Pacific Drive recensione
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Pacific Drive | Recensione

Parti per un viaggio tranquillissimo con la tua station wagon: due attrezzi nel portabagagli, una radio funzionante, un navigatore con uno schermo che occupa mezza macchina e ci siamo. Ah sì, l’ambiente intorno a te continua a cambiare a causa di una cosa chiamata “instabilità”, la quale rischia anche di farti esplodere ogni 100 metri.

Però cosa potrà mai andare storto. Boom, recensione di Pacific Drive terminata, alla prossima! (no dai, continua sotto)

Versione provata: PS5.

Pacific Drive, sviluppato da Ironwood Studios, è un survival basato sull’esplorazione in automobile disponibile dal 22 febbraio su PlayStation 5, Steam ed Epic Games.

Questo titolo rappresenta una bella sorpresa in questo inizio 2024, grazie alla sua profondità sia per quanto riguarda le meccaniche di gioco che per la storia raccontata.

Diamo un’occhiata a Pacific Drive, più nel dettaglio ma senza fare spoiler, nel corso di questa recensione.

Benvenuti (mica tanto) nell’Olympic Peninsula!

Pacific Drive si presenta subito facendo provare con mano al giocatore ciò a cui andrà in contro per tutta la durata dell’avventura. Il protagonista, proprietario di una semplice station wagon, si ritrova nell’Olympic Exclusion Zone, una versione re-immaginata del Nord-ovest Pacifico in cui sono stati svolti degli esperimenti andati non propriamente nel verso giusto. In seguito, il governo ha deciso di murare completamente la zona per evitare ulteriori problemi. In questo luogo, il protagonista deve provare a sopravvivere con tutto ciò che trova per strada.

Pacific Drive automobile

Ma non sarai solo, per fortuna! Ad accompagnare il giocatore sin dall’inizio ci saranno dei bizzarri scienziati che, tramite la radio, comunicheranno con il protagonista così da aiutarlo a scoprire di più sulla zona e, magari, riuscire a scappare da essa.

Perché questo non è un ambiente tanto simpatico e accogliente. Anzi, l’instabilità, entità che impareremo a conoscere presto, fa sì che il mondo circostante continui a cambiare e generi costantemente pericoli in grado di minacciare la vita del protagonista e della sua station wagon.

Pacific Drive non è un titolo da prendere troppo alla leggera: gli ostacoli sparsi per la mappa e le profonde meccaniche di gameplay possono rappresentare un problema per i giocatori casual, mentre una fonte di godimento per coloro che cercano un qualche grado di sfida.

Purtroppo, il gioco non è disponibile in lingua italiana, e a causa dell’utilizzo di termini molto specifici può risultare difficile da comprendere per coloro che non conoscono l’inglese in maniera approfondita. Anche perché buona parte della storia viene raccontata tramite le lunghe descrizioni di oggetti ed eventi analizzati nel corso dell’esplorazione.

Pacific Drive esplorazione

Ma torniamo al gioco in sé. Una delle poche zone di pace e tranquillità, che potremmo quasi chiamare “casa”, è il garage. Qui, il giocatore potrà riparare l’auto, sbloccare potenziamenti e prepararsi ai prossimi viaggi in varie parti dell’Olympic Exclusion Zone. La mappa di gioco non è open-world, ma è divisa in zone (rappresentate sulla mappa come giunzioni) raggiungibili tramite un caricamento.

Per poter proseguire verso i luoghi più lontani dal garage, è necessario esplorare una alla volta queste giunzioni, nelle quali è possibile trovare edifici di vario tipo, automobili trasandate e fonti di energia utili per sbloccare i potenziamenti.

Nel corso dell’avventura, i pericoli che metteranno a repentaglio la vita del protagonista sono di diverso tipo: radiazioni, trappole elettriche, manichini esplosivi e molto altro ancora. Buona parte di Pacific Drive la si spende proprio a identificare e conoscere meglio queste forme di pericolo, chiamate “anomalie”. Il titolo diventa realmente impegnativo quando queste anomalie sono vicine tra loro, causando problemi all’automobile (ad esempio rompendo i fari) e rendendo così il viaggio verso la salvezza un’impresa mica da poco.

Pacific Drive anomalie

La parte più divertente di Pacific Drive è proprio questa: oltre all’esplorazione per raccogliere materiali e informazioni, l’adrenalina che si prova quando si tenta di scappare da una tempesta, in grado di mandare in tilt la station wagon e causare continui danni al protagonista, è tanta. E la soddisfazione nel caso in cui si riesca a raggiungere in tempo la via di uscita è altrettanto elevata.

Anche perché se, alla fine di ogni zona, non si riesce a sfuggire dalla tempesta elettromagnetica, per qualche strano evento si ritornerà all’hub (il garage) con la macchina in frantumi e senza la possibilità di recuperare tutti gli oggetti trovati durante l’esplorazione. E considerando che le escursioni possono durare anche più di un’ora, la cosa può diventare frustrante.

Mi sento come Bob aggiustatutto

Naturalmente, una sezione fondamentale di Pacific Drive comprende la riparazione delle varie parti dell’automobile, che potranno essere trovate in giro o costruite sul tavolo da lavoro, presente sia nel garage che nel retro della station wagon. In questo modo, imparerai a conoscere appieno la tua automobile: se all’inizio può sembrare un po’ complicato comprendere da cosa derivi un determinato problema, dopo qualche ora di gioco diventerà quasi automatico il processo di riparazione e sostituzione dei componenti.

Pacific Drive strumenti

Pacific Drive offre un sistema di potenziamento, sia del personaggio ma soprattutto del garage e dell’auto, estremamente profondo. Tramite un apposito macchinario presente nell’hub, si possono sbloccare degli upgrade utilizzando dei componenti e una parte di energia ricavata durante le escursioni. Questi potenziamenti riguardano la creazione di nuovi macchinari, utili a rendere sempre più completo il garage, oppure strumenti migliori e più duraturi per l’automobile, tra cui fari più efficienti, portiere più resistenti, ruote che facilitano l’esplorazione e molto altro ancora.

Anche coloro che ci tengono particolarmente a personalizzare la propria esperienza, aggiungendo adesivi all’automobile e inserendo vari gadget simpatici all’interno di essa, saranno soddisfatti. Tra le altre cose, è possibile riverniciare la station wagon con dei secchi di vernice trovabili durante l’esplorazione.

Naturalmente, si può (anzi si deve) anche fare benzina. Una delle poche cose positive dell’Olympic Exclusion Zone, tuttavia, è che almeno la benzina non si paga. Anche l’elettricità gioca un ruolo importante: se la batteria si scarica durante un’escursione, sarà necessario utilizzare un set di cavetti per ripristinare l’energia. Anche in questo caso, nel garage è possibile ricaricare gratuitamente la batteria dell’automobile.

Pacific Drive mappa

Ma non basta occuparsi dell’auto. Il giocatore ha anche una propria barra della vita la quale, in seguito a colpi presi durante l’esplorazione o a causa delle radiazioni, diminuirà fino ad arrivare a valori critici. È possibile recuperare un po’ di vita consumando degli alimenti, reperibili nei frigoriferi degli edifici sparsi nelle zone, oppure utilizzando dei medikit.

L’esplorazione in automobile è la parte più divertente di Pacific Drive, ma anche andare a caccia di strumenti e oggetti utili nelle case abbandonate e nei vari negozi diffusi nella mappa di gioco, a piedi, risulta soddisfacente. A parte nei momenti in cui la visibilità è ridotta a zero e non si riesce a illuminare efficacemente l’ambiente.

Insomma, Pacific Drive è un survival game che ha da offrire molte ore di esplorazione e divertimento (circa 20 ore per completare la storia) in un setting originale e pieno di meccaniche ben pensate e costruite dagli sviluppatori.

Luci e tuoni  – Comparto artistico e tecnico

Pacific Drive è un titolo estremamente gradevole dal punto di vista artistico: sia il design dei pericoli sparsi per la mappa di gioco che degli strumenti utili al protagonista sono progettati con cura e sono belli da osservare. L’ambiente è fortemente caratteristico e aggiunge una nota di freschezza a un titolo che ha già molti aspetti positivi e unici, che lo differenziano da altri giochi dello stesso genere. In questo senso, anche il comparto audio e la musica, presente tramite radio sia nel garage che nell’automobile, sono estremamente apprezzabili.

Pacific Drive ambiente

L’unica nota dolente, purtroppo spesso riscontrata nel corso della nostra avventura su Pacific Drive (nella versione PS5), riguarda i continui cali di framerate. Su PlayStation 5, il titolo gira con un framerate dinamico: in alcune zone sembra andare tranquillamente a 60 fps, mentre in altri momenti, specialmente quando è presente la pioggia, pare calare anche al di sotto dei 30 fps. Speriamo che in futuro questi problemi possano essere risolti tramite degli aggiornamenti.

Pacific Drive supporta (in maniera estremamente gradita) il feedback aptico del DualSense e i trigger adattivi. In questo tipo di gioco, l’idea di dare importanza anche a questo aspetto assume ancora più valore e rende il titolo ulteriormente piacevole.

Per concludere, il menù delle opzioni di Pacific Drive è ricco e permette di personalizzare al meglio la propria esperienza, anche per quanto riguarda l’accessibilità.

Ringraziamo Cosmocover per la copia review.

Pacific Drive review
8
Review Overview
Riassunto

Pacific Drive è una bellissima sorpresa, piena di segreti da scoprire e con delle meccaniche di gioco profonde che rendono questo un titolo estremamente stimolante e originale.

Pro
Meccaniche di gameplay originali Caratteristiche survival ben pensate Sistema di potenziamento profondo
Contro
Cali di framerate (PS5) Mancanza della lingua italiana
  • Concept & Trama8.5
  • Gameplay9
  • Comparto Artistico8.5
  • Comparto Tecnico6
Scritto da
Gianluca Rossi

Nei momenti in cui i miei pensieri riescono ad avere un senso logico può capitare che io scriva cose.

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