Siamo in un periodo storico che, da qualche tempo, funge fondamentalmente da spartiacque. Se da un lato l’attuale generazione hardware cerca di spiccare il volo grazie a software in grado di sfruttare appieno le componenti tecnologiche sempre più all’avanguardia, dall’altro molti publisher approfittano del progresso per riportare alla luce vecchie pietre miliari, in modo da farle conoscere (o rivivere) al maggior numero possibile di acquirenti.
Tra remake e remaster di ogni tipo, negli ultimi anni si faticano infatti a contare le formule rinnovate di proprietà intellettuali storiche che, pur avendo segnato ai tempi milioni di videogiocatori, talvolta falliscono nell’intento di vivere una nuova primavera. D’altro canto però, alcuni franchise mancano da talmente tanto tempo che, qualsiasi notizia a loro riferita, è fonte di gioia per un’ampia platea di utenti.
Uno di questi risponde senza troppi dubbi al nome di Patapon, ossia l’IP sviluppata in origine da Japan Studio e pubblicata da Sony Computer Entertainment. Uscita per la prima volta nel 2007 in Giappone e nel 2008 nel resto del mondo, la produzione in esclusiva per PlayStation Portable ha goduto di un travolgente successo, il che ha portato la casa nipponica ad ordinarne un secondo capitolo (seguito anche da un terzo), giunto l’anno successivo.
Ebbene, grazie a Bandai Namco i simpatici abitanti tribali sono tornati con un corposo cofanetto, che racchiude le prime due avventure aggiornate appositamente per le piattaforme attuali. Sarà quindi riuscita la nuova operazione nostalgia? Scopriamolo insieme nella nostra recensione!
Versione provata: PlayStation 5 Pro
PATAPATAPATA PON!
Per chi non conoscesse, o non avesse mai avuto occasione di interagire con la serie, questa racconta la storia di una tribù chiamata Patapon, ossia minuscoli guerrieri con forma di occhio, che un tempo vivevano in una terra prospera guidata dal venerato Onnipotente (il giocatore). Purtroppo però, dopo essere stati sconfitti dai nemici Zigoton, i Patapon sono caduti rovinosamente in disgrazia. Il ruolo dell’utente è quindi quello di guidare il popolo nella riconquista del proprio territorio e della Fineterra, un luogo mitico dove si dice esista l’“IT”, un’entità che esaudisce i desideri.
Patapon 2 continua invece direttamente dopo il finale del primo gioco. I simpatici soldati costruiscono una nave per navigare verso il Fin del Mondo, ma vengono attaccati da un mostro marino e naufragano su una nuova isola. Qui incontrano una nuova tribù, i Karmen, e scoprono che il destino dei Patapon è molto più grande di quanto pensassero.
PONPON PATAPON!
Dal punto di vista del gameplay, PATAPON 1+2 REPLAY ripropone in maniera fedele quanto di buono già visto in passato. La base dell’interazione, come detto poco sopra, è rappresentata da un rhytm game condito da una salsa strategica. Durante le varie missioni infatti, si dovranno premere a tempo differenti combinazioni di tasti a seconda dell’azione che si desidera far compiere all’esercito tribale.
Dal classico quadrato quadrato quadrato cerchio (Pata-Pata-Pata-Pon) impiegato per far avanzare le truppe, fino ad arrivare al cerchio cerchio quadrato cerchio (Pon-Pon-Pata-Pon) per ordinare un attacco, gli input da inserire a tempo (evidenziato ai bordi dello schermo tramite flash bianchi) sono differenti, e richiedono naturalmente un primo tempo di ambientamento, soprattutto per i neofiti. Fortunatamente, Bandai Namco ha pensato anche ai principianti in questa nuova versione, introducendo il livello di difficoltà ed altri interventi sulla qualità della vita atti a rendere accessibile a tutti le due esperienze, come ad esempio la possibilità di mostrare sempre a schermo le sequenze dei pulsanti oppure di modificare la velocità del ritmo.
Dopo aver completato una missione (risolvibile in pochi minuti e capace di variare da semplice prosecuzione ad uno scontro con una possente creatura nemica), Patapon trasporta il giocatore all’interno dell’accampamento, dando modo di migliorare e personalizzare le varie truppe, che differiscono a seconda del ruolo e della capacità offensiva e difensiva. Inutile dire che la componente strategica qui riveste un ruolo centrale, in quanto risulta necessario ponderare per bene chi portare sul campo di battaglia (classi con attacchi a distanza, piuttosto che da combattimento ravvicinato, oppure optando per uno stile maggiormente difensivo con scudo e spada).
Nel secondo capitolo tale ambito è ulteriormente approfondito grazie all’introduzione della mappa di evoluzione e degli eroi, ossia Patapon in grado di impersonare qualsiasi specializzazione e con potenti abilità da sfruttare dopo essere entrati in modalità Fever, la quale si attiva dopo aver alimentato il ritmo correttamente per un lasso di tempo.
Musica nuova?
Andando maggiormente nel dettaglio di questa formula aggiornata dei primi due capitoli (è un peccato che il terzo non sia stato contemplato), va innanzitutto precisato che non è stata inclusa alcuna componente multigiocatore (al pari delle precedenti remastered rilasciate anni or sono su PS4). Ciononostante, la rifinitura tecnico/grafica è pregevole, al punto da garantire un’esperienza fluida e senza la benché minima sensazione di input lag.
Qualche piccola incertezza si nota nei filmati di intermezzo, anche se non è tale da pregiudicare la fruizione, vista anche la trama abbastanza basilare del franchise. Fortunatamente quindi, nulla a che spartire con le tanto discusse rimasterizzazioni di qualche anno fa, che furono giustamente criticate per un lavoro alquanto pigro di rinnovamento, che ha invece portato molteplici problemi di interazione e di gameplay.
Infine, come era facile aspettarsi, PATAPON 1+2 REPLAY non include contenuti inediti, se non quelli relativi alla quality of life precedentemente discussi nell’analisi.

Riassunto
Riassunto
PATAPON 1+2 REPLAY è il pacchetto pensato per coloro che vogliono tuffarsi nuovamente nella divertente ed accattivante esperienza originariamente pubblicata su PSP. Le impostazioni aggiunte da Bandai Namco in termini di accessibilità, consentono a chiunque di interagire con il franchise, visto anche il prezzo budget proposto.
Pro
Patapon è sempre originale e divertente Tecnicamente responsivo Diverse impostazioni dedicate all'accessibilitàContro
Nulla di nuovo Manca Patapon 3- Valutazione8
Scrivi un commento