Qualche anno dopo il gioco dedicato alle Tartarughe Ninja, Tribute Games ci riprova: ha preso gusto coi beat ‘em up e ora punta direttamente a uno dei più grandi brand esistenti con Marvel Cosmic Invasion.
Il titolo, disponibile per sostanzialmente tutte le piattaforme in circolazione (noi lo abbiamo testato su PlayStation 5), ci lancia in un’epica battaglia cosmica attraverso l’universo Marvel, mettendo a disposizione un roster di eroi e personaggi famosi, insieme ad altri meno noti. Il cuore del gioco è un’azione frenetica su piani che, pur permettendo un minimo di movimento in profondità, rimangono fedeli alla classica impostazione bidimensionale. L’obiettivo è semplice e soddisfacente: selezionare il proprio duo di eroi, sfruttare le loro abilità uniche e procedere livello dopo livello, affrontando orde di nemici e boss temibili.
Vi parliamo meglio di Marvel Cosmic Invasion nella nostra recensione.
Versione provata: PS5
Un viaggio cosmico tra insetti e fan service

La storia di Marvel Cosmic Invasion è la perfetta impalcatura per giustificare un frenetico tour intergalattico fatto di tantissime ambientazioni e villain vari. Più o meno quello che avremmo sperato per Marvel’s Avengers di Crystal Dynamics, naufragato invece in pochissime settimane – ma i valori produttivi, ovviamente, erano diversi.
La narrazione è guidata dalla necessità di affrontare una minaccia cosmica che si estende per luoghi iconici dell’universo Marvel. Ci ritroviamo a viaggiare in luoghi come Genosha per combattere le Sentinelle a caccia di mutanti, o su Klyntar per confrontarci con i simbionti legati a Knull. La brevità dei singoli livelli, che in media richiedono dai 7 ai 10 minuti per essere completati, è compensata dalla varietà delle ambientazioni e dalla mole di fan-service disseminata ovunque: dagli incontri con i villain di turno come Thanos alla liberazione della Suprema Intelligenza dei Kree, l’avventura è un continuo richiamo per gli appassionati di fumetti.
Sul fronte storia, c’è poco da dire: è una rilettura simpatica dell’evento Annihilation dei fumetti, dove Annihilus, potente despota spaziale, riesce a infettare moltissimi mondi e persino villain come Galactus con i suoi insetti malefici. Qualcosa che sarebbe bello vedere un giorno anche nel MCU, lo ammettiamo, magari come parte di un grande Avengers del futuro post-Secret Wars del 2027. Beh, non divaghiamo: sebbene la campagna non sia estremamente lunga, è efficace nel fornire un contesto divertente per le mazzate che dovremo dispensare.
Botte da orbi

Superata la semplicità dell’input di base (pugni e calci fino alla distruzione del nemico di turno, come in qualsiasi beat ‘em up che si rispetti), il gameplay rivela una stratificazione comunque interessante.
La vera differenza rispetto ad altri titoli è l’introduzione di un combattimento più complesso e di un sistema di progressione. Molti eroi come Nova e Beta Ray Bill possono sfruttare la lotta aerea, aggiungendo verticalità e nuove opzioni strategiche. Fondamentale è il sistema di tag, che permette di scambiare fluidamente tra i due eroi selezionati per la missione. Questo non è un semplice cambio di personaggio, ma una meccanica che aggiunge un ulteriore livello di profondità, sbloccando nuove mosse e sinergie che i giocatori più dedicati dovranno imparare a padroneggiare.
Il roster è un altro elemento di eccellenza, bilanciando figure iper-familiari come Spider-Man e Captain America con volti meno noti al grande pubblico come Phyla-Vell o il citato Beta-Ray Bill. Ogni personaggio aderisce a un archetipo — ad esempio, Wolverine è veloce e She-Hulk più resistente — ma si distingue anche per le proprie skill specifiche, blocco, parate e, soprattutto, abilità passive. Inevitabilmente, ci saranno personaggi ai quali vi affiderete maggiormente per lo stile di gioco (ho amato Captain America, un po’ più lento di altri ma molto ben bilanciato grazie al lancio dello scudo), ma ognuno di essi è abbastanza ricco di possibilità.

Insieme alle abilità singole di ogni eroe, che consentono ad esempio a Rocket Raccoon di scatenare una pioggia di proiettili devastanti, ci sono le abilità passive che si collegano direttamente al sistema di progressione dei personaggi. L’esperienza guadagnata, che si ottiene anche fallendo le missioni, permette agli eroi di salire di livello. Questo leveling trasforma un personaggio fragile di Livello 1 in un combattente robusto di Livello 8, conferendogli extra salute, rigenerazione migliore e potenziando le sue passive; la rigenerazione costante di Wolverine ne è un esempio lampante, rendendo l’eroe degli X-Men una risorsa inestimabile in battaglia man mano che avanzate.
Nel complesso, Marvel Cosmic Invasion è un gioco che soddisfa. I suoi punti di forza risiedono senza dubbio nella profondità del combattimento offerta dal sistema di tag, dalla variegata lista di eroi e dalla progressione dei personaggi, che incentiva la rigiocabilità. Il drop-in co-op rende l’azione ancora più caotica e divertente in compagnia. Anche il comparto artistico è davvero azzeccatissimo, arricchendo soprattutto i mondi di tanti e splendidi richiami alla lunghissima storia dei fumetti.
Tuttavia, il gioco non è esente da difetti minori. A volte si avverte quella rigidità tipica del genere, dove una millisecondo in più di reattività sarebbe gradita. Il problema più serio a nostro avviso è la difficoltà nel percepire la profondità, in molte sezioni, con colpi che dovrebbero colpire perfettamente i nemici e invece risultano essere su due livelli differenti di prospettiva.
Ci aspettavamo qualcosa di più anche sul fronte dei contenuti. Il roster dei personaggi non è ampissimo ma comunque adeguato, mentre la storia e la rigiocabilità potevano essere gestiti meglio. Sebbene l’Arcade Mode e le sfide del Cubo Cosmico offrano motivazioni per il 100%, chi cerca una campagna epica e lunghissima deve essere consapevole che l’offerta è più mirata a un’esperienza fatta di pura rigiocabilità dei soliti livelli coi soliti personaggi, che a una longevità narrativa e diversificata.
Marvel Cosmic Invasion è un prodotto onesto e ben realizzato. Tribute Games ha dimostrato ancora una volta di essere padrona della formula beat ‘em up, confezionando un titolo che, pur non stravolgendo il copione, offre alcune ore di divertimento solido e appagante. È un gioco che richiede un po’ di pratica per cogliere tutte le sfumature delle sue meccaniche, ma niente di così profondo e complesso; il prezzo, tuttavia, poteva essere inferiore, visti i contenuti proposti. Non sappiamo neanche se ci sarà un supporto post lancio con nuovi contenuti gratuiti, in questo momento.

Review Overview
Riassunto
Un bel gioco, che vi farà passare qualche ora di divertimento leggero - soprattutto in compagnia, con coop fino a 4 giocatori offline oppure anche online. Tribute Games ci fa sorridere ancora una volta, anche se 30€ sono un po' tanti per quello che effettivamente propone: si poteva fare qualcosa di più.
Pro
Divertente Bella varietà di personaggi e abilità Tanto fan service, ma fatto molto beneContro
Servivano più contenuti Il prezzo è un po' too much per quello che propone Ci sono problemi inaspettati nella prospettiva- Giudizio complessivo7.5
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