Home Curiosità L’ex dittatore di Panamà attacca Activision

L’ex dittatore di Panamà attacca Activision

Capita che alcune case produttrici di videogames rimandino (o addirittura utilizzino) a personaggi esistenti molto famosi per dare rilievo alla campagna del gioco o per altri svariati motivi. E’ quello che è accaduto, per esempio, in Call Of Duty: Black Ops 2, il penultimo capitolo di Activision.

Come forse ricorderete, nella modalità singleplayer del titolo, era presente Manuel Noriega, ex dittatore di Panamà, tutt’ora in vita. Ebbene, quasi due anni dopo l’uscita del gioco, gli sviluppatori di Activision sono stati accusati, da parte dello stesso Noriega, di aver utilizzato, in modo del tutto volontario e negativo, l’immagine dell’ex dittatore.

Manuel Noriega - Black Ops 2

Noriega, facendo causa ad Activision, sostiene che nel gioco il suo personaggio non rispecchi la realtà, e che l’azienda non era autorizzata ad utilizzare (almeno in quel modo) la sua immagine. Ecco un estratto dell’accusa da parte di Noriega:

“L’uso dell’immagine di Noriega da parte di Activision ha provocato dei danni. Noriega, con il ruolo di antagonista, è stato dipinto come il colpevole di numerosi ed efferati delitti immaginari, creando la falsa impressione che Activision fosse autorizzata a usare la sua immagine. I motivi per cui Activision ha fatto ciò sono semplici: aumentare il livello di realismo e le vendite del gioco.”

Activision reagisce alle accuse

Noriega rivendicava l’uso del suo personaggio nella campagna di Call Of Duty: Black Ops 2, che lo vedeva, appunto, tra le personalità della storia del gioco. Secondo lui, l’uso della sua immagine è stato inappropriato, poichè veniva dipinto come “il colpevole di numerosi ed efferati delitti immaginari” e il tutto al fine di aumentare il numero di vendite e il realismo complessivo del titolo.

Activision ha fatto sapere che la questione è seria, e ha quindi dato una risposta, attraverso un ex-sindaco della città di New York, Rudolph Giuliani, che annuncia:

“La cosa sorprendente è che Manuel Noriega, un noto dittatore che è in carcere per gli efferati crimini commessi, è sconvolto dall’essere dipinto come un criminale di Stato in Call of Duty. Molto semplicemente, è assurdo. Non sono interessato a fare pubblicità a un assassino e trafficante di droga come Noriega, che esige solo dei soldi da Activision e dalla popolarità di Call of Duty. Il suo attacco non sorprende considerando che è un tiranno senza legge che ha calpestato i diritti del suo popolo.”

Se i conflitti continueranno, si rischierebbe che molti personaggi, protagonisti della storia o della politica mondiale, che sono stati inseriti in un videogioco, ottengano il diritto di veto sull’uso della loro immagine, provocando così ripercussioni per le case sviluppatrici. Continuate a seguirci per saperne di più.

Scritto da
Diego "Lanzia" Savoia

Appassionato di tutto ciò che riguarda la tecnologia, il suo interesse spazia in particolare nel mondo dei videogiochi e dell'informatica. Ama ogni genere videoludico, ma predilige i giochi d'azione e le avventure grafiche.

4 Commenti

  • Non per dire ma deve ancora scontare 22 anni per presunto spaccio di droga, oltretutto denunciato dagli stati uniti, quindi non ha molto da parlare anche perchè i dittatori non vengono visti molto bene.

  • dai “mi dipingono come antagonista” figa sei stato un dittatore per anni e ti lamenti pure! ma vai a caga.re

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