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Pac-Man World 2 Re-Pac | Recensione

Nel sempre floridissimo panorama delle remastered, riedizioni, remake, porting e così via, anche Pac-Man World alcuni anni fa è stato protagonista di un inaspettato ritorno sulle scene, lasciando piacevoli sensazioni. Il simpaticissimo platform, che portava la pallina gialla più famosa della storia dei videogiochi nella terza dimensione, venne rimesso a lucido per l’occasione, dando in pasto agli amanti delle piattaforme un’avventura da riscoprire – o scoprire per la prima volta, ecco.

Siamo rimasti comunque sorpresi quando, solo qualche settimana fa, Bandai Namco ha annunciato il remake del secondo capitolo, Pac-Man World 2, lanciato originariamente nell’ormai lontanissimo 2002 su PS2, Nintendo GameCube e Xbox. Una riedizione che, proprio come il primo Re-Pac di qualche anno fa, ha come scopo sia quello di preservare la storia della pallina mangia-fantasmi, sia quello di farlo conoscere ad altri giocatori, magari in vista di un vero e proprio ritorno di un Pac-Man World 4 che i fan chiedono ormai da vent’anni. Ma non divaghiamo: tuffiamoci ancora una volta a Pac-Land e vediamo com’è andato questo ritorno.

Versione provata: PlayStation 5

Povera Pac-Land!

La storia non è particolarmente profonda, ma serve bene allo scopo di un platform: i fantasmi, abituali nemici di Pac-Man, rubano i Frutti d’Oro prima custoditi sull’albero al centro del villaggio dei Pac. Con il furto, liberano un malvagio essere chiamato Spooky, che minaccia la pace in Pac-Land. Pac-Man deve quindi attraversare vari mondi, sconfiggere boss, recuperare tutti i frutti d’oro e fermare Spooky.

La premessa, come dicevamo, non era originale neppure nel 2002, ma sicuramente funzionale alle necessità: l’eroe giallo ha una motivazione semplice, la minaccia è adeguata e permette di giustificare i vari stage, le ambientazioni e i boss. Nessuna rivoluzione narrativa, ma per un platform focalizzato sul gameplay è più che sufficiente, e inoltre i frutti vengono anche usati per dare una sorta di nuova forma ai boss – gli scontri si dividono infatti in due fasi, con i nemici che dapprima proteggono il frutto e successivamente ne sfruttano il potere per diventare più forti.

Anche nella sostanza, Pac-Man World 2 era a dir poco classico. Dal villaggio centrale, nel quale possiamo anche personalizzare alcune strutture aggiungendo ad esempio le statue che recuperiamo nel corso del gioco (sono anche presenti i giochi arcade di Pac-Man, se vi interessa rigiocare i classici 2D), è possibile poi dirigersi verso i vari mondi, ognuno dei quali è caratterizzato da un preciso ambiente: la natura tranquilla, le nevi perenni, un vulcano in continua eruzione, e così via. Alla fine dei tre livelli di ogni area, poi, c’è il classico scontro con il boss.

Pac-Man dispone anche di varie mosse, molte delle quali tornano dal primo capitolo: ha i suoi pugni a disposizione, può rimbalzare per saltare più in alto o schiacciare i nemici (ma anche attivare pulsanti, che abbondano nei vari livelli), ma può anche fare uno scatto per, ad esempio, superare un burrone con un lungo balzo. Non mancavano anche power-up speciali come Pac-Man Metallo, una sorta di emulo dal cappello di Mario su Nintendo 64, e il funzionamento è il medesimo: immune ai colpi, consente di spostarsi sul fondo del mare, e così via.

Insomma, se ancora non si è capito: Pac-Man World 2 era il più classico dei classici platform 3D (con un’inflessione alla Crash Bandicoot, portando livelli con un inizio e una fine e anche qualche omaggio, come gli inseguimenti della valanga di neve sulle fredde montagne), senza inventare nulla ma proponendo comunque qualcosa di simpatico.

Un remake a regola

Il lavoro di restauro svolto, invece, è davvero da premiare, anche se non è riuscito pienamente a eliminare alcuni difetti del gioco originale. Se sul fronte dei livelli persiste infatti una certa monotonia in certi ambienti e situazioni, che si fanno sentire ripetitive anche a causa della durate esigua del tutto, il rinnovatissimo comparto grafico fa risplendere alla perfezione il personaggio e il suo mondo. Riprendendo la direzione artistica del primo Re-Pac, tutti i modelli dei personaggi sono stati ricostruiti e proposti in alta definizione, esattamente come gli ambienti.

Esplorare Pac-Man World 2 è bello: i livelli sono coloratissimi e arricchiti da luci ed effetti luminosi, e la nuova direzione artistica si è preoccupata di dare al tutto un tono molto più cartoon e fantasioso. Il villaggio di Pac-Man, ad esempio, è stato contornato di dettagli, rendendolo anche molto più simpatico da vedere. I Prati paradisiaci, con le loro colline sconfinate, risplendono grazie alle tonalità pastello che li contraddistinguono. Il vulcano, che fa da sfondo a un’intera sezione di livelli, è incandescente nell’aspetto e nei colori, anche se il fatto di concentrare i livelli monotematici tutti di fila non fa certamente bene al concetto di varietà del gioco. Le sezioni sulle montagne innevate, per quanto siano state abbellite, non sono cambiate più di tanto: la neve è neve, il ghiaccio è sempre ghiaccio.

Da sottolineare però che è stato svolto un gran lavoro per quanto riguarda la fluidità delle azioni di Pac-Man (anche il level design di alcune zone è stato completamente rivisto, cambiandolo per limare i problemi), ma anche sulle boss fight: alcune di queste sono state totalmente stravolte, confezionando un gioco che alza il tasso di sfida in prossimità della fine dei livelli. Anche troppo, a dire il vero: alcuni nemici ci hanno fatto sudare, specie se paragonati ai livelli sempre molto semplici e rilassanti che li precedono. Comunque, l’aver lavorato per rinnovare gli scontri è sicuramente un punto a favore.

Ci sono comunque alcuni difetti che sono rimasti dalla release originale. La telecamera, ad esempio, presenta movimenti aggiornati e sistemati (era uno dei grandi problemi del World 2 del 2002), ma in alcune sezioni non aiuta a comprendere ad esempio la profondità di campo e degli elementi a schermo, costringendo talvolta a ripetere sezioni solo per questo. Le hitbox non sempre perfette, poi, non aiutano: in più occasioni è capitato di dover ripetere livelli come quelli del vulcano nelle prove a tempo, solo perché i getti di lava bollente presentano aree di influenza difficili da capire se non continuando a ruotare la telecamera – e in una prova a tempo, questo significa perdere tempo.

La ricetta originale, insomma, è rimasta del tutto invariata. Il doppiaggio rinnovato aggiunge profondità, c’è anche una nuova abilità rimbalzante “caricata” che stordisce più nemici intorno a Pac-Man, e arriva inoltre una modalità a due giocatori inedita: un secondo giocatore può guidare un drone robot, il Pac-Drone, assistendo la pallina gialla in un modo molto simile a quello di Luma in Super Mario Galaxy. Pac-Drone si libra intorno a Pac-Man, potendo sparare Pac-Dots usando un cursore sullo schermo e raccogliere qualsiasi oggetto sparso nel livello.

Oltre al gioco principale, Pac-Man World 2 Re-Pac include anche un DLC extra aggiuntivo (incluso con la Deluxe Edition) con tre nuovi livelli basati su Sonic the Hedgehog e un nuovissimo combattimento con il boss, che vedrà anche la partecipazione di Sonic come ospite.

A livello di contenuti e lavoro svolto per sistemare il tutto al meglio, bisogna dare atto a Bandai Namco di essersi impegnata al meglio. Pac-Man World 2 risplende in un modo molto interessante, senza andare a combattere contro pezzi da novanta (i due Mario Galaxy che torneranno tra pochi giorni, tanto per chiarirci, sono qualitativamente lontani anni luce dall’avventura del mangia-fantasmi), ma ritagliandosi il suo giusto posto. Tanto di cappello al team, e ora ci aspettiamo lo stesso impegno anche per il terzo capitolo.

8
Review Overview
Riassunto

Pac-Man World 2 Re-Pac è una bella operazione. Il gioco in sé non è un capolavoro imprescindibile della storia del platform, ma diverte quanto basta per consigliarne l'acquisto, specie se non lo avete mai giocato. Il remake, per l'appunto, riesce a dare una bella lucidata a tutto quanto - anche se qualcosa fa ancora storcere il naso.

Pro
Insomma, è Pac-Man World: è un buon platform Remake grafico intelligente Aggiornati alcuni livelli e persino i boss
Contro
Alcune hitbox sono odiose Un leggero sbilanciamento tra la difficoltà nei livelli e nelle boss fight
  • Giudizio complessivo8
Scritto da
Andrea Peroni

Entra a contatto con uno strano oggetto chiamato "videogioco" alla tenera età di 5 anni, e da lì in poi la sua mente sarà focalizzata per sempre sul mondo videoludico. Fan sfegatato della serie Kingdom Hearts e della Marvel Comics, che mi divertono fin da bambino. Cacciatore di Trofei DOP.

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