Ubisoft era al lavoro su un nuovo capitolo della serie Splinter Cell, ma il progetto è stato cancellato prima ancora di essere annunciato ufficialmente.
La rivelazione arriva da un’intervista di Jason Schreier (Bloomberg) a Nick Herman, cofondatore di AdHoc Studio, che ha raccontato la genesi dello studio e un episodio significativo legato proprio al franchise stealth di Ubisoft.
Herman fu assunto nel 2017, insieme agli altri futuri cofondatori Pierre Shorette e Dennis Lenart, e trasferito nella sede Ubisoft di San Francisco. Appena arrivati, i tre furono assegnati al nuovo progetto Splinter Cell:
Ero entusiasta di far parte del team e contribuire a rilanciare la serie, che era ferma da tempo. Pensavamo di poter raccontare una grande storia e creare qualcosa che i fan avrebbero amato.
Secondo Herman, il progetto non andò molto lontano. Dopo pochi mesi di sviluppo, Ubisoft iniziò a rivedere i propri piani, lasciando intendere che il destino del gioco fosse segnato:
I primi sei mesi erano emozionanti, perché pensavamo davvero di poter realizzare qualcosa di speciale. Poi ti accorgi che tutto ciò a cui tieni non interessa più all’azienda. È una cosa comune nell’industria videoludica.
Dopo la cancellazione del progetto, Herman, Shorette e Lenart lasciarono Ubisoft e nel 2018 fondarono AdHoc Studio insieme a Michael Choung.
Nonostante l’assenza di nuovi capitoli dal 2013, anno di Splinter Cell: Blacklist, il franchise rimane vivo. Ubisoft è infatti al lavoro sul remake del primo Splinter Cell, inizialmente previsto per il 2026 secondo piani comunicati a fine 2024. Da allora, però, non sono arrivati aggiornamenti ufficiali.
Nel frattempo, Ubisoft ha stretto una partnership con Tencent, avviato una nuova sussidiaria e persino rinviato all’ultimo minuto la pubblicazione dei propri risultati finanziari, alimentando ulteriori interrogativi sulla situazione interna dell’azienda.
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