Atari ha annunciato di aver siglato un accordo strategico con Ubisoft per l’acquisizione di cinque titoli del catalogo della casa francese.
L’intesa, finalizzata di recente, rientra nel piano di rilancio della storica azienda statunitense, che lo scorso aprile ha riattivato la propria divisione editoriale.
I giochi interessati dall’accordo sono:
Cold Fear (2005)
I Am Alive (2012)
Child of Eden (2011)
Grow Home (2015)
Grow Up (2016)
Si tratta di produzioni che, pur non essendo rimaste a lungo sotto i riflettori, hanno conquistato una nicchia di appassionati e promettono di suscitare una forte ondata di nostalgia tra i fan Ubisoft.
Tra i titoli spicca I Am Alive, survival post-apocalittico sviluppato da Ubisoft Shanghai e Darkworks, noto per il suo travagliato sviluppo durato sette anni e per il particolare approccio morale applicato al gameplay. Pubblicato solo in digitale nel 2012, il gioco è spesso considerato una gemma sottovalutata dagli appassionati.
Soddisfazione è stata espressa dalle due società coinvolte. Deborah Papiernik, vicepresidente New Business di Ubisoft, ha dichiarato:
Milioni di giocatori hanno vissuto queste esperienze negli anni, e questo accordo permetterà loro di riscoprirle, aprendo al tempo stesso le porte a nuove generazioni di utenti.
Sulla stessa linea Wade Rosen, CEO di Atari, che ha sottolineato:
Ubisoft e Atari condividono l’eredità di aver creato mondi capaci di emozionare intere generazioni. Siamo entusiasti di reintrodurre questi titoli e di esplorare nuove opportunità per far evolvere i franchise.
Con questo accordo, Atari consolida la propria strategia di riportare in vita brand dimenticati, puntando su una combinazione di nostalgia e innovazione per riaffermarsi nel mercato videoludico.
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