Home Videogiochi News Ken Levine: “Judas è vecchia scuola, senza componenti online e roba live service”

Ken Levine: “Judas è vecchia scuola, senza componenti online e roba live service”

In un’intervista concessa a Lawrence Sonntag per Nightdive Studios, Ken Levine, noto creatore di BioShock, ha parlato del suo nuovo progetto Judas, sottolineando con fermezza il valore dei giochi single-player privi di servizi online o componenti live service. Una posizione controcorrente, in un’industria ormai dominata da modelli di monetizzazione continui e aggiornamenti costanti:

Judas è un gioco vecchia scuola. Lo compri, e hai l’esperienza completa. Non ci sono componenti online, né servizi live. Tutto ciò che facciamo è al servizio della storia e dell’immersione del giocatore.

Un’affermazione che spicca non solo per la sua nettezza, ma anche per il contesto in cui arriva: sono passati oltre dieci anni dall’uscita di BioShock Infinite, e in questo arco di tempo il settore videoludico ha vissuto trasformazioni profonde, dalla diffusione del mobile gaming e della realtà virtuale, fino alla spinta verso il metaverso e i modelli live service.

Nonostante alcune critiche rivolte a Levine, sia sul piano personale che professionale, la sua riluttanza ad adeguarsi alle tendenze dominanti sembra oggi in sintonia con un sentimento sempre più diffuso tra i videogiocatori. L’industria ha visto infatti diversi titoli single-player ottenere un successo significativo. Levine cita in particolare Baldur’s Gate 3, Kingdom Come: Deliverance, Clair Obscur: Expedition 33, Cyberpunk 2077 e The Witcher, sottolineando come questi giochi “siano stati premiati dal pubblico proprio per la loro natura tradizionale e priva di monetizzazione invasiva”.

Nel corso dell’intervista, Levine tiene a precisare di non voler criticare gli sviluppatori che scelgono il live service:

I giochi costano molto. Siamo fortunati ad avere un editore come Take-Two che ci permette di lavorare a lungo termine, senza imporci queste logiche. Ma capisco chi è costretto ad adottarle.

Tuttavia, intorno a Levine e al suo studio, Ghost Story Games, persiste un certo scetticismo. Sono passati undici anni dalla fondazione dello studio, e secondo il giornalista Jason Schreier, tutti i dipendenti originari avrebbero abbandonato il progetto, lasciando intendere difficoltà gestionali e ritardi nello sviluppo di Judas.

In attesa dell’uscita del gioco, resta da vedere se Judas saprà davvero incarnare quella visione narrativa pura che Levine difende con convinzione — e se il pubblico sarà pronto a premiarla, come accaduto per altri titoli single-player recenti.

Scritto da
Lorenzo Bologna

Appassionato di tutto ciò che concerne il mondo videoludico, sono un inguaribile amante dei titoli horror e un accumulatore compulsivo di trofei (meglio se di platino). Avvicinato al medium grazie a mamma Nintendo e papà Crash Bandicoot.

Scrivi un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati

System Shock 2: 25th Anniversary Remaster | Trofei

Grazia cibernetica Sblocca tutti gli trofei È te che voglio! Intraprendi la...

Astro Bot: disponibili da ora cinque nuovi livelli gratuiti

Team Asobi ha rilasciato oggi cinque nuovi livelli per Astro Bot, il...

La serie We Were Here arriva su Nintendo Switch

Total Mayhem Games, lo sviluppatore indie dietro la pluripremiata serie di rompicapo...

8

PATAPON 1+2 REPLAY | Recensione

Siamo in un periodo storico che, da qualche tempo, funge fondamentalmente da...

Chi siamo - Contatti - Collabora - Privacy - Uagna.it © 2011-2025 P.I. 02405950425