Spotify ha ufficializzato un nuovo aumento dei prezzi per gli abbonamenti Premium in numerose regioni al di fuori degli Stati Uniti. I rincari, che interesseranno Paesi in Europa, Sud Asia, Medio Oriente, Africa, America Latina e Asia-Pacifico, saranno comunicati direttamente agli utenti via email nel corso delle prossime settimane.
In molti casi, si parla di un incremento di 1 euro al mese, con il piano individuale che in Italia passa da 10,99€ a 11,99€.
Sebbene l’azienda non abbia rilasciato un elenco completo delle nazioni coinvolte, analisi condotte su versioni archiviate dei siti locali confermano che il nuovo listino è già in vigore per i nuovi abbonati in Paesi come Italia, Spagna e Portogallo. Restano invece per ora esclusi da ulteriori aumenti Francia, Belgio, Lussemburgo e Paesi Bassi, che avevano già subito rincari nei mesi scorsi.
L’annuncio arriva a pochi giorni dalla pubblicazione dei risultati finanziari del secondo trimestre. Nonostante una crescita continua degli utenti paganti, i profitti stimati hanno deluso le aspettative degli analisti, causando un tonfo dell’11,5% in Borsa e una perdita di circa 16 miliardi di dollari di capitalizzazione.
Nel corso della conference call sugli utili, il CEO Daniel Ek ha giustificato la strategia dichiarando che l’attenzione dell’azienda è rivolta alla fidelizzazione degli utenti nel lungo termine, piuttosto che a guadagni immediati. Secondo quanto riportato dal Financial Times, gli aumenti erano comunque già pianificati per l’estate 2025.
Restano esclusi dagli aumenti, almeno per il momento, gli utenti statunitensi. Dopo aver mantenuto i prezzi invariati per oltre un decennio, Spotify aveva introdotto i primi rincari sul mercato USA tra il 2023 e il 2024. Questo nuovo giro di aumenti, quindi, si inserisce in una strategia più ampia per rafforzare la sostenibilità economica della piattaforma a livello globale.
Parallelamente ai cambiamenti tariffari, Spotify continua a lavorare sul fronte dell’esperienza utente. Tra le novità in arrivo, la possibilità di disattivare il pulsante “Crea” e l’implementazione di una nuova modalità audio ad alta qualità, già individuata all’interno del codice dell’app.
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