Home Videogiochi Recensioni [Recensione] Control: The Foundation – Ritorno alla Oldest House

[Recensione] Control: The Foundation – Ritorno alla Oldest House

Con The Foundation inizia la stagione dei corposi DLC per Control, che si concluderà poi in estate con il secondo contenuto extra dedicato (in qualche modo) ad Alan Wake. L’action TPS di Remedy Entertainment avrà saputo mantenere, con questo primo DLC, l’esaltante esperienza che ci ha proposto e con la quale ci ha stupiti lo scorso autunno, come vi abbiamo anche raccontato nella nostra recensione?

C’È UN PROBLEMA, LÀ SOTTO

Per prima cosa, dovete sapere che The Foundation inizia là dove Control finisce. Senza incappare in pericolosi spoiler, che potrebbero rovinare la sorpresa a coloro che non hanno ancora terminato il gioco, ci limitiamo a dirvi che per accedere alla nuova main mission del DLC dovrete aver completato la storyline principale di Control, requisito fondamentale e necessario ai fini della contestualizzazione. Jesse Faden, la nostra amata protagonista, viene invitata a visitare le Fondamenta, il luogo più profondo e a quanto pare misterioso della Oldest House. Come se di ulteriori misteri ce ne fosse bisogno, oseremmo dire. Questa particolare area della struttura, però, nasconde un pericolo che potrebbe rivelarsi mortale: l’Emorragia.

L’Agenzia ha infatti scoperto che nelle fondamenta della Oldest House si stanno verificando – altri – fenomeni inspiegabili, tra cui la cosiddetta Emorragia che sta portando il piano astrale a scontrarsi direttamente con il nostro mondo, finendo con il fondere incredibilmente le due dimensioni. Ne consegue che, grazie a questa particolare proprietà già studiata in passato dai membri dell’agenzia ma mai compresa a fondo, Jesse si ritrova a girovagare per luoghi quasi onirici, sezioni di piano astrale fuse a caverne ricolme di polvere ferrosa arrugginita e con cristalli mistici che crescono e si frantumano continuamente.

Questi misteriosi cristalli non sono solo un mero contorno estetico, ma anche una scusa per introdurre due nuove dinamiche di esplorazione delle fondamenta che si riflettono anche brillante sui combattimenti, riuscendo a rinnovare (almeno in parte) l’offerta del pacchetto che altrimenti rischierebbe di essere fin troppo simile al gioco che abbiamo già conosciuto. Integrandosi sulla natura come sempre mutevole e metroidvania di Control, che in verità si ritrova in proporzioni enormemente minori rispetto alla storia principale, il Consiglio ci darà la possibilità di apprendere due nuove abilità diverse tra loro ma allo stesso tempo simili, il potere cioè di costruire e distruggere strutture in pochi istanti.

La nuova meccanica viene brillantemente usata, come abbiamo già specificato, sia durante le fasi di combattimento che durante le fasi platform di esplorazione degli ampi e magnifici ambienti costruiti all’interno delle fondamenta, e questo potrebbe portare a pensare che anche la boss fight finale, contro un personaggio al di sopra di ogni sospetto – zero spoiler, tranquilli – sia altrettanto ispirata. E invece, no. Il combattimento finale della main quest di The Foundation è probabilmente il più sottotono tra tutti quelli affrontati nel corso dell’intero gioco, e lascia un po’ di amaro in bocca, perché in pochi istanti rischia di minare la qualità di un pacchetto altrimenti ottimamente confezionato.

FRAMMENTI SUPERFLUI

Lungo la nostra strada per guarire il Chiodo, una misteriosa struttura alla base della Oldest House, ci imbattiamo in tanti nuovi documenti e nastri registrati che ampliano la lore e regalano qualche ulteriore spunto di riflessione per il futuro, da sempre tra le migliori qualità di Control. Non particolarmente originali ma comunque apprezzati i nuovi nemici Affinati Hiss, che sono capaci di teleportarsi per brevi distanze e di attaccare corpo a corpo con il loro martello sempre a portata di mano. Quasi inutili, infine, i nuovi Frammenti Mutevoli, materiali per la creazione di mod presso i punti di controllo: nell’arco della nostra intera missione per riparare il Chiodo, non abbiamo mai sentito neppure il bisogno di consultare le ulteriori possibili creazioni (si arriva anche a lv. 6 stavolta come qualità delle mod), in quanto nelle nostre mani abbiamo già strumenti a sufficienza per sopravvivere alla Oldest House.

Abbastanza intriganti, invece, le ulteriori missioni secondarie che The Foundation porta con sé, come sempre dedicate a particolari Oggetti Alterati. Una in particolare, completamente differente da tutto quello che abbiamo affrontato finora, è stata una piacevole sorpresa, a riconferma del fatto che l’immaginario di Control può davvero essere fonte di qualsivoglia ispirazione. Per completare la quest principale occorreranno circa dalle 3 alle 4 ore, alle quali se ne aggiungono almeno altre due per missioni secondarie e collezionabili vari.

Una piccola chiosa, inoltre, sullo stato attuale di Control a livello tecnico. Il gioco continua a brillare grazie ai prodigi del Northlight Engine di Remedy, tuttavia ci è dispiaciuto constatare che ancora oggi, a più di 6 mesi dal lancio, il gioco su PS4 Pro presenta ancora notevoli difetti di caricamento una volta che viene chiuso il menù di gioco, con la schermata che resta addirittura bloccata per qualche secondo. Riuscite, perlomeno, alcune delle nuove introduzioni, come il nuovo sistema di consultazione della mappa.

PUNTI DI FORZA

  • Un nuovo viaggio nel sempre splendido mondo sovrannaturale di Control
  • Nuove dinamiche di combattimento ed esplorazioni interessanti
  • Se amate il gioco, vi piacerà…

PUNTI DEBOLI

  • … Altrimenti, non vi farà cambiare idea
  • Boss fight decisamente sottotono

Le Fondamenta – o The Foundation, in lingua originale – è un’ottima aggiunta al mondo di Control, una storia di contenuto extra endgame che amplia quanto basta la lore del sovrannaturale mondo creato da Remedy Entertainment senza però fissare paletti imprescindibili per il futuro di questo straordinario universo narrativo. Le nuove dinamiche di combattimento ed esplorazione, che pongono sempre l’accento sulla natura metroidvania del gioco, sono molto interessanti, ma il DLC finisce col peccare laddove la storyline principale brillava, un continuo susseguirsi cioè di sorprese e di nuovi combattimenti impensabili. Se non avete amato Control, difficilmente The Foundation vi farà cambiare idea. Al contrario, se siete rimasti catturati dall’ultima opera di Remedy, sarete molto felici di tornare in questo mondo seppur per poche ore, da spendere per salvare la Oldest House e per la ricerca di altri misteriosi Oggetti Alterati che stanno facendo guai come al solito. E ora, come da programma, sale l’ansia per il ritorno di Alan Wake

Ringraziamo Halifax Italia per il codice review del Season Pass di Control.

Scritto da
Andrea "Geo" Peroni

Entra a contatto con uno strano oggetto chiamato "videogioco" alla tenera età di 5 anni, e da lì in poi la sua mente sarà focalizzata per sempre sul mondo videoludico. Fan sfegatato della serie Kingdom Hearts e della Marvel Comics, che mi divertono fin da bambino. Cacciatore di Trofei DOP.

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