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Netflix in piena bufera dopo il caso Cuties, parte il boicottaggio e il titolo crolla in borsa

Una bella gatta da pelare per Netflix, che in queste ore sta facendo i conti con una polemica forse senza precedenti per il gigante dello streaming.

L’hashtag #CancelNetflix è rapidamente andato in tendenza su Twitter, e ormai da 6 ore è fissato tra i contenuti più importanti del social network. Un caso che merita di essere approfondito, perché Netflix si ritrova nel mezzo di un boicottaggio davvero importante.

Tutta la polemica nasce dal lancio sulla piattaforma di Cuties, il nuovo film francese scritto e diretto da Maïmouna Doucouré e che le è valso un premio alla regia della sezione World Cinema dopo aver debuttato al Sundance Festival nel gennaio 2020. Si tratta di un film che ha già generato innumerevoli discussioni per le sue controverse tematiche, con immagini di ragazze in età prepuberale (si parla di attrici di 11 anni) fortemente sessualizzate anche nel corso della campagna marketing.

Il film è incentrato sull’immigrata senegalese di 11 anni, Amy, che vive in povertà a Parigi con sua madre e due fratelli in attesa dell’arrivo del padre dal loro paese d’origine. La sua vita cambia radicalmente quando conosce Angelica, che la inizia a un gruppo di giovanissime ragazzine che praticano twerking conosciuto come Cuties, ritrovandosi ad avere a che fare con un contesto culturale molto diverso dalla sua educazione musulmana e dagli insegnamenti della sua famiglia. 

Non avendo ancora avuto la possibilità di visionare Cuties, non possiamo pronunciarci sulla qualità della pellicola, che ha riscosso una notevole risposta posivita da parte della critica. Il pubblico, invece, è nel pieno del movimento di protesta, che non accenna a fermarsi non solo nel nostro Paese, ed è in gran parte rivolto a Netflix.

Il film, infatti, sembra contenere tematiche e messaggi importanti nonostante il controverso tema. L’attrice Tessa Thompson (Thor: Ragnarok, MIB: International) lo ha definito un “film bellissimo” e la critica si è schierata dietro la sua importanza, suggerendo che la decisione di marketing di Netflix non riflette la sostanza o la qualità del film.

Il gigante dello streaming, durante la promozione di Cuties, ha scelto di pubblicare un trailer e un poster diversi da quelli utilizzati per l’uscita francese, ma le immagini sono state accusate di aver sessualizzato ragazzine di undici anni al centro della trama del film, e le petizioni hanno raccolto migliaia di firme. A questo, si uniscono le polemiche che già animano il web da settimane legate alle dichiarazioni del produttore del film, che ha affermato in un’intervista di aver provinato quasi 700 ragazzine di 11 anni per osservare le loro doti nel twerk. 

Come detto, la maggior parte delle polemiche è nata a seguito della campagna di promozione di Cuties da parte di Netflix, che a detta del pubblico ha presentato un’immagine estremamente sessualizzata di minorenni istigando addirittura alla pedofilia, ma sta assumendo proporzioni molto più grandi. Nelle ultime ore, il titolo di Netflix in borsa è crollato, e le perdite sono considerevoli.

La piattaforma ha già fatto le sue scuse per la campagna marketing operata inizialmente, come ha fatto sapere la regista del film. Per ora, però, queste scuse non sembrano essere sufficienti a far placare il boicottaggio, con migliaia di utenti che hanno già disdetto il loro abbonamento alla piattaforma.

Fonte

Scritto da
Andrea "Geo" Peroni

Entra a contatto con uno strano oggetto chiamato "videogioco" alla tenera età di 5 anni, e da lì in poi la sua mente sarà focalizzata per sempre sul mondo videoludico. Fan sfegatato della serie Kingdom Hearts e della Marvel Comics, che mi divertono fin da bambino. Cacciatore di Trofei DOP.

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