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Guida Galattica per fare un evento al limite dell’inutilità | In verità vi dico…

ATTENZIONE: Quello che leggerete è ovviamente un articolo con intenti scherzosi, ma che vuole anche far riflettere su quello che è stato uno degli appuntamenti più attesi di un anno tra i più folli di sempre, e che si è rivelato essere uno dei peggiori eventi degli ultimi anni per tempistiche e organizzazione. Speriamo naturalmente di strapparvi un sorriso, ma anche di raccontarvi il nostro stato d’animo dopo una dura notte di lavoro.

Caro Geoff Keighley,

Ti scrivo, così mi distraggo un po’. Sono le ore 03:50, e da pochi minuti è appena terminata la tua sfavillante cerimonia dei The Game Awards 2020. Ha vinto Half Life: Alyx per la realtà virtuale, ha vinto Microsoft Flight Simulator, ha dominato The Last of Us: Parte II come era anche giusto che fosse. E fin qui, concorderai con me, siamo tutti contenti.

Il problema nasce semmai quando mi ritrovo adesso, alle ore 03:51, a fare un recap velocissimo e rapidissimo – perdonami, ma ho dovuto seguire anche il Disney Investor Day 2020 che mi ha provocato più di uno scompenso cardiaco per l’emozione (momento spam: qui trovate tutti gli annunci) – del tuo ultimo evento. Ti ricordo che tu già partivi male: l’ultima volta che ti abbiamo visto in azione, hai cercato di farci capire le novità del DualSense, in uno dei video più imbarazzanti della storia di YouTube. Insomma, eri chiamato a risollevare la baracca, e la tua manifestazione poteva essere l’occasione giusta.

E le premesse c’erano tutte. Avevi una serie di titoli immensi pronti a concorrere per le varie categorie, da DOOM Eternal a Hades, da The Last of Us 2 ad Assassin’s Creed: Valhalla, passando per Final Fantasy VII Remake, Star Wars Jedi: Fallen Order, e bla bla bla. Avevi i presentatori: negli ultimi giorni ci hai frantumato le sacche scrotali col fatto che sul palco sarebbero intervenute star mondiali come Christopher Nolan, Brie Larson, Gal Gadot e SOPRATTUTTO Tom Holland, che, è inutile che te lo dica, interpreterà Nathan Drake al cinema. Nathan Drake sul grande schermo, il fo**uto protagonista di Uncharted in un film tutto dedicato a lui. E poi, da non sottovalutare, avevi alcuni pezzi da novanta da mostrare per la prima volta come tu stesso hai annunciato giorni fa, su tutti Dragon Age 4 di BioWare che è scomparso.

The Game Awards 2020 – La lista completa con tutti i vincitori

Come dite? Niente trailer di Uncharted? No, niente. Non era stato detto, vero, ma se tu, Geoff, alla serata dei Game Awards, porti Tom Holland, e nell’annunciarlo mostri l’attore nei panni di Nathan Drake, permetterai che mi possa sentire risentito per quello che non ho visto. E Dragon Age 4? Solo un altro enigmatico trailer, accompagnato in chiusura da un teaser trailer del nuovo Mass Effect che potrebbe essere tranquillamente accompagnato dalla didascalia “Ehi, ci stiamo lavorando! Non c’è niente da capire, ma arriverà quando avremo finito gli altri nostri 613 progetti in corso!”.

Il fatto è, caro Geoff, che mi sento preso in giro. Forse mi sarò illuso, forse avrò aumentato a dismisura le mie aspettative su un evento che, nel 2019, aveva sganciato Xbox Series X e i primi giochi per PS5. Ma da qui, dal dire di essere stato ingannato dai rumor, a quello che effettivamente abbiamo visto… BEH, capirai per quale motivo in questo momento, mentre scrivo questa lettera, ho le cosiddette palle girate.

Ma come, fai un evento che inizia alle 00:30 di una giornata lavorativa – eh sì Geoff, in Italia si lavora anche il venerdì – e termina più di 3 ore dopo, con una valanga di premi consegnati senza troppe cerimonie nel pre-show, e poi realizzi un evento tra i più pesanti in assoluto mai realizzati dall’uomo? E te lo dice uno che ha assistito ad alcuni corsi universitari che neppure un morto sarebbe riuscito a seguire senza annoiarsi.

Ben venga l’annuncio della data di uscita di Returnal, ben venga il trailer di Perfect Dark – che comunque non fa capire una benemerita mazza di niente, eppure esistono aziende che se mostrassero trailer così verrebbero lapidate seduta stante, però facciamocelo andare bene altrimenti non salviamo davvero nulla della serata – ma permettimi di dire che tutto il resto dell’evento è riassumibile nella colorita espressione “CHE DUE PALLE”.

Qualcosina di interessante si è visto, te lo posso concedere. Il nuovo progetto del creatore di Dead Space, The Callisto Protocol, potrebbe essere una bella sorpresa, mentre sono rimasto abbastanza inorridito da Vin Diesel protagonista di Ark II. Oddio, sarà sicuramente interessante, Ark ha sempre avuto un certo fascino, ma le animazioni prese da Metal Gear Solid di PS1 non hanno fatto un grande effetto a noi che abbiamo visto il trailer. Humankind è ancora una volta un gioco da tenere sott’occhio, così come Back 4 Blood, dai creatori di Left 4 Dead. Ma di tutto il resto, davvero, c’è poco di cui essere felici. Il problema è che tanti dei giochi presentati, alcuni dei quali magari interessanti, sono passati totalmente in sordina a causa di un evento dai tempi completamente sbagliati, diluito, inutilmente prolisso, pesante da seguire, privo di una qualsivoglia sorpresa. Forse è proprio questo il problema: non c’è stata alcuna sorpresa. Zero. È stata la ricetta perfetta per far addormentare anche il più tenace degli insonni.

Prometto di riguardare tutto ciò che è stato annunciato nei prossimi giorni, a mente fredda. Però non puoi negare, caro Geoff, che oggi hai fatto un clamoroso buco nell’acqua. Non ho visto una singola persona soddisfatta di questo evento, neanche una. C’è chi aveva aspettative basse, e non ha subìto più di tanto il contraccolpo psicologico. C’è chi invece sperava in qualche sorpresa, ed è rimasto a bocca asciutta. E poi c’è chi, come il pirla che ti sta scrivendo in questo momento e che si ritrova avvolto in una fatiscente copertona in pail perché la stanza sta raggiungendo una preoccupante temperatura prossima allo zero, si è dovuto sorbire tutto l’evento per poterne parlare.

E la morale di tutto questo, qual è? La morale è che avrei fatto meglio ad andarmene a letto, col senno di poi. E il prossimo anno credo che finirò per farlo davvero.

PS: E sai qual è la cosa che mi da ancor più fastidio? È che sto ultimando la lettera elle 04:23, il che significa che per colpa tua ho sprecato un’altra buona mezz’ora del mio tempo. Che tu sia dannato.

Scritto da
Andrea "Geo" Peroni

Entra a contatto con uno strano oggetto chiamato "videogioco" alla tenera età di 5 anni, e da lì in poi la sua mente sarà focalizzata per sempre sul mondo videoludico. Fan sfegatato della serie Kingdom Hearts e della Marvel Comics, che mi divertono fin da bambino. Cacciatore di Trofei DOP.

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