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Nintendo in controtendenza anche nelle risorse umane: aumentano le assunzioni

Mentre gran parte dell’industria videoludica è scossa da ondate di licenziamenti, Nintendo emerge come un raro esempio di stabilità e attenzione al capitale umano.

Secondo i dati ESG più recenti, il colosso giapponese registra un tasso di turnover del personale estremamente basso, pari all’1,9%, e senza segnalazioni significative di licenziamenti. Un dato che si accompagna a un’impronta concreta sull’inclusività: attualmente l’azienda impiega 78 lavoratori con disabilità.

Nel periodo di rendicontazione 2024-2025, Nintendo contava 5.630 dipendenti a tempo pieno a livello globale, di cui 1.446 in Nintendo of America. In Giappone, il cuore operativo dell’azienda, il personale è composto da 2.270 uomini e 692 donne, con 182 nuove assunzioni nell’ultimo anno fiscale. L’anzianità media dei dipendenti è di 14,4 anni, un dato raro in un settore in cui la precarietà è ormai la norma.

Durante un recente incontro con gli azionisti, il presidente di Nintendo, Shuntaro Furukawa, ha ribadito l’importanza strategica del capitale umano:

Consideriamo le risorse umane il nostro asset gestionale più prezioso. Offriamo programmi di formazione diversificati e puntiamo a creare un ambiente in cui ciascuno possa esprimere al meglio le proprie capacità in un percorso professionale personalizzato.

I direttori Shinya Takahashi e Ko Shiota hanno poi sottolineato il ruolo formativo dello sviluppo della nuova console Switch 2, che avrebbe rappresentato un’importante opportunità di crescita per i giovani sviluppatori:

Il nostro approccio alla formazione passa attraverso il lavoro diretto sui progetti. Lo sviluppo di Switch 2 ha permesso di trasmettere ai nuovi assunti ciò che è realmente rilevante per noi e per i nostri clienti.

Un processo che ha favorito la collaborazione tra i team hardware e software, consolidando una cultura creativa aperta e condivisa.

Promuoviamo un ambiente dove le idee possono circolare liberamente. Il confronto tra team avviene senza barriere, sia che si tratti di hardware che di software.”

Questa filosofia centrata sulle persone ha contribuito a far guadagnare a Nintendo il terzo posto in una classifica di gradimento tra i neolaureati giapponesi, subito dopo Tokyo Disney Resort. Un risultato che spicca, soprattutto in un anno in cui altri grandi player sono finiti sotto i riflettori per licenziamenti e ristrutturazioni interne.

Nel 2025, mentre molti colossi continuano a tagliare personale nonostante il successo commerciale, Nintendo dimostra che un altro modello è possibile. Inclusione, sviluppo interno e fidelizzazione sembrano oggi essere i veri ingredienti del suo successo duraturo.

Scritto da
Lorenzo Bologna

Appassionato di tutto ciò che concerne il mondo videoludico, sono un inguaribile amante dei titoli horror e un accumulatore compulsivo di trofei (meglio se di platino). Avvicinato al medium grazie a mamma Nintendo e papà Crash Bandicoot.

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