Su WhatsApp, Meta è ormai pronta ad attivare il supporto alle chat di terze parti per gli utenti dell’Unione Europea, adeguandosi alle prescrizioni del Digital Markets Act (DMA). La novità segna un cambiamento radicale per l’app di Zuckemberg, da sempre basata su un ecosistema chiuso: presto sarà possibile comunicare con utenti di altre piattaforme senza che questi utilizzino WhatsApp.
Meta ha annunciato che i primi servizi a supportare ufficialmente l’interoperabilità saranno BirdyChat e Haiket, dopo una lunga fase di test. Non si tratta di piattaforme particolarmente diffuse come Telegram o Signal, ma rappresentano il primo passo verso un panorama della messaggistica meno frammentato.
Il DMA richiede alle piattaforme designate come “gatekeeper” di garantire l’interoperabilità con servizi concorrenti, con l’obiettivo di ridurre le posizioni dominanti e favorire una maggiore concorrenza.
Per WhatsApp, ciò comporta l’apertura a servizi esterni che potranno:
- inviare e ricevere messaggi tramite l’app,
- scambiare contenuti multimediali di base (foto, video, audio, file),
- mantenere lo stesso livello di sicurezza, inclusa la crittografia end-to-end.
Meta ha predisposto un documento tecnico e legale che le app terze dovranno rispettare per accedere alla piattaforma.
La funzione non sarà attiva automaticamente: gli utenti dovranno abilitarla dalle impostazioni. Nel corso delle prossime settimane comparirà una sezione dedicata alle “chat di terze parti”, accompagnata da una notifica informativa.
Una volta attivata, sarà possibile:
- comunicare con utenti di app compatibili come BirdyChat e Haiket,
- scambiare contenuti multimediali,
- creare gruppi misti in una fase successiva.
Meta prevede un rilascio graduale: si partirà dalle chat individuali, mentre gruppi e chiamate arriveranno entro il 2027. L’utente potrà inoltre scegliere se mantenere le chat esterne in una sezione separata o integrarle nella lista principale delle conversazioni.
La funzionalità sarà inizialmente limitata alle app mobile per iOS e Android, senza supporto per desktop o web.
Nella fase iniziale mancheranno alcune funzioni tipiche di WhatsApp, come gli Stati, gli sticker o i messaggi effimeri, con l’obiettivo di garantire prima di tutto un livello di interoperabilità “di base” e sicuro.
BirdyChat e Haiket saranno le prime piattaforme a supportare ufficialmente l’integrazione. BirdyChat era già stata avvistata durante la fase beta, mentre Haiket debutta ora con il lancio ufficiale. Nonostante non siano app di massa, aprono la strada a future integrazioni da parte di player più noti. Ogni nuovo servizio dovrà comunque superare verifiche tecniche e di sicurezza, rallentando inevitabilmente l’adozione su larga scala.
Il tema dell’interoperabilità non riguarda solo WhatsApp. La Commissione Europea ha valutato anche servizi come iMessage, Telegram e altri sistemi di messaggistica. Al momento, però, iMessage non è stato classificato come “gatekeeper” e non è soggetto agli obblighi imposti dal DMA.
Scrivi un commento