L’attesa per Call of Duty: Black Ops 7 è quasi finita: la prima open beta del nuovo capitolo della saga shooter firmata Activision prenderà il via il 2 ottobre per chi ha effettuato il preordine, mentre sarà accessibile a tutti dal 5 ottobre.
Come spesso accade nella serie, anche in questo capitolo il fenomeno del cheating rappresenta una delle principali sfide per gli sviluppatori, un problema che ha coinvolto anche Black Ops 6 lo scorso anno. Per contrastare questa tendenza, Activision ha annunciato nuovi e potenziati sistemi anti-cheat in vista del lancio della beta.
Secondo quanto dichiarato dal publisher, i sistemi di rilevamento interni al gioco sono stati notevolmente migliorati grazie all’addestramento di avanzati modelli di machine learning su milioni di ore di gameplay. Parallelamente, l’azienda sta rafforzando anche il fronte legale per contrastare e smantellare la vendita di cheat al di fuori del gioco.
Sul fronte tecnico, le principali contromisure saranno rappresentate dai requisiti di Secure Boot e TPM 2.0 per la versione PC di Black Ops 7, introdotti insieme alla nuova versione del software anti-cheat Ricochet. Queste tecnologie mirano a impedire ai giocatori scorretti di aggirare o manipolare i sistemi di sicurezza.
Activision ha inoltre confermato che i cheater verranno espulsi in tempo reale non appena rilevati, migliorando così l’esperienza di gioco per tutti i partecipanti.
Sebbene queste nuove misure non garantiscano l’eliminazione totale del cheating dalla serie Call of Duty, uno degli obiettivi principali di questa beta sarà proprio testarne l’efficacia in condizioni reali. I risultati raccolti nel periodo di prova saranno fondamentali per perfezionare ulteriormente il sistema in vista del lancio ufficiale.
La fase di open beta si concluderà l’8 ottobre alle 19:00 ora italiana. L’uscita ufficiale di Call of Duty: Black Ops 7 è invece fissata per il 14 novembre su PC, PS4, PS5, Xbox One e Xbox Series X|S.
Scrivi un commento