Secondo un’inchiesta di mobilegamer.biz, Microsoft avrebbe imposto ai dipendenti di King, lo studio noto per Candy Crush, di integrare l’intelligenza artificiale nelle proprie attività quotidiane.
Fonti interne raccontano che l’uso di strumenti AI era stato introdotto già tempo fa come pratica obbligatoria, con un obiettivo fissato al 70-80% di utilizzo giornaliero nel 2024. Per il 2025, la soglia è stata innalzata al 100%, rendendo l’impiego dell’IA parte integrante del lavoro di artisti, designer, sviluppatori e persino manager.
King è stata tra le divisioni più colpite dall’ondata di licenziamenti annunciata da Microsoft lo scorso luglio, con circa 200 esuberi. In quell’occasione, un memo interno spiegava che l’azienda avrebbe “sbloccato” nuovi strumenti di intelligenza artificiale volti ad aumentare la produttività, precisando che parte della forza lavoro sarebbe stata “sostituita dagli stessi strumenti che aveva contribuito a sviluppare e addestrare”. Tra questi figurano soluzioni pensate per la scrittura narrativa, il testing e il level design.
Nonostante le direttive, l’adozione effettiva sembra limitata. Una fonte ha dichiarato a mobilegamer.biz che l’utilizzo resta “molto basso, a parte ChatGPT”, aggiungendo che anche ai vertici dello studio persistono dubbi sull’effettiva utilità dell’IA all’interno dei processi creativi.
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