Dopo i recenti licenziamenti in casa Xbox, sono emersi online nuovi dettagli sull’MMO cancellato (nome in codice Blackbird) di ZeniMax. Il progetto, che sarebbe dovuto essere il successore spirituale di The Elder Scrolls Online, era stato ben accolto internamente da Xbox e dallo stesso Phil Spencer prima della sua cancellazione definitiva.
Secondo un’inchiesta pubblicata da TrueAchievements, Blackbird si sarebbe ispirato a universi narrativi come quelli di Blade Runner, Destiny e Horizon Zero Dawn, con un’impronta open world su larga scala. Il titolo era ambientato sul pianeta Soteria, in particolare nella regione chiamata Exodus, una metropoli governata da PAN, un’IA senziente, ma dominata da cinque potenti sindacati alieni.
Il giocatore avrebbe interpretato un “Revenant”, un essere umano potenziato e imparziale incaricato di mantenere l’equilibrio tra le fazioni. Le cinque razze aliene (Menst, Calpiten, Nemocytes, W’Hurran e Trahet) costituivano il cuore delle dinamiche sociali e politiche del mondo di gioco. I Menst erano una specie antica e arrogante, i Calpiten abili manipolatori, i Nemocytes una razza acquatica bisognosa di esoscheletri per sopravvivere all’esterno. I W’Hurran erano noti per la loro abilità nel commercio, mentre i Trahet eccellevano nell’estrazione di segreti e informazioni.
Il gameplay prevedeva missioni in cooperativa simili a quelle viste in Destiny o Warframe, con incarichi fino a quattro giocatori e “Strike Missions” per squadre da sei.
Dal punto di vista narrativo, Blackbird raccontava un mondo in cui l’umanità occupava l’ultimo gradino della scala sociale. Tuttavia, alcuni umani potenziati, i Revenant, collaboravano con l’IA PAN per riportare l’equilibrio su Soteria. Questi individui erano temuti dai sindacati ma venerati dagli altri umani. La trama si apriva con l’assassinio di un alto funzionario alieno, evento che avrebbe innescato un’indagine costellata di omicidi, tradimenti e cospirazioni ai massimi livelli.
Uno degli aspetti più innovativi del gioco era il sistema di movimento. I Revenant avrebbero potuto scalare pareti, correre verticalmente e usare rampini in modo fluido, con una libertà simile a quella vista in Marvel’s Spider-Man o GTA. Il titolo puntava molto sull’esplorazione verticale e su esperienze dinamiche anche fuori dal combattimento, come corse a ostacoli e mini-giochi sportivi, tra cui una modalità ispirata a una fusione tra Quidditch e basket.
Il sistema di personalizzazione era particolarmente profondo, con la possibilità di modellare il corpo del personaggio, aggiungere tatuaggi, cicatrici, modificazioni biometriche, protesi cibernetiche e persino personalizzare armi e appartamenti. Tre gli archetipi disponibili: tank, tech operator e healer, ognuno con un proprio albero delle abilità e percorso di progressione.
Blackbird sembrava essere un progetto ambizioso, in grado di fondere elementi RPG, narrazione complessa e gameplay innovativo in un contesto sci-fi originale. La sua cancellazione rappresenta una perdita significativa nel panorama dei giochi di ruolo online, e i dettagli emersi offrono solo un assaggio di ciò che sarebbe potuto essere uno dei titoli più audaci di ZeniMax.
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