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God of War Ragnarok: i consigli per iniziare al meglio

Da pochissime ore è disponibile God of War Ragnarok, l’ultima, attesissima fatica di Santa Monica Studio. Dopo che la stampa ha acclamato il titolo, l’avventura di Kratos ed Atreus nella terra norrena può finalmente essere affrontata da tutti i possessori di PlayStation 4 e PlayStation 5 (a patto che lo spazio di archiviazione sia adeguato).

Al fine di dare una piccola infarinata a tutti coloro che vogliono intraprendere questa epica campagna, proponiamo di seguito alcuni consigli utili (ovviamente privi di spoiler in merito alla trama) per darvi modo di apprendere subito alcune meccaniche riviste (o totalmente nuove) presenti all’interno del gioco.

La mappa sarà sempre interamente visitabile

Una prima ottima notizia. Tutti gli ambienti presenti all’interno di God of War Ragnarok saranno liberamente esplorabili anche al termine della storia. Nessun collezionabile sarà mancabile, nessuna missione secondaria diverrà impossibile da portare a termine e tutti i vari forzieri sparsi saranno raggiungibili senza alcuna difficoltà o limite di tempo (a patto di avere l’accessorio adeguato). E’ consigliabile fare un bel backtracking una volta raggiunti i titoli di coda, in modo da poter ripulire completamente tutte le varie aree.

Cacciatori di trofei, andate tranquilli!

Per tutti coloro che sono appassionati di completismo sfrenato, e che quindi cercano di ottenere l’ambito trofeo di Platino ogniqualvolta possibile, qui troveranno un’oasi di piacere. Nessuna coppa virtuale di God of War Ragnarok è infatti mancabile o legata ad un determinato grado di difficoltà. Il consiglio è quindi quello di godersi appieno l’avventura proposta dai Santa Monica, per poi dedicarsi in un secondo momento allo sblocco dei trofei relativi, così da ottenere un’esperienza immersiva e gratificante.

Fluidità sempre e comunque

Come è ormai ben noto, God of War Ragnarok offre molteplici opzioni grafiche. Il consiglio è quello di optare per una modalità che garantisca i 60 frame al secondo (oppure, nel caso in cui si fosse provvisti di un pannello recente, i 120 fps). A seguito di questa scelta, i combattimenti e l’esplorazione risulteranno molto più godibili e rilassanti con un flusso stabile di fotogrammi, evitando al contempo di compromettere troppo la parte grafica, che rimane sempre e comunque eccellente.

Nulla andrà mai perduto

All’interno del gioco, gli sviluppatori hanno inserito una meccanica molto interessante ed utile, soprattutto per un titolo dalle grandi aree aperte come God of War Ragnarok. Vicino alla forgia, dove è possibile modificare e potenziare il proprio equipaggiamento, sarà infatti presente un baule di legno che emana una flebile luce blu. Questo particolare forziere è in grado di racchiudere tutti gli oggetti rilasciati dai nemici che non sono stati raccolti dal giocatore, consentendo di guadagnare tutti i vari materiali in un solo colpo.

Non sempre e solo missioni principali

Per quanto la trama sia coinvolgente e spinga a proseguire senza troppe difficoltà, le missioni secondarie di God of War Ragnarok…non sono così secondarie per l’esperienza. Tali richieste opzionali (definite Favori) possono condurre infatti in luoghi altrimenti non visitabili dalla trama, che contengono a loro volta nemici ed oggetti particolarmente interessanti, così come le ricompense elargite una volta completata la quest. E’ quindi da evitare un’eccessiva focalizzazione sugli obiettivi primari, favorendo un approccio più esplorativo che porti ad accettare e completare ogni missione facoltativa proposta.

Addio corvi

In maniera paritetica a quanto visto nell’episodio precedente della saga, anche in Ragnarok saranno presenti i Corvi di Odino (per la precisione ne sono disseminati ben 48). I verdi volatili spettrali non sono solo un mero collezionabile, ma garantiscono, mano a mano che vengono abbattuti, ricompense sempre di maggior valore in un determinato luogo del gioco. E’ quindi consigliabile eliminarli non appena vengono identificati, così da guadagnare tempo e premi.

L’arma giusta al momento giusto

Fin dalle prime battute di gioco Kratos avrà a disposizione le due armi principali, ossia l’ascia Leviatano (che padroneggia l’elemento gelo) e le famosissime Lame del Caos (che invece padroneggiano il fuoco). Queste hanno ovviamente uno scopo anche tattico, al fine di gestire al meglio i combattimenti. E’ quindi consigliabile utilizzare l’ascia nei casi in cui vi sia un numero limitato di nemici, dato il lento attacco garantito dall’arma, ed impiegare le lame quando vi è una ben più nutrita fila di avversari, in modo da sfruttare maggiormente il lungo raggio offensivo.

Equipaggiarsi a dovere

A differenza di quanto visto nel precedente capitolo, in Ragnarok l’equipaggiamento non è contraddistinto da gradi di rarità. Nella nuova avventura di Kratos ed Atreus infatti, le numerose parti di armatura si caratterizzano unicamente per il loro livello e gli attributi che garantiranno una volta indossate. Questa meccanica consente infatti di potenziare ogni pezzo tramite argento e materiali dedicati, che andranno a rendere ancora più efficiente la protezione generata. Il consiglio è quindi quello di scegliere i parametri che si adattano meglio allo stile di gioco, e migliorare le armature che esaltano questi attributi.

Prediligere sempre i Set

In maniera identica a quanto visto nell’interazione del 2018, anche su Ragnarok equipaggiare i pezzi di uno stesso set di armatura garantirà al Fantasma di Sparta dei bonus passivi molto interessanti. Tutte le volte che sarà possibile, è quindi consigliato indossare ogni parte difensiva con lo stesso nome, così da sfruttarne al meglio la potenzialità. Considerato però che anche l’occhio vuole la sua parte, qualora il look di Kratos non soddisfacesse, sarà possibile, come in Diablo, trasmutare l’equipaggiamento (una volta che sarà stato potenziato al livello massimo, ossia il 9), così da renderlo esteticamente più gradevole.

Non esiste solo Kratos

Per quanto la saga sia nata su di lui, anche in Ragnarok Kratos non sarà solo. Atreus rappresenta anche in questo capitolo un validissimo aiuto nei combattimenti, quindi merita attenzione per quanto riguarda le abilità. E’ consigliabile controllare sempre il quantitativo di esperienza accumulata dal giovane, così da impiegarla per garantire un maggior supporto del figlio nei confronti del padre.

Chi dis…trugge compra

Le varie ambientazioni create da Santa Monica Studio non sono solamente belle da vedere, sono anche remunerative. Ogniqualvolta si esplora una mappa, si noteranno diversi barili, casse, anfore che non aspettano altro che di essere distrutte dallo spartano più famoso del mondo dei videogiochi. Vale quindi sempre la pena demolire ogni elemento della mappa, in modo da poter accumulare pezzi di argento e materiali per la creazione da poter impiegare successivamente.

Che il viaggio abbia quindi inizio!

Scritto da
Lorenzo Bologna

Nato con il Pad in mano, al punto tale che la prima parola pronunciata è stata: "Woah!" in pieno stile Crash Bandicoot. Appassionato e curioso di tutto ciò che concerne il mondo videoludico. Amante dei titoli horror ed accumulatore di trofei compulsivo.

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