Dispatch, l’irriverente avventura narrativa di AdHoc Studio, parte con due primi episodi a dir poco interessanti, come vi abbiamo raccontato in questa recensione.
Da oggi, 12 novembre 2025, tutti gli 8 episodi di Dispatch sono disponibili su PC e PlayStation 5.
Siamo qui, dunque, per il giudizio finale. L’esperienza complessiva sarà stata in grado di soddisfare le nostre alte aspettative? Scopriamolo nella recensione completa di Dispatch, priva di spoiler!
Versione provata: PS5.
Il trope della “found family” alla massima potenza
Il cuore di Dispatch, ora possiamo dirlo con certezza, è la famiglia acquisita, che costituisce il filo rosso della trama. Robert, il nostro “MechaMan” caduto in disgrazia, è un eroe della quotidianità che, pur essendo privo di poteri e di particolari capacità fisiche, riesce a farsi voler bene grazie alla spiccata propensione ad aiutare il prossimo.

Anonimo, debole e privo di poteri, Rob riesce a vedere il buono negli altri (e sarà anche protagonista di un triangolo amoroso niente male!). Ovviamente, sebbene i binari della storia siano ben tracciati, starà al videogiocatore plasmare il destino di MechaMan e di alcuni dei membri della sua squadra di ex-villain, attraverso scelte morali e dialoghi a scelta multipla. Dire la verità agli scalcagnati supereroi, aprendo del tutto il proprio cuore, o rimanere distaccati? Uccidere o risparmiare i propri nemici? Prediligere l’uno o l’altro membro del team?
Più si avanza negli episodi, più le scelte si fanno difficili, giungendo a un episodio finale a dir poco adrenalinico ed incredibilmente cinematografico, con differenti bivi narrativi.

A prescindere da come andrà il vostro playthrough, vi assicuriamo che i personaggi di Dispatch sono scritti benissimo, nonostante provengano da diverse ispirazioni classiche (l’uomo torcia è una testa calda, il “Superman” della situazione è in realtà un debole nell’animo, ecc.). La grande forza di questo videogioco non è solo nella veste grafica da cartone occidentale (bellissima, con animazioni davvero pregevoli), ma nei dialoghi veloci, divertenti, credibili, scurrili al punto giusto. I ragazzi di AdHoc Studio sanno quello che fanno, d’altra parte derivano da Telltale Games e Ubisoft. Dispatch è un gioco che trasuda passione, consapevolezza ed estro da tutti i pori.
La trama di Dispatch è semplicemente adorabile, difficile da dimenticare: siamo davanti a un gioco dal grande cuore, che centra ogni suo obiettivo. Ci divertiamo, ma scopriamo anche tanto di noi stessi giocando: siamo compassionevoli? Quali sono le nostre scelte quando ci viene dato potere decisionale? Giocato da solo o con gli amici, questo titolo è sempre una scoperta: offre non poche risate, ma anche tanti spunti di riflessione.

Un’avventura narrativa veloce e intrattenente
Il gameplay del titolo di AdHoc studio si conferma dinamico, originale e divertente. I dialoghi a scelta multipla non lasciano tempo per pensare, risultando credibili e naturali: seguite il vostro istinto!
L’adrenalina emerge maggiormente nelle scene d’azione, rappresentate dalle cutscenes con QTE, o nei momenti in cui Robert si dedica all’hackeraggio: il minigioco, come avevamo previsto, si evolve insieme alla storia, presentando variabili più complesse (un virus malvagio che ci insegue per eliminarci, password da trovare, strade da sbloccare).

Allo stesso modo, anche il nostro lavoro da dispatcher si conferma l’incarico da scrivania meno noioso di sempre. Tra gattini da salvare che si trasformano in mostri, lezioni su cosa significhi essere un supereroe mutante e botte da orbi, ogni turno è una sorpresa: non basta acquisire sempre più dimenstichezza con l’incarico, Dispatch è imprevedibile!
Anche conoscendo bene la propria squadra e le skill di ogni supereroe, non sarà sempre facile ottenere l’esito sperato dalle varie missioni o avere a disposizione la persona giusta al momento giusto. Lavorando per il Superhero Dispatch Network (SDN), dovremo inviare uno o più membri del nostro team a risolvere varie emergenze, proteggendo così la città di Los Angeles. I membri della squadra, però, potrebbero essere già impegnati, oppure potrebbero essere feriti o necessitare di qualche minuto di riposo. Potrebbero essere di cattivo umore, oppure odiare il proprio compagno di missione, chissà! Per aiutarli, abbiamo a disposizione una limitatissima quantità di oggetti curativi. La nostra arma migliore rimane l’intuito e la scaltrezza nello schierare i vari membri della squadra. I supereroi potrebbero fallire, è vero, ma quando invece si ha successo la soddisfazione è tanta: si guadagnano punti per aumentare le loro skills, si scoprono nuovi bonus e abilità.

Più si avanza, più la rigiocabilità di Dispatch aumenta: non solo ci verrà voglia di sperimentare con la trama, ma anche di riprovare determinati turni di lavoro per fare sempre meglio.
Durante la nostra partita, nello svolgersi degli 8 episodi, ci siamo imbattuti in un paio di bug che ci hanno costretti a ricaricare dall’ultimo salvataggio, perdendo qualche minuto di gioco, ma nulla di troppo grave.
Artisticamente è inutile negare che il titolo sia una vera chicca: se qualcuno volesse approfondire il design dei personaggi (dalla sfavillante Blonde Blazer all’ironica Invisigal, senza dimenticarsi del cagnolotto Beef!), il gioco propone una sezione extra con bozzetti e spiegazioni da parte di sviluppatori e artisti, nonché dei veri e propri fumetti sui vari supereroi di Dispatch.
Ma che volete di più?!

Riassunto
Dispatch centra a pieno tutti gli obiettivi: è un gioco artisticamente di pregio, divertente e irriverente. Nasce dalla passione e dall’estro di chi, con i giochi narrativi, ci sa decisamente fare. Nei panni del dispatcher Robert, un ragazzo privo di poteri ma dotato di spirito e forza d’animo, dovremo guidare una squadra di ex-villain impegnata nella difesa di Los Angeles. Tutti gli 8 episodi di Dispatch sono ora disponibili e noi non possiamo fare altro che consigliarvi di giocarli, con calma o uno dietro l’altro, a più non posso! Vivrete un’avventura ben scritta e difficile da dimenticare, affezionandovi a ogni singolo personaggio. Buon lavoro, dispatchers!
Pro
I personaggi sono scritti divinamente Ottimo dal punto di vista tecnico e artistico Ritmo veloce e gameplay intrattenente Beef, il cagnolotto!Contro
A un certo punto finisce- Valutazione10
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