Che sia finalmente giunto il momento per un bel videogioco di TRON, considerando che parliamo di un franchise letteralmente ambientato all’interno di un computer e con possibilità infinite? Forse bello è esagerato, ma sicuramente TRON: Catalyst è interessante.
TRON è uno dei franchise Disney più sfigati di sempre. L’originale film, con Jeff Bridges nei panni di Kevin Flynn e Bruce Boxleitner in quelli del programma Tron, fu un fiasco al cinema negli anni ’80, diventando però col tempo un cult. Nel 2010, la Disney tenta un rilancio totale: nel giro di poco tempo arrivano TRON: Legacy al cinema (un discreto successo commerciale), la serie animata TRON: Uprising che dalle nostre parti è ancora introvabile, e il videogioco TRON: Evolution – pessimo.
Negli ultimi tempi, ecco un nuovo tentativo di rilancio. Non c’è solo TRON: Ares in arrivo a ottobre, con Jared Leto e il sempre attivo Bridges, ma lo scorso anno c’è stato il videogioco TRON: Identity. Un altro fiasco, a dire il vero, essendo una visual novel brevissima, poco interessante e anche noiosa nelle interazioni. Se non altro, è stato l’antipasto per qualcosa di molto più coinvolgente, TRON: Catalyst, ancora una volta di Bithell Games. Comunque limitato, Catalyst è capace di offrire una nuova interpretazione della Rete, rinvigorendo almeno in parte l’animo dei fan della saga computerizzata. Ve ne parliamo un po’, nella nostra recensione.
Versione provata: PS5
La Rete, una frontiera digitale… e pericolosa
Ambientato qualche tempo dopo Identity, Catalyst segue Exo, un Programma Corriere capace, per colpa di un glitch, di sperimentare poteri temporali ed entrare in loop attivi. Inseguita dal perfido Conn, guardia del Core, Exo deve usare le sue abilità legate alla manipolazioen del tempo per creare una resistenza contro Core, mentre cerca anche di prevenire l’arrivo di uno sconvolgente evento che potrebbe decretare la fine del Sistema Arq nel quale si trova.
Per chi non lo sapesse, Arq è il luogo dove si svolge quella che ormai potremmo definire una serie, in quanto fece da sfondo anche al debolissimo Identity nel 2024. Questa particolare Rete, che non ha nulla a che vedere con quelle viste nei due film del franchise, anche se mantiene una linea artistica coerente con Legacy, con design futuristici e led blu e arancioni che sono sempre belli da vedere. In Catalyst, comunque, Arq viene espanso. Ora è possibile esplorare liberamente varie mappe sandbox, dalla città Vertical Slice alle devastate Outlands, e ovviamente lungo il cammino sarà necessario dare fondo alle proprie capacità per completare le missioni per i tuoi potenziali alleati.
Proprio l’ambientazione di Arq rappresenta il vero punto forte di Catalyst. Questa particolare Rete è un mondo affascinante, che rende omaggio all’estetica e amplia la mitologia della saga fantascientifica. Le mappe non sono grandissime, ma sono tutte uniche e presentano ostacoli particolari, con livelli di interazione che cambiano a seconda del luogo in cui ci troviamo. Sotto questo punto di vista, Bithell ha fatto un buon lavoro, portando il mondo di gioco su un livello qualitativo molto interessante.
Ciò è incoraggiante alla luce della conclusione degli eventi (il gioco si può completare in circa 8-10 ore), che rimandano chiaramente a un terzo capitolo. Sarà già in sviluppo? Speriamo di sì, perché comunque Catalyst, a differenza di Identity, ha dato prova di un certo potenziale – un potenziale a dire il vero non particolarmente espresso a livello narrativo, apparendo più come le fondamenta di qualcosa che scopriremo più avanti.
Rinzler? Solo un ricordo
Ma cos’è TRON: Catalyst, a livello di gameplay? La definizione di action RPG è abbastanza appropriata: la componente del combattimento attivo, con visuale isometrica, è la più fondamentale, ma esistono anche alcuni elementi ruolistici potenzialmente importanti da tenere in considerazione. Pad alla mano, si ha quasi la sensazione, grazie anche agli attacchi con l’immancabile Disco dei programmi, di avere a che fare con un titolo simile ad Hades – solo come impostazione, a livello qualitativo i due sono distanti anni luce.
Nonostante le mappe aperte e i poteri di manipolazione del tempo con cui giocare, comunque, manca profondità a Catalyst. Sebbene il personaggio possa tornare indietro e riavviare gli eventi di un’area quasi in qualsiasi momento, i poteri di Exo non consentono alcuna sperimentazione: attivare il loop è possibile solo ed esclusivamente nel momento in cui il gioco lo decide, e in tutto il resto dell’esplorazione non c’è nulla che implichi un’interazione con questa tipologia di poteri.
Non sperate poi che i combattimenti possano raggiungere le spettacolari Disc Wars di Legacy, quando Rinzler fece capire a Sam Flynn che questo non era semplicemente un gioco. Combattere, in Catalyst, è tutt’altro che esaltante.
I nemici spesso rimangono bloccati nello scenario o semplicemente smettono di reagire, e quelli che non hanno problemi hanno una resistenza pazzesca ai colpi essendo dotati di barre HP belle ricolme. Gli attacchi, in genere, non hanno alcun impatto: i nemici continuano a muoversi finché non muoiono, e neppure l’essere colpiti provoca in loro un qualche tipo di cambiamento.
Sì, con lo sblocco di abilità extra qualcosa si smuove. È possibile ad esempio sbloccare un potenziamento che trasforma le parate, col giusto tempismo, in uccisioni istantanee. Nulla di nuovo, comunque, e anzi per certi versi risulta quasi noioso: una volta sbloccato, la maggior parte dei combattimenti si conclude in pochi secondi e non c’è bisogno di preoccuparsi di schivate o particolari strategie, neppure contro i boss.

Review Overview
Riassunto
Un voto d'incoraggiamento, più che di reale sostanza. TRON: Catalyst non è un videogioco pessimo, si lascia giocare e si lascia soprattutto esplorare, con un mondo molto più interessante del combattimento. Abbiamo un po' di curiosità per il terzo (?) capitolo di questa serie, ma speriamo che venga fuori qualcosa di più ambizioso. Forse abbiamo speranze troppo alte per questo franchise?
Pro
Arq è bello da esplorare Design fedele al franchiseContro
Il combattimento è noiosissimo Ma gli autori si sono accorti di non aver finito la storia?- Giudizio complessivo7
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