Ormai, al cinema, se un produttore vuole fare soldi, sa che deve produrre un film ben preciso: un horror.
Black Phone 2, film di Universal e Blumhouse, ha debuttato questa settimana al primo posto delle classifiche, con 26,5 milioni di dollari raccolti negli Stati Uniti e Canada. Un incasso sufficiente a detronizzare TRON: Ares della Disney, che è già considerabile un pesante flop commerciale per la compagnia. Ha incassato 15,5 milioni di dollari al botteghino internazionale, per un totale globale di 42 milioni di dollari.
Black Phone 2 ha debuttato in linea con le aspettative e leggermente in anticipo rispetto al suo predecessore. L’originale film horror era stato lanciato con 23 milioni di dollari nel 2021, mentre i cinema stavano appena iniziando a riprendersi dal COVID. A quell’epoca, tuttavia, Black Phone dovette vedersela con alcuni blockbuster importanti come Top Gun: Maverick e Jurassic World: Il dominio; questo sequel ha fatto di poco meglio senza avere una vera concorrenza, il che è un indicatore importante sul reale stato del cinema oggi.
E infatti, l’unico, vero concorrente del film di Universal poteva essere TRON: Ares, il sequel con Jared Leto che invece è sprofondato negli abissi dell’indifferenza generale. Con 11 milioni di dollari in Nord America, segnando un forte calo del 66% rispetto al primo weekend, il terzo TRON ha incassato finora 103 milioni di dollari in tutto il mondo dopo due weekend di uscita. Potrebbe sembrare un buon numero, considerando che parliamo di un franchise molto debole, ma l’esagerato budget di $ 180 milioni fa molto male a Topolino; il destino della saga, molto probabilmente, è segnato definitivamente.
Al terzo posto, un’altra new entry: la nuova commedia vietata ai minori della Lionsgate, Good Fortune, ha debuttato con appena 6,2 milioni di dollari in casa. Il film con Keanu Reeves e Seth Rogen sembra aver convinto la stampa, ma non il pubblico: persino con un ridotto budget di $ 30 milioni potrebbe, a fine corsa, rivelarsi un insuccesso.
Roofman e Una battaglia dopo l’altra hanno completato la top 5 del box office. Il film con Channing Tatum ha incassato 3,7 milioni di dollari in Nord America nel suo secondo weekend, segnando un calo del 55% rispetto al debutto. Finora il film ha generato 16,4 milioni di dollari in tutto il mondo, un totale irrisorio a fronte di un budget modesto di 18 milioni di dollari.
Una battaglia dopo l’altra, di Paul Thomas Anderson, ha invece incassato 3,75 milioni di dollari in casa alla sua quarta uscita, portando il totale nazionale a 61 milioni di dollari. Il film della Warner Bros. porta il suo totale globale a 162,5 milioni di dollari. Una cifra impressionante per un film originale, vietato ai minori di 17 anni, della durata di quasi tre ore; la cruda verità, però, è che tra Warner ha speso circa 200 milioni di dollari tra produzione e pubblicità, e questo significa che anche per Di Caprio si avvicina l’ora di un pesantissimo flop in sala.
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