Microsoft ha confermato il licenziamento del 3% dei suoi dipendenti a livello globale, in quello che potrebbe rivelarsi il più massiccio taglio del personale dal 2003. Secondo quanto riportato da CNBC, la decisione è parte di una più ampia ristrutturazione aziendale volta a “implementare i cambiamenti organizzativi necessari per posizionare al meglio l’azienda in un mercato dinamico”.
La società guidata da Satya Nadella ha inoltre dichiarato l’intenzione di “ridurre i livelli di management”, nel tentativo di snellire la catena gerarchica e migliorare l’efficienza operativa. I dettagli sui licenziamenti all’interno della divisione gaming non sono stati resi noti, ma si stima che migliaia di dipendenti saranno coinvolti.
L’ultima ondata di licenziamenti in Microsoft risale a gennaio 2025 e ha riguardato principalmente i team di vendite, sicurezza e gaming, con criteri legati alle performance individuali. Al contrario, i tagli attuali non sono legati al rendimento dei singoli, ma si inseriscono in una strategia di ottimizzazione dell’intera struttura aziendale.
Nel frattempo, l’azienda ha annunciato un incremento dei prezzi di listino per le console Xbox Series, gli accessori e i giochi. Tutto questo mentre Microsoft continua a consolidare la propria posizione nel settore videoludico, reduce da una nuova vittoria legale contro la FTC nel contenzioso sull’acquisizione di Activision Blizzard.
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