Techland torna ad aggiornare Dying Light: The Beast con il rilascio dell’update 1.5, un intervento sostanziale che arricchisce il survival horror con nuove meccaniche, nemici inediti e un livello di difficoltà pensato per i giocatori più esperti.
Dopo il corposo aggiornamento 1.4, il titolo compie un ulteriore passo avanti introducendo la Nightmare Experience, nuova modalità che alza sensibilmente l’asticella della sfida. In questo contesto, avversari umani e infetti diventano più forti, aggressivi e reattivi, grazie a un’intelligenza artificiale potenziata e a sensi più sviluppati, capaci di punire con maggiore efficacia ogni errore del giocatore.
A diventare più pericolose sono anche le Dark Zone, che in alcuni casi possono ora ospitare i Volatili persino durante il giorno. La sopravvivenza si fa ancora più complessa a causa della scarsità di risorse, imponendo una gestione attenta dell’equipaggiamento e dei consumabili.
Tra le novità più rilevanti spicca il Volatile Alfa, l’infetto più letale di Castor Woods e una delle creature più intelligenti mai introdotte nella serie. Capace di seguire le tracce olfattive del protagonista, ignorare la luce UV della torcia e inseguire il giocatore lungo l’intera mappa, rappresenta una minaccia costante fino al raggiungimento di una zona sicura.
L’update 1.5 introduce inoltre nuove meccaniche di sopravvivenza, come il sistema della fame, che influisce direttamente su stamina, rigenerazione della salute ed efficacia in combattimento. Più a lungo si resta senza cibo, più severe diventano le penalità. Anche la torcia richiede ora una gestione più attenta, con una batteria che si consuma progressivamente causando sfarfallii e cali di luminosità.
A completare il pacchetto arrivano due nuove mosse finali per armi specifiche, oltre a numerosi interventi di rifinitura, correzioni e modifiche al bilanciamento, comprese quelle dedicate alle modalità di gioco e al New Game+.
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