Alcuni curriculum di ex dipendenti di Eidos Montreal hanno rivelato l’esistenza di un progetto mai annunciato: un action RPG dark fantasy basato su una storica IP a tema vampiri, con particolare enfasi sul combattimento corpo a corpo e sul parkour.
Le informazioni, circolate ampiamente negli ultimi giorni, hanno riacceso le speculazioni tra i fan. Secondo quanto riportato da Insider Gaming, la produzione in questione sarebbe stata un reboot di Legacy of Kain, cancellato ormai da diversi anni. Un curriculum di un ex dipendente, infatti, cita lo sviluppo di un “dark fantasy che avrebbe rilanciato una serie sui vampiri”, lasciando poco spazio alla fantasia.
Fonti vicine allo studio precisano che la cancellazione non è collegata ai recenti licenziamenti, e riguarda una fase storica precedente della software house.
Il gioco, conosciuto internamente come P16, sarebbe stato interrotto dopo circa un anno di sviluppo, in seguito all’acquisizione di Eidos Montreal da parte di Embracer Group. L’IP è stata quindi restituita a Crystal Dynamics, anche se al momento non è chiaro se il team abbia proseguito in qualche modo lo sviluppo o pianificato un nuovo utilizzo del franchise. Circa un anno fa è stata anche rilanciato Soul Reaver 1+2 con una remastered.
Nonostante la breve durata del progetto, le fonti affermano che esistesse già una struttura di gameplay funzionante, seppur in forma preliminare.
Il reboot di Legacy of Kain non è stato un caso isolato. Secondo quanto riferito, il progetto P16 sarebbe uno tra sette-otto titoli cancellati a Eidos Montreal negli ultimi anni. Il team sarebbe stato progressivamente indirizzato verso lavori di supporto per altri studi, tra cui Grounded 2 e Fable. Sembra inoltre che ci sia stata una proposta per collaborare allo sviluppo di Overdose, l’ultimo lavoro di Hideo Kojima, proposta poi declinata a causa della necessità di trasferire parte del personale in Giappone.
Parallelamente, Eidos Montreal starebbe continuando a lavorare su una produzione interna di larga scala, avviata nel 2019 e finanziata con un investimento che avrebbe raggiunto cifre molto elevate – al punto da rendere improbabile il recupero dei costi. Nonostante ciò, la quantità di risorse già allocate renderebbe la cancellazione un’ipotesi difficilmente percorribile.
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