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Outcast – A New Beginning | Recensione

Una serie di sfortunati eventi riporta Cutter Slade su terre conosciute, senza memoria e con le aspettative di tutti di salvare il popolo dei Talan, di nuovo.

Outcast – A New Beginning è in uscita il 15 marzo 2024 su PlayStation 5, Xbox Series X/S e PC, riportandoci su Adelpha, un mondo fantastico, a 25 anni dal titolo del 1999 di Infrogrames, un’avventura dinamica che ora viene ripresa con diverse innovazioni in più.

UN MONDO NON LINEARE

In un tempo imprecisato, siamo stati teletrasportati sul pianeta Adelpha: un luogo immerso nella natura e con molti segreti da svelare.

Il nostro riferimento iniziale sarà il destino a cui siamo designati, quello dell’Ulukai, il salvatore. Un’energia misteriosa ci inserisce in un mondo popolato dai Talan, popolazione assediata da squadroni tecnologicamente avanzati che cercano di ottenere risorse dal sottosuolo sottomettendo i nativi di Adelpha. Non è tuttavia la prima volta che Cutter Slade frequenta queste terre, nel primo capitolo di 25 anni fa ci siamo interrotti proprio da dove comincia A New Beginning, introducendoci in un loop che cambia leggermente ogni volta, rinascendo in caso di eliminazione; tutto sembra difficile da capire e col tempo i fatti acquisiranno consistenza.

Ciò che rende speciale la storia è la serie di visioni che perseguitano il protagonista e che ci fanno affezionare al suo background. Si tratta di flash di una vita passata e di una famiglia che lo attende sulla Terra, di cui a malapena riesce a ricordarsi, e da cui è deciso a tornare non appena risolti i problemi su Adelpha, cosa che sembra più complicata del previsto.

Una trama intrigante, anche se non estremamente sviluppata o originale, e che si rende godibile, sta alla base di alcune ore di gioco piene, senza eccessivi tempi vuoti e con una presa sul giocatore vecchio stampo o amante del genere.

QUELLO CHE ADELPHA OFFRE

Ciò che Outcast offre a livello pratico, va a creare sensazioni contrastanti durante la sessione di gioco, divertendo/incuriosendo da un lato e lasciando spazio a dubbi e perplessità che, però, trovano una risposta effettiva dopo poco.

Parliamo quindi del gameplay. Rispetto al titolo del 1999, naturalmente, troviamo diversi aspetti rinnovati, a partire da due distinti alberi delle abilità: uno dedicato al jetpack e uno per il combattimento. Le cose da ottenere il prima possibile nel gioco sono le migliorie del jetpack, le quali modificheranno radicalmente le meccaniche, rendendole maggiormente improntate su spostamenti trasversali, queste si sbloccano con l’helidium blu, che si ottiene completando missioni e aprendo casse nei villaggi Talan.

Le abilità di combattimento (come lo scatto, l’attacco caricato e dall’alto) permettono al giocatore, al costo di Nano-celle che troveremo dai robot, di esprimere le proprie skill alle possibilità migliori. Ci sono poi poteri particolari di cui possiamo usufruire grazie al popolo dei Talan, grazie a questi possiamo, ad esempio, evocare creature, auto-rianimarci e alterare la gravità. C’è poi il Crafting, che ci fornisce vari servizi utili come pozioni e oggetti utili a generare scudi protettivi o a ripristinare vita.

Per quanto riguarda il comparto grafico, possiamo dire che sia stato curato in misura bilanciata con l’esperienza offerta dagli sviluppatori. Al netto di una patch correttiva inoltre, possiamo usufruire di una grafica leggermente migliorata e con poche sbavature, tuttavia si percepiscono piccole lacune sul lato tecnico che vanno ad inficiare sul prodotto finale: tra dialoghi fuori sincronizzazione e hitbox non sempre ben curate, ci sentiamo un pò limitati nel giudicare il gioco sotto questi punti di vista, che comunque ci ha soddisfatti il giusto.

Ambientazione e struttura del mondo di gioco sono davvero ben sviluppate. Veniamo lanciati in un sistema open-world con molte attività e interazioni con i vari NPC, i quali, nonostante una mimica facciale molto basilare, riescono a trasmettere il significato delle proprie parole, e con la vegetazione circostante, che si tratti di piante o di fauna locale, aggressiva o meno che sia.

Ringraziamo THQ per il codice fornitoci per la review.

6.9
Review Overview
Riassunto

Nonostante non vi siano i presupposti per un titolo memorabile, ci troviamo di fronte ad un prodotto di buona qualità e capace di intrattenere gli utenti in modo adeguato. L'offerta proposta segue le orme di giochi passati, andando a riprendere l'aspetto puramente improntato ad un racconto da vivere passo passo.

Pro
Ambientazione artisticamente molto gradevole Trama sempre più attrattiva andando avanti Gran libertà di esplorazione già dall'inizio
Contro
Doppiaggio dei PNG non sempre perfettamente sincronizzato Comparto grafico non dei migliori
  • Concept & Trama7.5
  • Gameplay7
  • Comparto Artistico7
  • Comparto Tecnico6
Scritto da
Marco "Connor" Corazza

Videogiocatore dall'infanzia, dalla fine degli anni '90, fino ad arrivare ai titoli più recenti. Dal PC alla console, una vita basata su questo mondo, appassionato di trame fitte e giochi in team.

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