Nel mondo del collezionismo di Pokémon esistono pezzi rari, pezzi rarissimi e poi esiste “La Carta”. Stiamo parlando del leggendario Pikachu Illustrator di Logan Paul, l’esemplare che ha riscritto la storia dei GCC (Giochi di Carte Collezionabili) e che ora, dopo anni di attesa e speculazioni, sta per cambiare ufficialmente proprietario. La notizia ha scosso la community non solo per il valore economico dell’operazione, ma per il modo in cui questo pezzo di storia videoludica e cartacea è stato gestito sotto i riflettori.
Tutto ha avuto inizio qualche anno fa, quando l’influencer e star della WWE sborsò la cifra astronomica di 5,3 milioni di dollari in una trattativa privata per accaparrarsi l’unico esemplare al mondo certificato con il massimo grado di perfezione. Quella carta è diventata un’icona pop istantanea quando Paul ha deciso di indossarla al collo, incastonata in una custodia protettiva, durante il suo roboante debutto sul ring di WrestleMania. Da quel momento, il Pikachu Illustrator è diventato per tutti il simbolo definitivo del lusso nel mondo dei nerd.
Il colpo di scena è arrivato durante l’ultima stagione della serie Netflix King Of Collectibles: The Goldin Touch. Davanti alle telecamere, abbiamo assistito a una serrata negoziazione tra Logan Paul e il re delle aste Ken Goldin. Quest’ultimo, che ha confessato di aver “dato la caccia” alla carta per anni, ha proposto un piano ambizioso: organizzare la più grande asta di carte Pokémon e TCG della storia, un evento monumentale che potrebbe generare un volume d’affari complessivo di 25 milioni di dollari.
Logan Paul non si è lasciato convincere facilmente, cercando un accordo che gli garantisse un guadagno immediato e una partecipazione al successo dell’evento. Dopo un intenso botta e risposta, la trattativa si è conclusa con una stretta di mano e un assegno immediato da 2,5 milioni di dollari staccato da Goldin a favore dell’influencer, come anticipo per inserire il pezzo pregiato nella vendita prevista per il prossimo 15 febbraio 2026.
Nonostante l’enorme cifra incassata, separarsi da un oggetto simile non è stato affatto semplice per Paul. Attraverso i suoi canali social, ha ammesso che si è trattata di una scelta sofferta, dichiarando di essere sicuro solo al 60% di aver fatto la cosa giusta. È consapevole, infatti, che un “Graal” di questa caratura potrebbe non tornare mai più sul mercato aperto. Ora non resta che attendere metà febbraio per capire se il mercato dei collezionisti saprà superare ancora una volta ogni record precedente, consacrando definitivamente il Pikachu Illustrator come l’oggetto dei desideri più inarrivabile di sempre.
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