Secondo il noto giornalista Jason Schreier, l’industria videoludica di oggi deve fare i conti con un problema che non sempre viene considerato: sul mercato escono troppi videogiochi.
Bloomberg ha pubblicato un articolo di approfondimento sullo stato attuale dell’industria videoludica, con Schreier che spiega quello che rappresenta un grosso problema di questo momento storico. La presenza di troppi videogiochi, infatti, sta paradossalmente facendo collassare il settore dell’intrattenimento.
La saturazione del mercato, rivela Schreier, sta già portando risultati negativi. Nel 2024 sono stati pubblicati 18.626 giochi su Steam, un incremento del 93% rispetto al 2020, grazie a una serie di fattori come l’ampliamento dei generi, la maggiore diffusione degli strumenti di sviluppo e un maggior apporto dall’industria indipendente.
A supportare le parole di Schreier ci sono i tantissimi licenziamenti e le chiusure di studi a cui abbiamo assistito in questi ultimi tempi. Solo a luglio, ad esempio, Microsoft ha apportato una nuova serie di licenziamenti e ha chiuso lo studio The Initiative. Bungie deve fare i conti con il calo drastico di interesse per Destiny 2 e si sta ridimensionando, mentre Sony si sta ancora riassestando dopo il flop di Concord e la cancellazione di vari giochi live service – uno potrebbe essere Fairgames, ormai scomparso e privo di figure chiave.
Schreier spiega però che la situazione del mercato di oggi è molto diversa da quella degli anni ’80, quando il mercato venne colpito dalla più grande crisi economica in Occidente. A quel tempo, la crisi fu innescata dalla presenza di una valanga di videogiochi di qualità altamente scadente, mentre oggi non è così.
“Il mercato dei nuovi videogiochi non è solo saturato, è quasi impenetrabile”, scrive Schreier, “Team composti da centinaia di persone dedicano anni della loro vita allo sviluppo di giochi destinati a perdersi nel mare delle nuove uscite. Non è più sufficiente essere semplicemente un buon gioco: più di 120 giochi usciti nel 2025 hanno ottenuto un punteggio superiore a 80 su Metacritic, il sito web che raccoglie le recensioni. Quelli che ottengono più di 90 tendono ad avere successo, ma molti degli altri non riescono a decollare”.
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