Da quando è stata acquisita da Sony, Bungie ha dovuto affrontare una serie di sfide significative, recentemente aggravate da numerosi licenziamenti. Questi eventi hanno gettato lo studio in una crisi profonda, analizzata in dettaglio da Jason Schreier, rinomato giornalista di Bloomberg, durante il podcast Skill Up.
Le preoccupazioni maggiori espresse da Schreier riguardano lo stato di sviluppo di Marathon, il prossimo grande progetto di Bungie. Inizialmente previsto per il 2024, il rilascio del gioco è stato posticipato al 2025. Tuttavia, secondo le indiscrezioni raccolte, il progetto sembra essere in seria difficoltà. Fonti anonime all’interno dei PlayStation Studios e di Bungie indicano che lo sviluppo di Marathon è attualmente in una fase caotica, peggiorata dai recenti licenziamenti e dalla ristrutturazione interna.
Schreier sottolinea come il caos sia diventato quasi normale in Bungie, evidenziando un problema fondamentale spesso trascurato in queste situazioni, cioè l’aspetto umano:
Bungie ha perso tra i 500 e i 600 dipendenti, tra licenziamenti e personale transitato in altre divisioni di Sony. Non si tratta ‘solo’ di dipendenti ma di risorse preziosissime che vengono dilapidate, dai tester agli sviluppatori passando per gli autori. Chi rimane, di conseguenza, deve lavorare il doppio o comunque deve svolgere mansioni che prima erano affidate ad altre persone, ed è un discorso che in Bungie coinvolge sia Destiny che Marathon.
Le osservazioni di Schreier non sorprendono, considerando che i progetti attuali di Bungie difficilmente potevano rimanere immuni dai licenziamenti e dai cambi al vertice. L’ultima espansione di Destiny 2 sembrava essere un tentativo disperato per salvare il precedente assetto della compagnia, che Sony ha deciso di smantellare per dare un senso alla propria acquisizione. Ora, la dirigenza di Sony si trova di fronte al compito arduo di raddrizzare uno studio che, nonostante il suo glorioso passato con la serie Halo, sta attraversando una crisi di risultati ormai da anni.
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