Home Cinema Echo, la recensione dei primi tre episodi: sorpresa o flop annunciato?

Echo, la recensione dei primi tre episodi: sorpresa o flop annunciato?

Fa strano dirlo, considerando quanto poco importasse di Echo sin dal suo annuncio, ma è proprio con questo prodotto, il primo dell’etichetta Spotlight, che i Marvel Studios provano a diventare grandi. In un certo senso, ecco.

Urge il contesto, prma di parlare dei primi tre episodi visualizzati in anteprima grazie a Disney Italia – rigorosamente in lingua originale, come sempre accade per le serie tv. Echo, basata sull’omonimo personaggio interpretato da Alaqua Cox, è stata annunciata poco dopo il finale di Hawkeye, serie con Jeremy Renner e Hailee Steinfeld, come una sorta di spin-off.

Nel tempo la serie si è evoluta più volte, a causa anche della ristrutturazione del reparto televisivo dei Marvel Studios dopo i risultati altalenanti delle serie: da serie in 8/10 episodi a cadenza settimanale, lo show si è trasformato nel primo prodotto dell’etichetta Spotlight della Marvel (prodotti canonici con l’MCU, ma caratterizzati da storie molto più piccole e, se vogliamo, intime), primo show del MCU vietato ai minori, e inoltre riadattato come punto di raccordo con la futura serie Daredevil: Born Again; gli episodi sono diventati poi solamente cinque, e tutti saranno pubblicati in un’unica soluzione dal 10 gennaio.

Capirete che una tale situazione, non certo aiutata da disastri come Secret Invasion, è stata ovviamente incapace di creare un’aura di notorietà intorno al progetto, oltretutto incentrato su un personaggio minore di una serie tv spin-off. Una sorta di matrioska produttiva nella quale Echo si è trovata a fare da agnello sacrificale, e il rischio è quello di passare inosservata agli occhi di un pubblico già deluso da un 2023 non all’altezza delle aspettative per il mondo Marvel. Persino chi scrive, che segue le gesta del MCU dal 2008 e ne è un gran fruitore, si è avvicinato con una sana dose di disinteresse, per vari fattori. Sarà per queste basse aspettative, sarà per altri fattori, ma i primi tre episodi di Echo catturano abbastanza l’attenzione.

Non è sicuramente una serie perfetta, neppure lontanamente. I flashback dedicati alla cultura e agli antenati di Maya (Alaqua Cox) sono tra i più ingenui e sbrigativi mai visti nell’ambito del Marvel Cinematic Universe, con costumi poco curati, location ricavate da campi di patate in disuso e un diffuso senso di scarsa cura ai dettagli. In buona parte del primo episodio, poi, si ha l’impressione che Echo sia stata tagliuzzata qua e là e riassemblata a dovere per il suo inedito format a 5 episodi: il pilota presenta infatti una lunghissima, ma comunque interessante, retrospettiva sulla vita e la famiglia di Maya, dal suo incidente quando era bambina al suo incontro con Wilson Fisk (Vincent D’Onofrio), che poi ne farà una sua protetta portandola anche a combattere (con una coreografia non certo eccellente) contro un noto supereroe, ricollegandosi infine con il finale di Hawkeye per dare poi slancio agli eventi del presente.

Si percepisce quindi uno squilibrio non da poco tra lo spazio concesso a questa retrospettiva su Maya, utile a capire il passato e le esperienze della protagonista, e il resto della narrazione che prosegue, di fatto, il finale della serie con Occhio di Falco. La ragazza ha smascherato gli intenti di Kingpin, la grande mente criminale che mira a controllare New York e fermare più di ogni altra cosa i vigilanti mascherati (sembra che questa sarà l’importante storyline urbana del MCU, che potrebbe culminare in Spider-Man 4), ma ora rischia di fare il passo più lungo della gamba. E proprio qui verte la trama di Echo, una serie più intima che racconta di come la scalata al successo possa portare a rischi incalcolabili, finendo col diventare ciò che si è sempre odiato.

Da questi primi episodi, tuttavia, non emerge un racconto straordinario. Solido, questo sì, in quanto non si avvertono crepe in questa narrazione più contenuta da limiti produttivi che, probabilmente in maniera saggia, non hanno fornito ampio margine di manovra a ripercussioni più grandi nell’ambito del MCU come invece fece colpevolmente Moon Knight – un disastro totale a livello di contestualizzazione narrativa, specie per quanto riguarda le divinità la cui natura è ancora incomprensibile viste le numerose incongruenze.

E sebbene il Diavolo per ora limitato a una fugace apparizione che fa tornare alla mente il buon vecchio Daredevil di Netflix, la cui canonicità è ormai stata confermata, le atmosfere più dark e la violenza messa in mostra rivelano la voglia ma anche la necessità di dimostrare un tono più maturo, rivolgersi a un pubblico che non può e non deve essere necessariamente standardizzato nei gusti. L’immensità del MCU e dei suoi sforzi produttivi merita di essere esaltata anche nella varietà, e la sfera urbana del crimine newyorkese, quello al quale Echo si rifà, è il terreno di conquista più adatto per esplorare nuovi territori nella narrazione supereroistica, in casa Marvel Studios.

Da qui si arriva al vero nocciolo della questione: Echo è una sorpresa o un flop annunciato? Come detto in precedenza, le indiscrezioni intorno a questa serie tv hanno lasciato molti dubbi in merito alla gestione del progetto, figlio di una linea produttiva che la Disney post-pandemia (e in debito d’ossigeno dopo l’annus horribilis del Centenario) non vuole più seguire. Chi gridava già al flop è stato però costretto a rimandare il proprio giudizio, dopo aver visto i comunque interessanti trailer confezionati nelle ultime settimane che rimandano nei toni e nelle atmosfere, come detto, a una delle serie tv Marvel di maggior successo.

Anche noi, a dire il vero, non possiamo ancora esprimerci del tutto. Non solo perché abbiamo visto solo i primi tre episodi dello show, ma anche perché gli inciampi narrativi notati potrebbero essere solo un antipasto di ciò che vedremo nei due episodi conclusivi; allo stesso tempo, anche i pregi andranno contestualizzati nel giudizio finale della serie. Per il momento, l’unica cosa che possiamo consigliare è di dare una sana chance alla serie senza farsi trascinare dai pregiudizi, così come senza pensare di trovarsi di fronte a un evento imperdibile del MCU o dei prodotti seriali. Il voto finale, chiaramente, è rinviato all’uscita della serie completa.

Echo uscirà su Disney+ il 10 gennaio con tutti gli episodi.

Scritto da
Andrea "Geo" Peroni

Entra a contatto con uno strano oggetto chiamato "videogioco" alla tenera età di 5 anni, e da lì in poi la sua mente sarà focalizzata per sempre sul mondo videoludico. Fan sfegatato della serie Kingdom Hearts e della Marvel Comics, che mi divertono fin da bambino. Cacciatore di Trofei DOP.

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