil: Rinascita (St. 1)
Il Diavolo è tornato. Daredevil: Rinascita è una serie che non riesce a reggere il confronto con le prime tre splendide stagioni della serie che all’epoca arrivò su Netflix, ma si tratta di un progetto televisivo che riesce a tenere alta l’attenzione e la tensione per tutto il suo corso, rilanciando finalmente la figura di Matt Murdock e mettendolo di nuovo di fronte, anni dopo, al potentissimo Kingpin ora sindaco di New York.
La serie non solo riabilita Marvel Television dopo anni di pochi alti e moltissimi bassi, ma ricorda anche alla Casa delle Idee che forse è proprio la dimensione cittadina e stradale, quella dei vigilanti, che funziona al meglio. Non a caso, ora che la Marvel ha riorganizzato in toto il suo modo di produrre le serie, Rinascita è l’unica che proseguirà il suo corso, dando origine a storie connesse: il Punitore di Jon Bernthal è già pronto a tornare in uno Special Presentation l’anno prossimo, oltre a comparire in Spider-Man: Brand New Day.
3. Thunderbolts*
Thunderbolts* è stata una sorpresa, una bella sorpresa di questa Fase 5. Una delle poche, purtroppo, ma resta il fatto che la pellicola con Florence Pugh, Lewis Pullman e Sebastian Stan ha saputo costruire una storia tutta da vivere su uno scapestrato gruppo di villain/antieroi, finiti nel calderone dei giochi di potere a loro discapito ma difficili da mettere al tappeto.
Possiamo dire che con Thunderbolts* la Marvel sia riuscita a replicare l’operazione Guardiani della Galassia, ossia prendere un gruppo di personaggi per la maggior parte poco conosciuti e metterli insieme in un film davvero riuscito, con una trama che riesce anche a toccare temi inaspettatamente oscuri e delicati. Operazione riuscita, se però non guardiamo gli incassi. Sfortunatamente, il film di Jake Schreier è andato maluccio al botteghino, sintomo anche di un problema ormai noto: il pubblico si è stancato dei troppi prodotti, e ora segue solo i personaggi davvero di punta.
2. Loki (St. 2)
La seconda stagione di Loki è uno show che presenta una fase centrale un po’ lenta, ma dannazione se è ricca. Bella. Affascinante. Clamorosa, per certi versi. Uno show che ha saputo reinventare nel migliore dei modi un personaggio che sembrava aver già detto tutto quello che poteva e voleva dare al MCU, e che invece viene riportato al centro in modo brillante.
La seconda stagione di Loki, proprio come la prima, non è una serie perfetta in tutti i sensi; ci sono alcuni episodi nei quali l’azione e la narrazione sembrano impantanarsi, e in altri non è semplice seguire il flusso di informazioni tra salti temporali e multiversi sconnessi. Vista nel suo insieme e scendendo nei dettagli, però, si conferma come uno dei migliori show di sempre della Marvel in ambito televisivo, insieme a WandaVision: una serie non solo importante per il futuro, ma anche molto, molto bella.
1. Guardiani della Galassia Vol. 3
Forse era inevitabile che Guardiani della Galassia Vol. 3 finisse in cima a questa classifica, non solo perché è un retaggio del momento d’oro del Marvel Cinematic Universe, ma anche perché a James Gunn è stata data ancora una volta, giustamente, libertà totale per portare a compimento la sua creatura.
Il terzo film della saga si concentra su Rocket, il più tormentato e traumatizzato del team nonostante la sua dura scorza che ha sempre cercato di mettere in evidenza, e da qui nasce un film spettacolare nell’aspetto quanto toccante nell’animo. Anche il villain, l’Alto Evoluzionario, riesce a essere deliziosamente odioso dal primo istante: complimenti a Gunn e ai Guardiani, e che questo sia d’esempio per un possibile futuro cosmico della Marvel.
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