X-Men ’97 1×07: Occhi luminosi | Recensione

Dopo una sequenza quasi impressionante di episodi fantastici, X-Men ’97 tira (giustamente) i remi in barca, non senza proporre comunque qualche colpo di scena agli appassionati… non solo dei mutanti.

L’episodio 7, intitolato “Occhi luminosi”, inizia con un funerale. Nightcrawler, qui in veste di cerimoniante, elogia Gambit poco prima di guardare la sua bara mentre viene calata nel terreno, dopo gli sconvolgenti fatti di Genosha visti nel quinto episodio dello show. La grande assente è Rogue, impegnata a mitigare il dolore altrove, in una missione che la farà incrociare con altri volti noti dell’universo Marvel.

Diciamolo tranquillamente, dato che gli spot tv di X-Men ’97 lo avevano anticipato: sì, c’è Captain America. Per poco, ma c’è. E non è neppure l’unico nome al di fuori della sfera dei mutanti presente nell’episodio, che crea così una sana connessione con il grande mosaico che erano le serie animate Marvel degli anni ’90 – siamo sempre in attesa del revival di Spider-Man: The Animated Series per vederne il finale…

La missione di Rogue diventa quindi quella di trovare Bolivar Trusk, il creatore delle Sentinelle autrici del devastante attacco di Genosha, ma, come già il precedente episodio ci aveva suggerito, c’è una minaccia ben più grande nell’ombra. Trusk non è altro che una pedina, e così la storia di questa settima puntata, almeno per quanto riguarda lo scienziato, si conlude proprio sul più bello – e con un colpo di scena finale che sì, era abbastanza telefonato, ma è comunque importante.

Gli X-Men, intanto, determinati a mantenere viva la speranza, tornano a Genosha per cercare i sopravvissuti. Tra essi c’è anche, e finalmente, Emma Frost, che dopo tutti questi anni è riuscita a sfruttare una sua abilità latente che certamente i fan dei fumetti conoscono molto bene – si tratta peraltro di un richiamo al fumetto dedicato alla caduta di Genosha, a cui la serie si sta parzialmente ispirando in questo momento.

In generale, questo settimo episodio è molto più tranquillo, pur proponendo una sempre solida dose di azione. Jubilee e Sunspot stanno ancora facendo i conti con la loro adolescenza mutante, e questo provoca anche alcune sconvolgenti rivelazioni (e relazioni) con la famiglia. Anche perché ora, dopo Genosha, tutti sono contro i mutanti , e la situazione non è positiva per l’unione uomo-mutante che Magneto e il team che un tempo era con Xavier stavano cercando di costruire all’inizio della stagione. Persino la giornalista Trish Tilby lascia intendere che un fronte unito non è mai stato possibile. Peccato, perché un’alleanza più salda tra umanità e mutanti sarebbe stata una chiave di lettura inedita per la serie, che invece ha preferito restare su binari più classici.

Mancano tre episodi alla conclusione di questa prima stagione, e probabilmente gli sceneggiatori hanno scelto di placare le acque e assestarsi su ritmi un po’ più blandi. Molte pedine, comunque, sono in movimento, e se X-Men ’97 tornerà ad avere anche solo metà dello smalto della prima metà di stagione, assisteremo a una chiusura davvero fenomenale.