Negli ultimi 4 mesi, in Australia sono stati bannati un totale di 220 videogiochi. Basti pensare che dal 1994 al 2014 sono stati bannati “solamente” 50 giochi. Questo significa che, in 4 mesi, il Governo australiano ha bannato circa il quadruplo di titoli in più rispetto a quanto fatto dal 1994 ad oggi. Ma da cosa è dovuta questa scelta? La risposta è semplice; il Governo ha deciso di adottare una nuova legge che adotta una nuova classificazione sulla violenza dei videogames. E’ stato inoltre dichiarato che, dal 1 Luglio 2015, l’Australia entrerà all’interno di un programma chiamato International Age Rating Coalition (IARC) di cui fanno già parte UK, USA, Brasile, Canada e alcuni paesi europei.
Questo programma servirà per controllare anche i giochi scaricabili in digitale in quanto, fino ad ora, quest’ultimi non avevano bisogno di una classificazione. Tra i titoli già bloccati, si trovano giochi del calibro di GTA V, Mortal Kombat e Saint Row IV.
E voi cosa pensate? Credete che i videogiochi siano veramente portatori di violenza?
Restate su Uagna per rimanere aggiornati sulla questione.
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