Diciamocelo: forse in questo caso Nintendo non ha fatto una grande mossa.
La Biblioteca Nazionale della Dieta Giapponese è una delle più grandi biblioteche al mondo e, a partire dal 2000, ha iniziato a ottenere CD e cartucce di videogiochi a scopo di conservazione.
Tuttavia, secondo un articolo di Famitsu, la biblioteca non considera le Game-Key Card di Switch 2 come supporti fisici “veri e propri” e pertanto non le accetterà nel suo catalogo di 9.600 titoli di gioco.
Non dovrebbe sorprendere, se si considera cosa sono le Game-Key Card. Come ampiamente discusso sin dalla presentazione di Switch 2 ad aprile, le Game-Key Card non contengono alcun dato oltre alla licenza per scaricare un titolo dall’eShop, e ciò ha generato, e continua a generare, parecchie discussioni da parte dei giocatori in tutto il mondo.
Ciò non solo comporta potenziali problemi di archiviazione e rende quasi obbligatorio l’acquisto di schede SD Express, ma rappresenta anche un rischio enorme per gli sforzi di conservazione qualora l’eShop dovesse mai sospendere la sua funzionalità.
La Biblioteca, per l’appunto, spiega quanto segue:
Dato che una tessera magnetica, di per sé, non costituisce un contenuto, non rientra nel nostro ambito di raccolta e conservazione.
Forse anche questo segnale sta mandando un altro campanello d’allarme a Nintendo, che in un recente sondaggio sta valutando l’interesse del pubblico per le Game-Key Card. Per il momento, tuttavia, non ci sono altre opzioni.
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