Home Cinema La Casa dei Fantasmi è solo arrivato nel momento sbagliatissimo | Recensione

La Casa dei Fantasmi è solo arrivato nel momento sbagliatissimo | Recensione

Non è la prima volta che Disney ci prova. Non parliamo di horror leggeri, quello era infatti un genere che la major di Topolino aveva già esplorato in passato con esperiementi come quel capolavoro di Nightmare before Christmas che poche settimane fa ha festeggiato il suo trentesimo anniversario. No, parliamo proprio della Haunted Mansion, attrazione di Disneyland che la major aveva già cercato di adattare sul grande schermo con il fallimentare live action con Eddie Murphy nel 2003.

Fallimentare non tanto nella resa finale, intendiamoci, quanto nel confronto con altri esperimenti simili. Il 2003 fu infatti l’anno di un altro adattamento Disney delle sue attrazioni, un certo Pirati dei Caraibi: La maledizione della prima Luna che oltre a sbancare il botteghino diede anche il via a uno dei franchise cinematografici più grandi e redditizi di sempre, grazie anche a un super-cast tra Johnny Depp, Keira Knightley e Orlando Bloom. Forse può essere questa la chiave per il successo, o perlomeno questo è quello che è balzato alla mente del regista Justin Simien. Del resto, anche altri filmoni corali come Assassinio sull’Oriente Express (di nuovo Depp, tra i presenti) e Cena con Delitto con Daniel Craig hanno risolto l’equazione “tanti grandi attori = tante ottime performance”.

La Casa dei Fantasmi, appunto, risponde a questa esigenza: cercare di costruire le basi di un possibile franchise horror comedy, facendo affidamento su alcuni importanti volti dello spettacolo. C’è Owen Wilson, che in casa Disney oggi è amatissimo dopo il suo Mobius in Loki. C’è Danny DeVito, che si è anche detto pronto a vestire i panni di Fil nell’adattamento live action di Hercules. C’è Rosario Dawson, la splendida Ahsoka Tano di Star Wars nella serie omonima. Insomma, una parata di star Disney più che star in generale, ma che funziona al punto giusto. Riguardando oggi il film con l’edizione home video tra le mani (ringraziamo Eagle Pictures per la copia stampa), l’unico commento sensato a questo floppone al botteghino è che sia arrivato, ancora una volta, con un pessimo tempismo in sala.

Per il tono e le atmosfere, La Casa dei Fantasmi sarebbe stato a dir poco perfetto per Halloween. Un film dalle tinte misteriose e terrificanti, ma che non disdegna la risata e l’approccio più leggero, venendo incontro soprattutto alle famiglie e al pubblico più giovane, strizzando poi l’occhio a chi ben conosce la giostra di Disneyland dalla quale è stata tratta l’operazione con riferimenti e rimandi simpatici, proprio come era già accaduto per gli amatissimi pirati di Gore Verbinski. Gli effetti visivi, sfortunatamente, non contribuiscono all’immersione pura e semplice, risultando deboli sin dal principio. Non è la prima volta che tale elemento è giustamente oggetto di dibattito, specie nell’ultimo anno e non solo parlando di Disney: è evidente che qualcosa, nell’industria degli effetti speciali, debba cambiare al più presto.

La pellicola recupera fortunatamente sul lungo periodo, grazie a una sceneggiatura che si rivela migliore e sicuramente più azzeccata di quella dell’omonimo film con Murphy di vent’anni fa. Niente espedienti assurdi, niente situazioni che accadono proprio perché devono accadere, ma solide basi anche emotive per imparare a conoscere i personaggi, a partire dal matrimonio tra l’astrofisico Ben (LaKeith Stanfield) e una donna (Charity Jordan) che però, a causa di una tragedia, dura molto poco.

Ben diventa quindi scontroso, preda del demone dell’alcool, e solo la visita di Padre Kent (Owen Wilson) riesce a rimetterlo su una via più giusta e destinata alla guarigione. Il personaggio di Kent è abbastanza eccentrico e simpatico da risultare perfetto in ogni momento, e da lui parte la missione che cambierà la vita di Ben: Gracey Manor, una grande e antica casa delle Louisiana, è infestata dai fantasmi, e occorre un approccio scientifico per capire come fermare questa escalation.

Presto si uniranno alla partita anche una medium chiacchierona di nome Harriet (Tiffany Haddish) e il professor Bruce (Danny DeVito), specializzato in tutto ciò che riguarda il soprannaturale, affiancando non solo Ben ma anche la madre single Gabbie (Rosario Dawson, suo figlio Travis (Chase Dillon), la mistica Madame Leota (la sempre ottima Jamie Lee Curtis) e il Fantasma (Jared Leto), per dare forma a un cast affiatato e genuino, che tiene alta una storia non certo superlativa ma comunque intrattenente al punto giusto.

Ma se da un lato la storia e i personaggi funzionano, dall’altro La Casa dei Fantasmi decide a un certo punto di dare fin troppo sfogo alla sua vena artistica, di dipingere la pellicola proprio come se fosse un’attrazione continua di Disneyland, con continue illusioni ottiche (alcune molto belle eh, sia chiaro) ed effetti sorpresa che, a lungo andare, non lo sono più. Ci pensano così i vari Wilson, DeVito e Dawson a rimettere in carreggiata tutto, lasciando a Ben e Travis il compito di trasmettere il sentimento più importante del film. Un film che, forse, è stato condannato dall’indifferenza generale di un pubblico che non l’ha mai capito, oltre che da una finestra di distribuzione davvero incomprensibile. Da potenziale classico di Halloween alla Hocus Pocus, La Casa dei Fantasmi resterà invece probabilmente un simpatico film isolato.

3.5
Review Overview
Riassunto

La Casa dei Fantasmj è un gradevole reboot, penalizzato da due elementi chiave: la CGI, che di questi tempi sta penalizzando tutti, e una finestra di distribuzione a dir poco pessima scelta da Disney. Un peccato, perché la storia e l'amore per i personaggi si percepiscono, in questa sorta di opera fortemente teatrale trasportata sul grande schermo.

Pro
Personaggi e storia funzionano DeVito e Wilson possono fare quello che vogliono
Contro
CGI Lunghezza eccessiva per il materiale a disposizione
  • Voto complessivo3.5
Scritto da
Andrea "Geo" Peroni

Entra a contatto con uno strano oggetto chiamato "videogioco" alla tenera età di 5 anni, e da lì in poi la sua mente sarà focalizzata per sempre sul mondo videoludico. Fan sfegatato della serie Kingdom Hearts e della Marvel Comics, che mi divertono fin da bambino. Cacciatore di Trofei DOP.

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