Avete presente il concetto di “stop and go”? Si riferisce a un movimento interrotto, come quando si guida nel traffico cittadino. Nelle gare automobilistiche, affligge il pilota che ha commesso un’infrazione, obbligandolo a rimanere fermo al box per un certo numero di secondi prima di poter proseguire.
Giocare a Lost Soul Aside dà la stessa sensazione di dinamicità interrotta: il gameplay vorrebbe essere frenetico, ma troppi elementi di disturbo non permettono a questo gioco AA di raggiungere a pieno il suo obiettivo.
Scopriamo insieme pregi e difetti dell’action-picchiaduro ispirato a Final Fantasy.
Nemici mascherati, poteri arcani e una sorellina da salvare
Lost Soul Aside è un titolo dallo sviluppo travagliato e a tratti sorprendente: partito dall’idea di un’unica persona, Yang Bing, il gioco è un mix di citazioni a Final Fantasy e altro, come Devil May Cry.
Il piccolo progetto indipendente, partito nel lontano 2014, si fece notare dal pubblico e da PlayStation in seguito al rilascio di un trailer. Sony decise quindi di dare supporto economico a Yang Bing, che venne messo alla guida di Ultizero Games, un team formato da una quarantina di persone. Molti anni dopo, il 29 agosto 2025, esce Lost Soul Aside nella sua forma definitiva. Noi lo abbiamo provato per PlayStation 5 e, per quanto riguarda la trama, possiamo dirvi che in realtà la storia del suo sviluppo è più interessante di quella proposta nel titolo.

Kaser, l’indiscusso protagonista di Lost Soul Aside, è un mix tra Noctis (Final Fantasy XV) e Cloud (Final Fantasy VII). Tutto è molto classico e già visto: facciamo parte di un gruppo di ribelli che vuole mettere i bastoni tra le ruote a un impero oppressivo. Durante il prologo, perdiamo la nostra dolce sorella Louisa, la cui anima viene assorbita in seguito all’invasione di mostri alieni, i Voidrax.
Grazie al potere che ci conferisce il drago Arena, fedele companion, possiamo partire per una serie di viaggi alla ricerca dell’anima di nostra sorella. E al contempo, indovinate un po’… dovremo salvare il mondo!
La storia fantasy di Lost Soul Aside è narrata interamente attraverso dialoghi piatti e scontati, con cutscenes mal realizzate dal punto di vista della regia, delle animazioni e della scrittura dei personaggi. Gli NPC amici sono stereotipati: si tratta per lo più di graziose ragazze asiatiche, totalmente prive di espressione e con caratterizzazione minima, anche se dal design accattivante. Per quanto riguarda gli antagonisti, il main villain è un Sephiroth che non ce l’ha fatta. La maggior parte dei personaggi che incontriamo lungo la strada sono dei fantocci senza volto, in quanto i loro visi sono sempre coperti da maschere e armature che ovviano al problema principale del gioco: la totale assenza di espressioni facciali. Kaser stesso è un protagonista anonimo e privo di carattere. Il doppiaggio inglese e la traduzione italiana del gioco non sono di qualità, quindi preparatevi a farvi due risate anche riguardo a questi due aspetti.
Se cercate una bella storia, non avvicinatevi nemmeno a Lost Soul Aside. Se invece volete un passatempo leggero per menare le mani, allora possiamo parlarne.

Un gameplay semi-dinamico
Il titolo è un lungo corridoio di circa 15-20 ore (nemmeno pochissimo, data la ripetitività del gameplay). I livelli non sono labirintici e non si torna mai sui propri passi: si guarda solo avanti, svolazzando con Kaser e saltando da un isolotto sospeso all’altro. Stilisticamente, abbiamo preferito i livelli più aperti, caratterizzati da ampie campagne e zone orientaleggianti, rispetto alle aree “futuristiche” che ci sono sembrate prive di personalità. Graficamente gli ambienti offrono scorci piacevoli e bei colori. Anche le musiche ci hanno convinti, accompagnano bene battaglie e spostamenti.

L’esplorazione è quasi inesistente. I giocatori più certosini possono soffermarsi a controllare gli angoli in cerca di loot, ma comunque il gioco offre tantissime risorse per proseguire anche solo sfrecciando per le mappe verso gli obiettivi. Non ci sono missioni secondarie vere e proprie.
Le attività opzionali presenti nel gioco sono riempitivi che spezzano il ritmo: raccogliere globi luminosi in un dato lasso di tempo o in un dato ordine, completando brevi sezioni platform. Affrontare delle sfide di combattimento a obiettivi in delle arene dedicate.
Nonostante queste attività non siano particolarmente intrattenenti, c’è un altro problema in Lost Soul Aside, difficile da spiegare se non si ha il pad alla mano: il protagonista dovrebbe essere un personaggio velocissimo, in grado di librarsi nell’aria, compiere salti ampi, invertire il senso di marcia in modo fluido e dinamico… tutto questo però non sempre avviene. Il gameplay viene interrotto da piccole attività secondarie e semplici (inutili) meccaniche ambientali (dai un colpo di spadone sul pavimento per attivare uno scudo, spingi con la spada delle colonne luminose, tira la lancia verso un’escrescenza floreale) che allungano il brodo senza dare soddisfazione.

Il combat system: per pollici d’acciaio!
Il cuore (o l’anima, per rimanere in tema) di Lost Soul Aside è il combattimento. La parte RPG resta in secondo piano: avanzando con la storia, Kaser diventerà più forte e il suo arsenale di mosse e abilità si amplierà a dismisura grazie agli skilltree dedicati alle varie tipologie di armi. Battendo i nostri avversari riceviamo sempre nuove armi, personalizzabili anche nell’aspetto grazie all’aggiunta di accessori che garantiscono bonus. Tuttavia, non emerge mai davvero il bisogno di una strategia o la sensazione di stare variando sostanzialmente lo stile di combattimento. I livelli sono un susseguirsi di mini-arene dense di nemici da disintegrare. Più si prosegue, più sarà difficile anche solo osservare le loro mosse, in quanto saremo così ben armati da non dovercene preoccupare più di tanto. Il gioco non offre al momento la possibilità di scegliere il livello di difficoltà, ma morendo si guadagnano equipaggiabili che rendono le cose più semplici.
La varietà dei nemici base è buona, ma sono le battaglie contro i boss a costituire il vero fulcro dell’esperienza. Visivamente d’effetto, alcuni scontri sono però un ripetersi di fasi: distruggiamo prima i punti deboli del boss, attacchiamolo poi con tutto ciò che abbiamo, resistiamo al suo attacco devastante e ripetiamo fino alla vittoria.

Liana è il nostro punto di salvataggio itinerante: la giovane NPC, oltre a permetterci di salvare, offre un negozio di pozioni, un simulatore di battaglie e altre sfide aggiuntive, nonché la possibilità di cambiare l’aspetto di armi e protagonisti. Impareremo presto a ignorarla per la maggior parte del tempo.
Più interessante invece è il menu di gioco con l’equipaggiamento e le migliorie sbloccabili per Kaser e Arena. Acquisiremo molto rapidamente armi e potenziamenti, arrivando ad alternare tre mosse da effettuare con il potere del nostro drago e tre differenti armi. Ben vengano velocità, button smashing, combattimenti caotici e densi di particellari! Peccato invece per la telecamera che non sempre ci permette di avere sott’occhio il quadro complessivo della situazione.

Divertente anche il sistema di parate, fondamentali per esaurire la barra della “stamina” del nemico e potergli infliggere danni maggiorati mentre è a terra. È possibile sfruttare diversi tipi di parata e, soprattutto, concatenarle rapidamente per non soccombere anche in mezzo a numerosi avversari. Tecnicamente non è solidissimo, abbiamo incontrato qualche bug visivo e diversi cali di frame anche su PS5.
In generale, Lost Soul Aside è un buon AA se si cerca un passatempo ripetitivo fatto di button smashing e una lunga carrellata di botte senza troppi pensieri. Per il resto, visto anche il prezzo di lancio non proprio accessibile di 69,99 €, potreste rimanere delusi: vi consigliamo di provare la demo per capire se è un titolo che può fare al caso vostro, nonostante i suoi limiti.

Riassunto
Lost Soul Aside è più un hack 'n' slash che un RPG ispirato a Final Fantasy. La storia e i personaggi sono dimenticabili, il viaggio offre scorci niente male per quanto riguarda le ambientazioni e boss fight d’effetto. Tutto si basa sul combattimento, anche se il gameplay non riesce a essere veloce e vario quanto avremmo voluto. In generale poco rifinito e con poca personalità, lo consigliamo solamente ai super appassionati del button smashing e dei picchiaduro con impronta fantasy.
Pro
I combattimenti caotici e pieni di particellari Ambientazioni e musiche non sono niente male Numerose armi da provareContro
Storia e personaggi anonimi In generale poco rifinito Troppi riempitivi che spezzano il ritmo- Valutazione6.5
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