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Da Memento a Interstellar: i migliori film di Christopher Nolan

Il 23 agosto 2023 arriverà finalmente nei cinema italiani Oppenheimer, il nuovo film di Christopher Nolan con Cillian Murphy, Robert Downey Jr, Florence Pugh e Emily Blunt.

Per il cineasta britannico, uno dei volti più influenti del cinema dell’ultimo ventennio, si tratta del dodicesimo lungometraggio da regista, in una carriera costellata da tantissimi successi e soprattutto film entrati nell’immaginario collettivo: dalla trilogia di Batman con Christian Bale, che hanno contribuito all’esplosione dei cinecomic, a opere complesse e autoriali come Interstellar e Dunkirk.

In occasione della nuova fatica dell’artista, ecco una rapida carrellata dei migliori film diretti da Christopher Nolan.

Memento (2000)

Il primo grande successo di Christopher Nolan fu Memento. Da film indipendente a fenomeno, la storia di Leonard (Guy Pearce) mise per la prima volta in luce la grandezza del cineasta e le sue cervellotiche trame: l’uomo, incapace di creare nuovi ricordi al di fuori dell’evento che gli ha cambiato la vita, si lancia in una caccia al killer (e al colpo di scena) che ha ucciso sua moglie, potendo contare solo su piccoli frammenti della sua contorta memoria.

Sin da questo film, divenuto un cult, Nolan iniziò a giocare con quella che è sempre stata una sua costante, la capacità cioè di mostrare e giocare su più livelli e linee temporali, che alla fine si fondono in un unico racconto compatto e completo facendone un film indimenticabile. Meno scienza, meno teorie e più concretezza, senza mai venir meno alla propria integrità: il mito di Nolan era iniziato.

The Prestige (2006)

Adattamento del romanzo di Christopher Priest, The Prestige è un film dagli aspetti e dai risvolti folli, quasi magici, con Hugh Jackman e Christian Bale che si scontrano a distanza, ma neanche troppo, nel limite tra realtà e fantascienza.

I due interpretano Robert Angier e Alfred Borden. Il primo, vistoso e appariscente, è uno dei prestigiatori più noti, ma l’avvento di Borden, dotato di abilità fuori dal normale, lo porta a sprofondare nell’oscurità per scoprire un segreto indicibile. La Londra di fine ‘800 di The Prestige fa da sfondo a un film maestoso, capace di raccontare anche attraverso i toni e i colori la lenta discesa di Angier, l’uomo del prestigio, verso l’illusione della grandezza, anche a costo di compiere qualcosa di impensabile.

Il cavaliere oscuro (2008)

Il secondo dei tre film della saga nolaniana di Batman è semplicemente un capolavoro del genere dei cinecomic, frutto anche dell’incredibile chimica che si è formata tra il Bruce Wayne di Christian Bale e il Joker del compianto Heath Ledger.

Nella fredda e sempre cupa Gotham, che ora ha trovato anche in Harvey Dent (Aaron Eckhart) un altro volto per la lotta al crimine, emerge una nuova follia, un pazzo anarchico votato al caos che si fa chiamare Joker. The Dark Knight rappresentava ciò che Gordon (Gary Oldman) aveva predetto in Batman Begins, un’escalation di crimine che forse lo stesso vigilante ha contribuito a far nascere, e in effetti lo stesso clown che terrorizza la città sembra essere nato solo per opporsi all’ordine che il Crociato di Gotham sta cercando.

Un film incredibile, adrenalinico e con una scrittura sopraffina. Insieme a Spider-Man 2 e X-Men 2 fu il punto più alto dei cinecomic durante la “prima ondata” del genere, antecedente alla nascita dei grandi franchise.

Inception (2010)

Probabilmente il vero mito di Nolan, se pensiamo che i film di Batman sono stati appunto aiutati dalla notorietà del personaggio, è nato proprio con Inception nel 2010, uno dei migliori film di fantascienza (ma non solo fantascienza) di tutti i tempi. In un momento piatto per il genere, la pellicola con Leonardo DiCaprio stordiva, confondeva, mescolava, costringendo lo spettatore a pensare su più piani narrativi e di rappresentazione per arrivare alla comprensione.

La storia di Dom Cobb, un uomo capace di penetrare nei sogni delle persone e instillare idee e pensieri differenti, è di quelle che continuano a disorientare lo spettatore. Nolan gioca di continuo con il concetto dei sogni, il film rimbalza tra la realtà e la finzione di continuo, e non fa mai nulla per farlo capire chiaramente. Il grande atto conclusivo, costruito come una matrioska onirica di azione e reazione, è qualcosa di fenomenale, e il finale fa discutere ancora oggi. Quella trottola si fermerà, prima o poi?

Interstellar (2014)

Interstellar è il 2001: Odissea nello Spazio di Nolan, un’epopea spaziale intrisa di filosofia, storie e amore. Proprio l’amore è ciò che davvero sta al centro del film, una forza capace di superare le barriere dello spazio, del tempo e della scienza, comunicando in modo non poco cervellotico uno dei messaggi più potenti della storia del cinema.

Il disperato tentativo di salvare l’umanità da parte di Cooper (Matthew McConaughey) si trasforma in un viaggio fatto di speranza attraverso il cosmo, uno dei più brillanti e fenomenali esempi di portare inebrianti nozioni su tempo e fisica al grande pubblico, oltre a spettacolari sequenze entrate nell’immaginario come il gigantesco moto ondoso o Gargantua, talmente studiato nei minimi dettagli da aver addirittura anticipato le reali scoperte scientifiche (per il film, Nolan si avvalse della collaborazione con l’astrofisico Kip Thorne).

La colonna sonora di Hans Zimmer, che a lungo ha lavorato con Nolan, è un concentrato di adrenalina pura, con temi che entrano nel cuore. I ricorrenti ticchettii del brano Mountains, se ben ricordate, non sono solo una coincidenza: ogni 60 secondi possiamo udire 48 ticchettii di orologio, e ognuno di essi rappresenta un nuovo giorno sul pianeta Terra. L’idea dell’inesorabile tempo che scorre e non può essere fermato è uno dei temi cardine di una pellicola leggendaria, che si conclude in modo sorprendente.

Scritto da
Andrea "Geo" Peroni

Entra a contatto con uno strano oggetto chiamato "videogioco" alla tenera età di 5 anni, e da lì in poi la sua mente sarà focalizzata per sempre sul mondo videoludico. Fan sfegatato della serie Kingdom Hearts e della Marvel Comics, che mi divertono fin da bambino. Cacciatore di Trofei DOP.

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